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Asili nido, finanziati 30mila nuovi posti, 65% fondi al Sud

Sono poco meno di 30mila i posti aggiuntivi finanziati quest’anno negli asili nido italiani. Più della metà delle risorse (il 65%) è destinato ai comuni del mezzogiorno, che potranno così contare su 19.646 posti in più nei propri nidi. La regione che intercetta più risorse in assoluto è la Campania, che assorbe da sola quasi un quarto della somma complessiva, con Napoli a fare la parte del leone. E’ quanto emerge da una elaborazione di Centro Studi Enti Locali basata sui dati diffusi dal Ministero dell’Interno. Nonostante i comuni settentrionali coinvolti dal riparto siano di più (3.809), le risorse loro assegnate sono nettamente inferiori, si spiega, perché i posti aggiuntivi finanziati in ogni ente coinvolto sono mediamente di meno: 3 posti in più a comune del nord contro i 4,5 del centro e i 9 del sud.

Addio a Salvatore Liguori, Direttore del Teatro Totò di Napoli: Un Tributo a un Talentuoso Artista

Napoli piange la perdita di uno dei suoi talenti più brillanti, Salvatore Liguori, il direttore del Teatro Totò. A soli 37 anni, dopo una coraggiosa battaglia contro una malattia implacabile, Salvatore ci ha lasciati alle prime luci dell’alba di questa mattina.

Figlio del rinomato direttore artistico del Teatro Totò, Gaetano Liguori, Salvatore ha ereditato la passione per le arti teatrali e ha portato avanti con dedizione e passione il suo ruolo di direttore dell’Accademia delle Arti Teatrali. La sua scomparsa lascia un vuoto nel cuore della comunità teatrale napoletana e oltre.

Oltre alla sua brillante carriera nel mondo dello spettacolo, Salvatore era anche un fotografo di talento, catturando con maestria le emozioni del palcoscenico e della vita quotidiana. Il suo lavoro ha arricchito il patrimonio culturale della città e oltrepassato i confini del teatro.

Lascia la moglie e un figlio di tre anni, oltre a una schiera di amici, colleghi e allievi che lo ricorderanno per la sua gentilezza, la sua generosità e la sua dedizione all’arte.

Nel tributare l’ultimo saluto a Salvatore Liguori, la comunità teatrale si unisce nel ricordare il suo spirito luminoso e il suo contributo straordinario al mondo delle arti. Possa il suo ricordo continuare a vivere attraverso il suo lavoro e l’ispirazione che ha lasciato dietro di sé.

Dubai Sotto l’Acqua: Alluvioni e Disagi All’aeroporto Internazionale

L’Aeroporto Internazionale di Dubai (DXB), il cuore pulsante delle rotte aeree globali, è stato gettato nel caos dopo le piogge torrenziali che hanno colpito la città dello shopping di Dubai. Un avviso urgente è stato emesso, invitando i passeggeri a evitare l’aeroporto a meno che non sia strettamente necessario.

Dubai, solitamente famosa per il suo sole splendente e il cielo azzurro, è stata trasformata in un paesaggio acquatico da un’ondata di piogge senza precedenti. In soli due giorni, sono caduti 254 millimetri di pioggia, una quantità equivalente a due anni di precipitazioni normali. Le strade sono diventate fiumi, le auto sono bloccate e i voli sono stati ritardati o deviati a causa delle inondazioni che hanno paralizzato l’aeroporto.

Le conseguenze delle piogge torrenziali non si limitano solo ai disagi logistici. Le prime vittime sono state segnalate, tra cui un uomo di 70 anni trascinato via nella sua auto. Le tempeste hanno colpito anche gli Emirati Arabi Uniti e il Bahrein, provocando danni significativi e perdite umane.

Secondo gli esperti, il cambiamento climatico potrebbe essere un fattore determinante nell’intensificazione di queste tempeste. La climatologa Friederike Otto ha sottolineato che il riscaldamento globale potrebbe avere contribuito al peggioramento delle condizioni meteorologiche estreme.

L’aeroporto di Dubai è al lavoro senza sosta per gestire l’emergenza, ma le immagini delle piste sommerse e dei voli cancellati parlano da sole. Emirates, la compagnia aerea di punta di Dubai, ha annullato tutti i check-in a causa delle difficoltà incontrate dal personale e dai passeggeri nel raggiungere l’aeroporto.

Dubai, di solito simbolo di lusso e modernità, si trova ora a fare i conti con gli effetti devastanti delle piogge torrenziali. Mentre la città lotta per riprendersi dall’evento climatico senza precedenti, l’allarme rimane alto per gli abitanti e i visitatori di una delle metropoli più dinamiche del mondo.

Scontri Studenti-Polizia all’Università La Sapienza: Meloni Condanna i Fatti Come “Delinquenza”

Gli scontri e le tensioni hanno nuovamente scosso l’Università La Sapienza di Roma, con due studenti arrestati in seguito a un tentativo di irruzione al Senato accademico e al commissariato sottostante, durante un corteo pro-Palestina. Uno degli arrestati è stato fermato per aver danneggiato un’auto della polizia, mentre una ragazza è accusata di aver aggredito un dirigente della polizia durante il tentativo di entrare nel commissariato. Secondo quanto riportato, alcune persone sono rimaste ferite.

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha condannato fermamente gli eventi, definendoli “delinquenza” anziché manifestazioni legittime. Meloni ha espresso solidarietà al dirigente della polizia aggredito e a tutte le forze dell’ordine coinvolte negli scontri.

Le tensioni sono scoppiate in concomitanza con la riunione del Consiglio di Amministrazione e del Senato Accademico riguardo agli accordi di ricerca con Israele, attesi da giorni. Gli studenti e i manifestanti hanno espresso il loro dissenso riguardo alla gestione dell’ateneo e alla posizione assunta nei confronti della situazione in Medio Oriente.

Le dichiarazioni della ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, e del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, hanno sottolineato la condanna della violenza e la necessità di rispettare la legittimità delle proteste senza che queste degenerino in atti violenti e prevaricazioni.

L’Università La Sapienza è nuovamente al centro dell’attenzione per le tensioni che coinvolgono studenti, forze dell’ordine e istituzioni, evidenziando la complessità dei rapporti tra il mondo accademico, la politica e le questioni internazionali.

Donazione degli organi, parte una campagna negli Uffici anagrafe

Al via una grande campagna di sensibilizzazione per la donazione degli organi: sarà attuata negli Uffici anagrafe ed è promossa dal ministero della Salute e dal Centro nazionale trapianti (Cnt). Entro aprile, spiegano ministero e Cnt in occasione della Giornata nazionale per la donazione di organi e tessuti che sui celebra oggi, verranno inviati a circa 900 uffici anagrafe dei 500 comuni più popolosi d’Italia dei nuovi allestimenti informativi (roll-up, manifesti e locandine) grazie ai quali i cittadini in attesa di rinnovare il documento d’identità potranno ricevere informazioni verificate e corrette sulla donazione, in modo da compiere una scelta consapevole quando arriva il proprio turno allo sportello. L’iniziativa proseguirà anche nei mesi seguenti ed entro la fine dell’anno saranno 1.500 le sedi anagrafiche e oltre 1.100 i comuni raggiunti, con una copertura territoriale di quasi 40 milioni di cittadini residenti. Ministero e Cnt ricordano che oltre al momento del rinnovo della carta d’identità, si può dichiarare il proprio Sì alla donazione anche iscrivendosi all’Aido, oppure presso gli appositi sportelli delle Asl, e infine anche solo scrivendo la propria volontà su un foglio di carta semplice datato e firmato da portare con sé.

Dove è nato l’inno d’Italia? Indagine università di Genova

Dov’è nato l’Inno d’Italia? A Carcare, piccolo Comune del Savonese, o a Genova? La verità passerà da una borsa di studio, che il Comune di Carcare attiverà con l’Università di Genova. Lo racconta l’edizione savonese de ‘Il Secolo XIX’ illustrando il ‘braccio di ferro’ tra storici e studiosi emerso dal convegno ‘L’Italia s’è desta…Uniamoci…Amiamoci…’ organizzato dal Comune savonese. Presenti il presidente del Consiglio comunale di Genova Carmelo Cassibba e la Fanfara Alpina ‘Monte Beigua’ di Savona, che ha fatto risuonare le note dell’Inno di Mameli in tutto il paese. Saranno gli studenti dell’Università di Genova con una tesi a risolvere il dubbio storico sulla città natale del canto degli italiani e a svelare se la mente che lo compose fu solo Mameli o parte del merito va a padre Scolopio Atanasio Canata, che nel 1846 con il rettore del collegio di Carcare padre Giovanni Garassini accolse per un periodo Goffredo Mameli. “È tempo di fare chiarezza – dichiara il sindaco Rodolfo Mirri a ‘Il Secolo XIX’ -. Carcare non vuole arrogarsi meriti che non ha, ma la tradizione orale e i documenti tramandati dai padri Scolopi, hanno sempre fatto pensare che l’Inno sia stato scritto nel collegio fondato da San Giuseppe Calasanzio. Mameli fu mandato qui dalla famiglia a 19 anni, conobbe padre Canata e dalle loro chiacchierate crediamo sia nato qualcosa di importante, l’Inno. Perciò, anche noi come Genova, rivendichiamo l’appellativo di Città dell’Inno”. Per supportare la tesi, Carcare si è affidata allo storico Aldo Mola, secondo cui l’Inno potrebbe non essere totalmente opera di Mameli (“troppo giovane per formulare certi versi”), ma “è probabile che sull’opera abbia influito proprio il pensiero di padre Canata”. “Ora sarà la ricerca a supportarci nel fare chiarezza”, afferma l’assessore comuanale alla Cultura Beatrice Scarrone, spiegando che Carcare istituirà una borsa di studio proprio con l’Università dell’altra città ligure che rivendica la paternità dell’Inno.

Cresce la tensione nella guerra Ucraina-Russia: Zaporizhzhia colpita 400 volte in 24 ore, denuncia Kiev

La tragica realtà della guerra nell’est dell’Ucraina continua a mietere vittime innocenti mentre la violenza persiste implacabile. Nella città di Zaporizhzhia, il conteggio degli attacchi russi ha raggiunto un allarmante picco di 400 in sole 24 ore, lasciando una scia di morte e distruzione nella regione.

Il governatore Ivan Fedorov ha reso noto tramite Telegram la tragica notizia della morte di una donna nel distretto di Vasilievskij, mentre il bilancio complessivo degli attacchi di ieri si è attestato su almeno quattro morti e 16 feriti in cinque regioni ucraine.

La capitale ucraina, Kiev, ammette candidamente che la situazione sul fronte orientale è estremamente tesa, con un esercito russo che gode di una netta superiorità numerica. Tuttavia, la comunità internazionale rimane limitata negli aiuti militari all’Ucraina, mentre il presidente Volodymyr Zelensky denuncia con veemenza che Mosca continua ad avere accesso a “componenti critici necessari per produrre missili e droni”.

Questa escalation di violenza e l’incapacità di fermare l’aggressione russa stanno causando disperazione e frustrazione nel popolo ucraino, che vede la propria sovranità minacciata da un vicino aggressivo e determinato.

È urgente una risposta decisa e coordinata della comunità internazionale per porre fine a questa spirale di violenza e per garantire la sicurezza e la stabilità nella regione. Ogni giorno che passa senza un intervento significativo aumenta il rischio di ulteriori perdite umane e di una crisi umanitaria sempre più grave.

Il mondo intero deve unirsi nella condanna di queste azioni aggressive e nell’impegno per una soluzione pacifica e diplomatica al conflitto in corso in Ucraina. Solo attraverso la solidarietà e la determinazione comuni possiamo sperare di porre fine a questa tragedia e di costruire un futuro di pace e prosperità per il popolo ucraino.

Carcassa di delfino nel Napoletano, forse vittima “reti fantasma”

La carcassa di un delfino è stata rinvenuta in mattinata al largo del porto di Torre del Greco (Napoli). Il ritrovamento è stato effettuato dai volontari dell’associazione Fondalicampania Aps, ed è avvenuto durante le operazioni del progetto Mare Lab, che prevede lo studio delle microplastiche lungo la superficie del mare. I volontari hanno prontamente segnalato il ritrovamento alle autorità competenti, per poi postare la notizia sui loro canali web: “Dalle foto – spiegano – emerge l’evidente presenza di una rete fra i denti dell’animale, quindi non si esclude che sia morto a causa di una rete fantasma”. Il fenomeno delle reti fantasma è piuttosto diffuso nel golfo di Napoli: si tratta delle reti che vengono abbandonate per varie ragioni a mare e rappresentano una minaccia per l’ecosistema marino. “Questo dimostra – concludono da Fondalicampania – che bisogna avere una maggiore attenzione in merito alla tutela del mare: sarebbe necessaria una campagna di sensibilizzazione più efficace, oltre che un costante monitoraggio dei fondali per arginare il fenomeno delle reti fantasma”.

Record trapianti nel 2023 ma in 8mila in lista d’attesa

Record di trapianti d’organo in Italia nel 2023, con 4mila interventi effettuati e 2mila donazioni, ma non è ancora abbastanza: i pazienti in attesa di un trapianto sono oltre 8mila e troppi restano i ‘no’ alla donazione. ‘Dichiara il tuo Sì in Comune’ è dunque il messaggio al centro della ventisettesima Giornata nazionale per la donazione di organi e tessuti: per ricordare a tutti i cittadini che il proprio assenso alla donazione può essere dato al momento del rinnovo della carta d’identità. Un atto che è “una scelta di vita”, ha affermato il ministro della Salute Orazio Schillaci. In questo momento, ricordano ministero della Salute e Centro nazionale trapianti (Cnt), circa 6mila pazienti stanno aspettando un nuovo rene, poco meno di un migliaio un fegato, circa 700 un cuore, oltre 200 un polmone e altrettanti un pancreas. Nonostante lo scorso anno il numero delle donazioni di organi abbia superato per la prima volta quota 2mila, permettendo la realizzazione di quasi 4.500 trapianti (oltre il 15% in più del 2022), il numero degli organi che si rendono disponibili non è ancora sufficiente ad assicurare il trapianto a tutti i pazienti che ne hanno bisogno. “La ricerca nel campo dei trapianti sta andando velocissima, lo abbiamo dimostrato anche in Italia con il grande sviluppo della donazione a cuore fermo, ma l’innovazione non basta”, afferma il direttore del Cnt Giuseppe Feltrin. “La speranza di chi aspetta un organo resta legata alla scelta della donazione, eppure ancora oggi circa un terzo dei cittadini che registrano la loro volontà sceglie di negare il consenso al prelievo. Dietro queste remore, comprensibili, a volte però c’è poca conoscenza del tema. Per questo è importante informarsi per prendere una decisione consapevole: donare gli organi è una scelta sicura, che non costa nulla a chi la compie ma che salva la vita di chi ne beneficia”. Donare gli organi è” una scelta naturale, un gesto che può fare la differenza per chi oggi aspetta un trapianto. Quando rinnoviamo la carta d’identità, facciamo una scelta di vita e diciamo Sì alla donazione”, è l’invito del ministro Schillaci. Il nostro sistema trapianti, ricorda, “è all’avanguardia per la qualità delle prestazioni erogate e per la capacità di cura e assistenza, ed è già proiettato verso le principali sfide tecnologiche e organizzative”. Eppure, rileva il ministro, “senza il Sì alla donazione, anche il sistema più avanzato dal punto di vista tecnologico non potrebbe procedere al trapianto”. E ancora: “Senza quel Sì, gli sforzi dei nostri medici, infermieri e operatori sanitari, a cui rinnovo il mio ringraziamento, sarebbero vani”. Proprio per incentivare le donazioni, è ai nastri di partenza una grande campagna di sensibilizzazione: sarà attuata negli Uffici anagrafe ed è promossa dal ministero della Salute e dal Cnt. Entro aprile, verranno inviati a circa 900 uffici anagrafe dei 500 comuni più popolosi d’Italia dei nuovi allestimenti informativi (roll-up, manifesti e locandine) grazie ai quali i cittadini in attesa di rinnovare il documento d’identità potranno ricevere informazioni verificate sulla donazione, in modo da compiere una scelta consapevole quando arriva il proprio turno allo sportello. L’iniziativa proseguirà anche nei mesi seguenti ed entro la fine dell’anno saranno 1.500 le sedi anagrafiche e oltre 1.100 i comuni raggiunti, con una copertura territoriale di quasi 40 milioni di cittadini residenti. Ministero e Cnt ricordano che oltre al momento del rinnovo della carta d’identità, si può dichiarare il proprio Sì alla donazione anche iscrivendosi all’Aido, oppure presso gli appositi sportelli delle Asl, e infine anche solo scrivendo la propria volontà su un foglio di carta semplice datato e firmato da portare con sé. Rispetto ai numeri delle donazioni nel 2023, tra le città con oltre 100mila abitanti primeggia per il terzo anno consecutivo Trento, con una percentuale di consensi del 78,1%. Seguono Verona e Sassari. In calo invece le 4 città maggiori: Milano è 24ma (era 16ma), Torino passa dal 29mo al 31mo posto e Roma dal 32mo al 33mo

Nave russa con missili ipersonici nel Mediterraneo, esercitazione

Una fregata della marina russa equipaggiata con missili ipersonici è entrata nel Mar Mediterraneo attraverso il Canale di Suez come parte di un’esercitazione programmata. Lo ha riferito in una nota il ministero della Difesa russo, spiegando che la nave “Maresciallo Shaposhnikov”, della Flotta del Pacifico, “continua a svolgere i compiti assegnati come parte di un lungo viaggio per mare”. Ieri – continua il comunicato – la fregata “ha effettuato una visita d’affari al porto egiziano di Safaga, dove si sono svolti eventi di protocollo diplomatico, sono state organizzate competizioni sportive, attività ricreative per l’equipaggio e rifornimento delle riserve materiali della nave”. Nel Mar Mediterraneo, la nave “opererà secondo il piano di addestramento al combattimento della flotta precedentemente approvato”.