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Ospedali pediatrici italiani e Covid-19, il Position Paper per la presa in carico del bambino

Si è svolta il 29 settembre, presso l’Auditorium del ministero della Salute, la presentazione del Position paper AOPI sulla pandemia da SARS-Cov-2 e specificità pediatrica.
Elaborato dall’Associazione Ospedali Pediatrici Italiani (AOPI), il documento si sofferma sulla pandemia da Covid-19 e condivide le principali peculiarità del virus in ambito pediatrico, le azioni messe in campo nella fase 1 e le proposte per coordinare interventi tempestivi per gestire la fase attuale e le successive. Il testo si colloca nell’ambito della stretta e fruttuosa collaborazione fra AOPI e Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (FIASO) ed è stato coordinato dal Comitato Scientifico di AOPI.

Il position paper è il racconto di come gli Ospedali pediatrici italiani hanno affrontato la crisi senza rimanere nel chiuso delle mura ospedaliere, ma anzi aprendosi ad una stretta collaborazione con le strutture territoriali e i PLS, e di come stanno progettando il prossimo futuro, in prospettiva di una possibile “ripresa autunnale della pandemia” e comunque del ritorno ad una normalità che colga e sfrutti gli insegnamenti emersi della fase emergenziale anche per ridisegnare le modalità di garantire l’erogazione delle cure pediatriche.

Tutto quanto è raccontato nel position paper è il frutto dello straordinario impegno quotidiano di tanti operatori sanitari che ha permesso di mettere in atto le necessarie modalità organizzative e i percorsi clinico-terapeutici e di prevenzione: in questo modo è stato consentito all’Italia di affrontare e contenere la pandemia prima e meglio di tanti altri Paesi.

“La pandemia di Covid-19 ha messo a dura prova non solo le nostre strutture sanitarie ma anche la nostra economia e il nostro assetto sociale, analogamente a quanto avvenuto in gran parte del mondo. Siamo stati in grado, prima e meglio di molti altri Paesi, di superare la Fase 1 della pandemia, grazie innanzitutto alla capacità, spinta fino al sacrificio, dei nostri sanitari, ai modelli organizzativi adottati, ma anche grazie al senso di consapevolezza e di responsabilità dimostrato da tutta la popolazione, capace di sopportare un durissimo lockdown, e all’impegno concreto dell’Unione Europea a sostegno dei Paesi più colpiti”, queste le parole della Sottosegretaria di Stato alla Salute Sandra Zampa durante l’evento di  presentazione del documento.

“Se è vero che la prima ondata della pandemia è stata superata, seppur pagando un prezzo altissimo in termini di vite umane e di impatto sull’economia del Paese, sicuramente dovremo affrontare momenti difficili, legati in particolare alla recente riapertura delle scuole e alla piena ripresa delle attività produttive, almeno fino a quando non avremo a disposizione un vaccino e terapie efficaci contro il virus SARS-CoV-2. A questa sfida non dobbiamo farci trovare impreparati”, ha precisato Zampa.

Il sistema degli ospedali pediatrici e l’emergenza Covid-19

L’esperienza vissuta negli ultimi mesi con l’emergenza Covid-19 ha rafforzato e sostenuto tutte le ragioni di interventi mirati e specifici volti a rispettare la specificità pediatrica e il suo differente fabbisogno assistenziale e organizzativo. L’emergenza Coronavirus ha rappresentato uno straordinario “acceleratore” di questa necessità di porre un’attenzione specifica per il bambino.

Il sistema degli ospedali pediatrici è ora impegnato a gestire la ripresa di attività ordinaria sospesa o differita (ambulatoriale e chirurgica), la gestione dei pazienti Covid-19 positivi, la ripresa delle attività scolastiche e le comuni infezioni del periodo autunnale.

Rispetto all’impatto della pandemia sull’adulto, l’ambito pediatrico si caratterizza per le seguenti caratteristiche:

  • l’età pediatrica (fascia di età 0-18 anni) rappresenta una piccola proporzione del totale dei casi accertati: al 14 luglio 2020 circa il 2.2% (5.318 casi su 243.316 casi totali). Di questa popolazione, il 12.4% ha un’età inferiore o uguale ad 1 anno, il 18.5% ha un’età compresa tra 2 e 6 anni e il 69.0% tra 7 e 17 anni
  • i dati preliminari provenienti dallo studio italiano di sieroprevalenza condotto dall’ISTAT mostrano, al 28 luglio 2020, 6.887 casi di pazienti pediatrici postivi per SARS-CoV-2 (2,8% di tutti i postivi); nei bambini di età compresa fra 0 e 5 anni la sieroprevalenza è inferiore (1,3%)
  • l’età media dei pazienti Covid-19 in età pediatrica, secondo uno studio europeo, è pari a 5 anni (dati di aprile), mentre uno studio italiano (febbraio-maggio) riporta un’età media pari a 11 anni, probabilmente in relazione alla maggior percentuale dei casi registrati nella fascia di età adolescenziale nel nostro Paese
  • la maggior parte dei bambini affetti da Covid-19 (circa il 75%) non presenta comorbidità
  • il tasso di ricovero ospedaliero nei bambini risulta elevato (circa il 65%), sebbene un recente studio italiano riporti tassi molto inferiori (13.3%). Il rischio di ospedalizzazione è inversamente proporzionale all’età: i bambini di età inferiore a 12 mesi sono a maggior rischio (36%) rispetto ai bambini di età maggiore (<13%). Il rischio di ricovero in Terapia Intensiva è maggiore nella coorte 2-6 anni
  • tutti gli studi finora condotti sulla popolazione pediatrica affetta da Covid-19 hanno dimostrato che la malattia si presenta più frequentemente in maniera asintomatica o paucisintomatica rispetto agli adulti ed alla popolazione anziana (rispettivamente circa 63% vs 44% e 27%), con rare complicanze ed esito favorevole
  • nei pazienti sintomatici, la febbre risulta essere la manifestazione clinica più comune, seguita da segni o sintomi di coinvolgimento dell’apparato respiratorio (tosse, rinite, difficoltà respiratoria)
  • la mortalità in età pediatrica è bassa, inferiore allo 0.5%, comparata al 14% circa della popolazione generale.

Considerazioni e proposte del Position paper dell’AOPI

Alla luce di quanto avvenuto nel periodo di emergenza Covid-19, nel documento si avanzano considerazioni e proposte per affrontare la fase attuale e quelle successive in modo da far avanzare il sistema di assistenza ospedaliera pediatrica sul territorio nazionale.

Ambito ospedaliero

  • Identificare e separare: differenziare e mettere in sicurezza tempestivamente i percorsi attraverso un sistema stabile di pre-triage
  • Riorganizzare e rendere flessibile la dotazione e l’organizzazione ospedaliera. L’offerta di letti adeguati in regime ordinario o di area critica deve essere modulabile in base alla domanda, permettendo percorsi Covid distinti. È necessario riorganizzare la disponibilità dei posti letto di area intensiva e semi intensiva, così che siano fruibili sia in regime ordinario che in regime di trattamento infettivologico. Il personale sanitario dovrà essere flessibile, e rispondere prontamente per essere impiegato in terapia intensiva o semi-intensiva, per questo saranno pensati corsi periodici e aggiornamenti sul campo
  • Mantenere in funzione i percorsi dedicati ai pazienti “possibili Covid-19” per garantire l’assenza di circolazione intraospedaliera del contagio
  • Potenziare la rete Ospedale-Territorio per l’utilizzo ottimale dei posti letto pediatrici, sia in termini di appropriatezza del ricorso alle cure ospedaliere che di flessibilità nella programmazione
  • Prendere in carico gli effetti della pandemia sui pazienti non affetti da Covid-19: riduzione degli accesi al PS, rinvio delle prestazioni ambulatoriali e chirurgiche, allungamento delle liste di attesa, vaccinazioni, ecc.

Presa in carico globale del bambino e della famiglia e interazione con il “Territorio”

  • Implementare forme organizzative (come ad esempio Aggregazioni Funzionali Territoriali e Case della salute) che attraverso equipe miste con specialisti possano gestire le domande di salute, evitando un inappropriato ricorso al pronto soccorso e al ricovero ospedaliero
  • Sviluppare la telemedicina per incrementare le connessioni a distanza fra colleghi e con i pazienti, attraverso lo sviluppo dell’attività di televisita/teleconferenza, e l’impiego di strumenti digitali per gestire in via informatica i percorsi assistenziali
  • Presidiare le necessità assistenziali specifiche del bambino e della famiglia per definire i criteri per la permanenza in ospedale dei genitori o familiari per evitare che limitazioni delle visite e dei caregiver possano creare problemi al ricovero o disagio sociale
  • Coinvolgere il Pediatra di Famiglia e il Medico di Medicina Generale per contenere gli accessi non appropriati al pronto soccorso, grazie alla gestione diretta, anche tramite teleconsulto, dei pazienti, nell’ambito di protocolli condivisi, con il supporto dell’ospedale di riferimento
  • Definire e gestire PDTA condivisi sia per pazienti acuti che quelli cronico-complessi con un giusto equilibrio tra alta specializzazione e prossimità delle cure
  • Avviare interventi psicosociali per promuovere la resilienza e ridurre l’angoscia dei più piccoli, facilitando la ricerca di strategie di coping adattive finalizzate a contrastare e diminuire la successiva probabilità di insorgenza di manifestazioni comportamentali, emotive e cognitive a deriva psicopatologica
  • Contribuire con gli altri partner istituzionali, in primis il Ministero dell’Istruzione, ad affrontare e risolvere il complesso problema della riapertura in sicurezza delle scuole.

Vai al sito dell’Associazione ospedali pediatrici italiani

Scuola, via libera ai test antigenici rapidi come strumento di prevenzione

Il ministero della Salute, con la circolare del 29 settembre 2020, evidenzia l’utilità dei testi antigenici rapidi come strumento di prevenzione nell’ambito del sistema scolastico.

La circolare chiarisce in via preliminare le differenze fra i test attualmente disponibili per rilevare l’infezione da SARSCoV-2:

  1. test molecolari o PCR, test che evidenziano la presenza di materiale genetico (RNA) del virus
  2. test antigenici, test che evidenziano la presenza di componenti (antigeni) del virus
  3. test sierologici tradizionali o rapidi, test che evidenziano la presenza di anticorpi contro il virus.

Sono analizzate le caratteristiche del test molecolare, del test antigenico e dei test salivari molecolari e antigenici.

Il test molecolare – si sottolinea – rimane tuttora il test di riferimento per la diagnosi di SARS-CoV-2; i test antigenici rapidi su tampone naso-faringeo possono essere utili in determinati contesti, come lo screening rapido di numerose persone.

I test antigenici e molecolari su campioni di saliva, allo stato attuale delle conoscenze, difficilmente si prestano allo screening rapido di numerose persone, in quanto richiedono un laboratorio attrezzato.

L’utilizzo dei test antigenici rapidi nelle scuole

Per questi motivi l’utilizzo dei test antigenici rapidi può essere utilmente esteso a contesti diversi rispetto a quello di porti e aeroporti, come le scuole.

L’utilizzo dei test antigenici rapidi è in grado di assicurare una diagnosi accelerata di casi di COVID-19, consentendo una tempestiva diagnosi differenziale nei casi sospetti tra sindrome influenzale e malattia da SARS-CoV2, diversamente dai test molecolari per i cui risultati l’intervallo di tempo utile risulta più ampio.

L’utilizzo dei test antigenici rapidi, seppure considerando i possibili limiti nelle caratteristiche del test, potrebbe anche in ambito scolastico accelerare la diagnosi di casi sospetti di COVID-19.
La frequenza di episodi febbrili nella popolazione scolastica nel periodo autunnale e invernale sarà infatti presumibilmente molto elevata e sarà necessario ricorrere spesso alla pratica del tampone per escludere in tempi rapidi la possibilità che si tratti di COVID-19 e per individuare rapidamente i casi, isolarli e rintracciarne i contatti, facilitando la decisione di applicare o meno misure quarantenarie in tempi brevi e con un risparmio notevole di risorse, evitando un eccessivo sovraccarico dei laboratori di riferimento.

In caso di sospetto diagnostico o in caso di esposizione al rischio del personale scolastico o degli alunni, si potrà perciò ricorrere anche al test antigenico rapido.

Consulta:

  • Circolare del 29 settembre 2020Uso dei test antigenici rapidi per la diagnosi di infezione da SARS-CoV-2, con particolare riguardo al contesto scolastico.

Fornitura di 5 milioni di test rapidi per la rilevazione qualitativa di antigeni specifici da SASR-CoV-2

Sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri è pubblicata la Richiesta pubblica di offerta in procedura semplificata e di massima urgenza per la fornitura di cinque milioni di test rapidi per la rilevazione qualitativa di antigeni specifici di SARS-CoV-2 presenti su tampone nasofaringeo o campione salivare, compatibili con l’utilizzo come POCT.
La Richiesta pubblica di Offerta è effettuata dal Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e il contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19.

Le offerte dovranno essere presentate entro le ore 18.30 di giovedì 8 ottobre 2020.

Consulta sul sito del Presidenza del Consiglio dei Ministri: Richiesta Pubblica di Offerta in procedura semplificata di massima urgenza per la fornitura di 5 milioni di test rapidi

Collaborazione internazionale di Polizia contro la criminalità con i Joint action days

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L’unione fa la forza, soprattutto quando in ballo c’è la sicurezza dei cittadini europei; e quando le Forze di polizia continentali lavorano insieme il risultato è sempre rilevante.

Ed è proprio questo che si è verificato durante i Joint action days, svolti dal 24 al 27 settembre in 24 Paesi europei con il coordinamento di Europol; in particolare l’attenzione delle polizie europee si è concentrata su immigrazione clandestina, traffico illegale di armi da fuoco e narcotraffico.

Si tratta di priorità fondamentali dell’Empact (European multidisciplinary platform against criminal threats), la piattaforma multidisciplinare europea contro le minacce criminali; attraverso piani operativi annuali, questa piattaforma europea dà concreta attuazione all’azione di contrasto alle minacce ritenute prioritarie in ambito europeo.

L’operazione ha coinvolto Stati dell’Unione europea (Austria, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia), Stati esterni all’Unione europea (Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Moldavia, Montenegro, Macedonia del Nord, Serbia, Svizzera, Regno Unito, Ucraina, Stati Uniti), agenzie europee (Europol, Eurojust, Frontex), partner internazionali istituzionali (Interpol, Unodc, Pcc-See, Ccwp, Ipa/2019 contrasto al crimine organizzato nei Balcani occidentali, Seesac).

Nei quattro giorni di intensa attività quasi 9mila agenti delle Forze dell’ordine sono stati impiegati nei porti, negli aeroporti e lungo le frontiere marittime e terrestri.

Oltre 390mila persone e 44mila veicoli sono stati controllati in località transfrontaliere e in hotspot tipici del traffico criminale.

Arrestate 166 persone per traffico e possesso di armi da fuoco, traffico di migranti o immigrazione illegale, traffico di droga, frode documentale, mandato di arresto internazionale e altri reati non connessi allo Jad.

Sequestrate 51 armi, un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti di diverse tipologie e documenti falsi.

Il gruppo di lavoro Empact sulle armi da fuoco, guidato dalla Guardia civil spagnola, ha coordinato tutta l’operazione con il sostegno di Europol.

Le aree a rischio più elevato sono state individuate preventivamente a seguito di un lavoro di raccolta e analisi di informazioni tra le autorità nazionali, Europol e i partner istituzionali.

La cornice operativa entro la quale si sono svolti gli Jad è stata costruita in base a controlli incrociati sulle banche dati per agevolare lo sviluppo delle indagini, i controlli, le analisi, lo scambio di informazioni e la comunicazione in tempo reale.

In Italia l’operazione ha coinvolto la Guardia di finanza, in collaborazione con l’Agenzia dei monopoli e delle dogane, diverse specializzazioni della Polizia di Stato, nei rispettivi ambiti di competenza (settore doganale, dell’immigrazione e delle frontiere, dei servizi antidroga e antiterrorismo) e articolazioni interforze come la Direzione centrale per i servizi antidroga e il Servizio per la cooperazione internazionale di polizia. Complessivamente sono stati impiegati quasi 4mila operatori che hanno controllato oltre 120mila persone e 4mila veicoli, con 40 arresti e sequestro di oltre 50 chili di sostanze stupefacenti.

Il maggior numero di reati contestati sono stati il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e il traffico internazionale di stupefacenti.

Si tratta di un’attività che non si esaurisce con gli Jad ma che avrà un seguito in quanto i risultati ottenuti hanno determinato l’avvio di altre 25 indagini.
Il vice capo della Polizia e direttore della Criminalpol, Vittorio Rizzi, commentando l’attività, ha sottolineato che: “La sicurezza non si è mai fermata per il Covid-19. La rete della cooperazione internazionale di polizia è forte e attiva perché solo unendo informazioni ed operatività di tutti i Paesi possiamo combattere un crimine che è sempre più transnazionale”.

“Segreti e verità di un destino” il nuovo romanzo di Maria Vittoria Strappafelci

Dopo tre libri autobiografici la scrittrice si è messa alla prova con un romanzo di fantasia: “Segreti e verità di un destino” una storia piena di emozioni, colpi di scena, tragedie familiari, amori intensi raccontati senza pudore e senza vergogna

Roma – Maria Vittoria Strappafelci ha trascorso un lungo periodo dove non vedeva più la luce del sole attraversando il tunnel buio dell’anoressia dalla quale ne è uscita vittoriosa dopo un intenso percorso di terapia fatto all’interno di se stessa e nella profonda conoscenza della sua personalità. In questa esperienza di vita trova nella scrittura una forma di terapia per esternare il suo dolore da cui prende vita il suo romanzo “IL DIGIUNO DELL’ANIMA: UNA STORIA DI ANORESSIA” (Casa Editrice Kimerik).

Nel nuovo libro “Segreti e verità di un destino” (354 pagine – Narrativa) la scrittrice dimostra una grande capacità di inventiva e umanità, l’animo nobile e semplice di chi la vita se l’è sudata, di chi non dà niente per scontato. Una storia frutto della sua fantasia, ma che ha tanto di reale e di credibile dove la personalità di Maria Vittoria affiora spesso nei vari personaggi femminili che appartengono a questo romanzo. La scrittrice, come le sue creature femminili, ama la natura, gli animali, le passeggiate all’aperto, il cioccolato, la musica, l’arte, il disegno, la moda, l’Amore. Quattro generazioni di una famiglia pervasa dall’arte, che ha conosciuto momenti di gloria e momenti di tristezza profonda. Destini guidati da tre medagliette in cui sono celati misteriosamente i segreti e le verità appartenenti a questa agiata famiglia di cui vengono capitolo dopo capitolo delineati i protagonisti in un susseguirsi di stati d’animo spesso contrastanti che non fanno mai sopire l’attenzione di chi legge.

Presentazione “Segreti e verità di un destino”: https://youtu.be/lPDJ7fvFfqw

Ci racconta Alessandro De Gerardis (storico speaker Isoradio) nella prefazione: “È probabile che qualche lettore riesca almeno in parte a identificarsi con qualcuno dei personaggi. Io ad esempio mi sono ritrovato dentro un uomo che compare nelle ultime pagine. Buona lettura, che abbia inizio l’avventura!”

“Segreti e verità di un destino” on line:
Casa Editrice Kimerik: https://www.kimerik.it/SchedaProdotto.asp?Id=3949
Amazon: https://www.amazon.it/Segreti-verità-destino-Vittoria-Strappafelci/dp/8855165216

I 4 libri pubblicati da Maria Vittoria Strappafelci
– IL DIGIUNO DELL’ANIMA: UNA STORIA DI ANORESSIA (Casa Editrice Kimerik)
– LA MIA VITA IN UN PENSIERO (Casa Editrice Kimerik)
– SENZA TE… DIARIO A MIO PADRE (Casa Editrice Kimerik)
– SEGRETI E VERITA’ DI UN DESTINO (Edizioni Kimerik)

Medaglie in Coppa del mondo per le Fiamme oro di canoa kayak

Sono quattro le medaglie conquistate dalle barche azzurre spinte dalle braccia dei portacolori delle Fiamme oro sulle acque del bacino di Szeged, in Ungheria, dove si è disputata l’ultima tappa della Coppa del mondo di canoa kayak.

Il mattatore del fine settimana è stato senza dubbio il campione cremisi Carlo Tacchini che si è messo al collo tre medaglie. Il campione cremisi è stato il più veloce nella canoa monoposto C1 500 metri, dove a vinto al termine di una gara condotta in testa fin dalle prime pagaiate e conclusa in volata con il tempo di 1’50”70. Medaglia di legno per l’altro atleta delle Fiamme oro Daniele Santini che si è fermato ai piedi del podio chiudendo la gara al quarto posto.

Tacchini sul podio anche sulla distanza olimpica del C1 1000 metri, nella quale si è piazzato secondo dopo una gara condotta sempre nel gruppo di testa e in lotta per la vittoria finale, sfumata per soli 41 centesimi di secondo.

Oltre alle notevoli doti di velocista, Carlo Tacchini ha dato dimostrazione anche di una buona resistenza, conquistando il bronzo nella prova di fondo del C1 5000 metri, conclusa con il tempo di 22’30”47.

Grande prestazione per la coppia tutta di marca Fiamme oro del C2 500 metri, formata da Daniele Santini e Nicolae Craciun, che hanno dominato la gara mantenendo la testa dall’inizio alla fine, concludendo in solitaria con il tempo di 1’38”90.

Piazzamento d’onore per l’altra imbarcazione tutta cremisi, il C2 1000 metri dei fratelli Nicolae e Sergiu Craciun, arrivati quarti a 41 centesimi di secondo dal podio.

GUARDIA DI FINANZA NAPOLI: SEQUESTRATO AMBULATORIO ABUSIVO. DENUNCIATO UN FALSO DENTISTA

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Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha individuato e sottoposto a sequestro nel quartiere Pianura del capoluogo partenopeo uno studio medico abusivo presso il quale un finto dentista effettuava visite odontoiatriche senza abilitazione.

In particolare, i finanzieri del 2° Nucleo Operativo Metropolitano, a seguito di appostamenti e di una prolungata attività di osservazione, hanno sorpreso il sedicente medico che, privo di titolo di studio e della relativa abilitazione, forniva illecitamente le citate prestazioni.

Sequestrato il locale, trovato tra l’altro in precarie condizioni igienico-sanitarie, e strumentazione medica di diverso genere, tra le quali una poltrona da lavoro, apparecchiature e materiale ad uso odontoiatrico, referti radiografici e decine di fiale di anestetici.

Denunciato un 56enne napoletano per esercizio abusivo della professione medica e per violazione delle leggi sanitarie, colto “sul fatto” mentre effettuava una visita ad una paziente.

La posizione del falso medico è ora al vaglio delle Fiamme Gialle per approfonditi controlli anche ai fini di antievasione.

L’attività condotta dai Finanzieri del Comando Provinciale di Napoli si inquadra nel più ampio ruolo di salvaguardia delle attività economiche sane e di tutela dei cittadini anche sotto il profilo sanitario.

A Vasto una piazza in memoria di Antonio Manganelli

A Vasto, in provincia di Chieti, l’area pubblica della Chiesa Patronale di San Michele Arcangelo è stata intitolata alla memoria di Antonio Manganelli, capo della Polizia dal 2007 al 2013, scomparso prematuramente quando era ancora in carica, insignito nel 2013 della Medaglia d’Oro al Valor Civile.

Alla cerimonia di inaugurazione, che si è svolta oggi pomeriggio, era presente il capo della Polizia Franco Gabrielli che, insieme alla moglie del prefetto Manganelli, Adriana Piancastelli, ha scoperto la targa toponomastica.

Erano presenti il sindaco di Vasto Francesco Menna, il prefetto di Chieti Armando Forgione e il questore di Chieti Ruggero Borzacchiello.

La cerimonia si è svolta nel giorno significativo della Festa di San Michele Arcangelo, patrono della Polizia di Stato e della città di Vasto.
Al centro della piazza dedicata ad Antonio Manganelli, è stato inaugurato un monumento alla memoria di tutti gli uomini e le donne della Polizia di Stato caduti nell’esercizio del loro dovere. Il rito di benedizione è stato presieduto dall’arcivescovo metropolita di Chieti-Vasto monsignor Bruno Forte.

Nel suo intervento il capo della Polizia, riferendosi ai Caduti, ha detto: “Ci sono delle persone, degli uomini e delle donne, che ci hanno preceduto e ci hanno insegnato una strada, ma soprattutto ci hanno insegnato il modo di percorrerla, con abnegazione, senso del dovere, molto spesso non eroi per caso, ma persone che hanno saputo caricarsi sulle spalle la responsabilità che gli era stata affidata. Erano portatori di grandi valori. Guardare ai nostri caduti è sempre una modalità per acquistare quella giusta forza per essere al servizio del nostro Paese, perché la nostra unica, esclusiva, ragione d’essere è quella di essere al servizio della comunità la cui sicurezza ci è stata affidata, e tutte le volte che le comunità ci fanno vivere come parte di loro per noi è il riconoscimento più concreto”.

Poi Gabrielli si è soffermato sulla figura di Manganelli: “Poter festeggiare San Michele Arcangelo in questa cornice, con un pubblico riconoscimento a una persona a me molto cara, per me è motivo di grande soddisfazione. Per ognuno di noi Antonio Manganelli è stato qualcosa di particolare; ho avuto il privilegio di avere diversi maestri che mi hanno insegnato, e, credo, su tutti Antonio Manganelli rappresenti una persona di grande e particolare valore. Era una persona con quoziente di intelligenza al di sopra della media, un fine investigatore, ma era anche una persona di grande umanità, umanità fatta di attenzioni, fatta di domande, di vicinanza, di far sentire in qualche modo che c’era un momento professionale e un momento di umanità, nel quale si dismettono i panni istituzionali, della funzione, del ruolo, per ritrovarsi con la propria umanità. La polizia che amo – ha concluso il Prefetto – è una polizia ferma, presidio di legalità, ma al tempo stesso anche un’istituzione che sa esercitare una grande umanità, nei confronti degli altri, di chi ha bisogno, di chi vive una condizione di sofferenza, e in questo Antonio Manganelli rappresentava una sintesi perfetta”.

 

Giornata dell’Orgoglio Partenopeo

Il 30 settembre di ogni anno sarà celebrata a Napoli la “Giornata dell’Orgoglio Partenopeo”, per celebrare e salvaguardare la conoscenza e la memoria storica della nostra Città.
Lo ha stabilito, come si ricorderà, una delibera della Giunta comunale proposta dal Sindaco Luigi de Magistris con l’istituzione in una delle “Quattro Giornate di Napoli”, massima espressione della storia e dell’identità del nostro territorio e della nostra comunità.
Domani, mercoledì 30 settembre alle ore 12 in Piazza Sette Settembre (allo Spirito Santo) la Giornata vivrà il suo primo momento celebrativo con lo scoprimento di una targa che riporta questo testo “La Città di Napoli alle sue figlie ed ai suoi figli che, da sempre,
lottano – come nelle Quattro Giornate del 1943 – per la difesa ed il progresso della nostra terra “.
Sarà presente il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris, con l’assessore alla toponomastica Alessandra Clemente, la delegata all’Autonomia della città  Flavia Sorrentino e con il Presidente ed i Vice Presidenti del Consiglio comunale Sandro Fucito, Fulvio Frezza e Salvatore Guangi.
Sono stati invitati i rappresentanti dell’ANPI e dell’istituto Storia Patria.

Proseguono a ritmo serrato i lavori di messa in sicurezza della Galleria della Vittoria. Divieto di sosta in parte di via Chiatamone.

Proseguono le operazioni di indagine e messa in sicurezza del rivestimento della Galleria diretti dai tecnici del Servizio Strade, in stretta collaborazione con i tecnici della Procura della Repubblica.

La ditta esecutrice sta operando con quattro squadre su due turni di lavoro e sta provvedendo, in questa prima fase, all’ispezione dei pannelli di rivestimento e alla rimozione di eventuali frammenti in fase di distacco. L’impegno dei tecnici e delle maestranze è massimo per concludere quanto prima i lavori.

Come si ricorderà dalla notte tra domenica e lunedì è attivo un dispositivo di protezione civile per la deviazione temporanea della viabilità sui percorsi alternativi a quella della Galleria. Il traffico proveniente da Posillipo è incanalato su via Partenope mentre quello proveniente da Napoli centro su via Chiatamone, sulla quale oggi con un’ordinanza dirigenziale è stato prevista un’integrazione al menzionato dispositivo di viabilità e di protezione civile.

Nell’ordinanza dirigenziale viene istituito dalla data di installazione della segnaletica e fino alla riapertura della Galleria della Vittoria, in via Chiatamone, sul lato sinistro del nuovo senso di marcia, il divieto di sosta permanente con rimozione coatta dall’intersezione di via Santa Lucia fino al civico n. 56. Per tutta la validità del presente provvedimento, i Residenti, possessori di permesso di sosta nei settori a tariffa senza custodia interessati dai divieti di sosta con rimozione coatta e di fermata, sono autorizzati a sostare nei settori adiacenti a quelli interessati dai divieti.

Il Giappone ordina ai piloti militari di segnalare gli avvistamenti UFO

Nonostante il ministero della Difesa abbia affermato che non ci sono state segnalazioni ufficiali di personale militare che ha incontrato oggetti volanti non identificati, gli osservatori UFO insistono sul fatto che il Giappone è un focolaio di attività extraterrestri.

Le forze di autodifesa giapponesi (SDF) hanno ricevuto nuovi protocolli per ciò che dovrebbero fare quando incontrano  un oggetto volante non identificato  (UFO) che potrebbe potenzialmente rappresentare una minaccia per la sicurezza nazionale.

L’ex ministro della Difesa Taro Kono ha dichiarato in una conferenza stampa all’inizio di settembre che i membri delle forze armate devono effettuare una registrazione visiva di qualsiasi fenomeno inspiegabile che incontrano e che il filmato deve essere analizzato al massimo. 

L’esercito ha anche il compito di esaminare i rapporti di avvistamenti UFO da parte del pubblico.

L’annuncio è stato uno degli ultimi atti di Kono come ministro della difesa prima che il governo giapponese rimescolasse le posizioni ministeriali  a metà settembre. 

In passato Kono ha espresso scetticismo sull’esistenza di astronavi aliene provenienti dallo spazio in visita sulla Terra, dicendo in una conferenza stampa ad aprile: “Francamente, non credo negli UFO”.

Tuttavia, la questione è stata sollevata quando Kono ha incontrato il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Mark Esper a Guam alla fine di agosto per un colloquio programmato su questioni di sicurezza regionale.

Si ritiene che la parte statunitense sia desiderosa di collaborare con il Giappone sugli UFO, in particolare dopo che il Pentagono ha rilasciato ad aprile tre videoclip catturati da piloti statunitensi che apparentemente mostrano “fenomeni aerei non identificati”.

Per saperne di più:  l’indagine segreta del Pentagono degli Stati Uniti sugli UFO

Il filmato era già circolato online e le autorità statunitensi hanno confermato di non essere in grado di identificare con certezza gli oggetti nelle clip.

 

https://www.dw.com/en/japan-orders-military-pilots-to-report-ufo-sightings/a-55081061