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A Bacoli emersi i resti di una monumentale villa romana

I resti di una monumentale villa romana di epoca imperiale sono emersi durante i lavori per la realizzazione di nuovo parco comunale nei pressi Punta Sarparella, a Bacoli, vicino a Napoli. A darne notizia è la Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli che parla di “una scoperta archeologica di portata eccezionale”. La struttura, databile intorno al I secolo d.C., si estende senza soluzione di continuità fino alla spiaggia e ai fondali antistanti, ed è realizzata in opera reticolata di cubilia di tufo. Quando gli operai stavano lavorando alla sistemazione dell’area dove sarebbero state poi installate delle panchine e dei giochi per i bambini sono emersi i resti. Si tratta di una decina di ambienti di grandi dimensioni con diverse fasi edilizie, piani di calpestio e tracce di rivestimento murario. Il promontorio di Punta Sarparella sarebbe stato il luogo da cui Plinio il Vecchio, in quel periodo Praefectus classis Misenensis, avrebbe visto l’eruzione del Vesuvio, e poi sarebbe salpato alla volta di Stabiae, per soccorrere gli abitanti. In attesa di valutare le fasi successive di scavo della villa e della contestuale valorizzazione, il perimetro degli ambienti che sono stati riportati alla luce è stato ben individuato e recintato. In ogni caso, viene sottolineato, l’area dove è avvenuta la scoperta è già sottoposta alla tutela del vincolo archeologico proprio a causa “della densità di evidenze antiche disseminate nelle immediate prossimità di Punta Sarparella, dall’accesso al teatro romano di Misenum, al Collegio degli Augustali, al bacino interno del porto antico”. La scoperta – fatta nel corso delle opere di rigenerazione urbana di un’area dove tra l’altro fino a qualche anno fa sorgeva un ‘ecomostro’ che è stato demolito – è ancora più eccezionale, dicono alla Soprintendenza, “se si considera che ignoti sono ancora l’articolazione e lo sfruttamento degli spazi all’interno e intorno al porto romano per l’assenza quasi completa di dati che chiariscano le dinamiche organizzative della base logistica, le vie di comunicazione tra il porto e il resto della cittadina e l’ubicazione stessa del centro della Colonia di Misenum”.

ERRICORU’ PRESENTA IN ANTEPRIMA COSTRUZIONI TERAPEUTICHE VOL.2

12 gennaio 2024 – Auditorium Novecento Napoli ore 21

via Enrico de Marinis 4, 80134

Il talentuoso cantautore napoletano Erricorù, classe 1982, noto per il suo ricco percorso musicale, presenta in un’anteprima esclusiva il secondo volume della sua raccolta di canzoni intitolata “Costruzioni Terapeutiche vol. 2” il 12 gennaio all’Auditorium Novecento Napoli (acquista il tuo biglietto su etes.it a 8 euro).
Questo nuovo capitolo, composto da altri 5 brani inediti, si unisce al primo volume pubblicato nel dicembre 2021, tutti pubblicati per l’etichetta Monkey Music. L’artista sarà accompagnato da diversi musicisti e amici conosciuti durante i numerosi anni di militanza musicale: Giampiero Fusco (batteria), Adele Espinosa (basso), Raffaele Norma (batteria), Luigi Augusto Malcangi(basso), Enrico Sforza (piano), Luciano Mirra, Dario Di Pietro, Raffaele Montefusco.
Nel corso della serata live sarà anche registrata parte del video del singolo “Crireme” che uscirà a febbraio con la partecipazione straordinaria dell’attore e regista Leonardo Bilardi. 

Dopo una lunga e apprezzata carriera in diverse cover band, Erricorù decide di esplorare nuovi orizzonti musicali attraverso il progetto corale e sperimentale Metaverso.
Nel 2019 invece, dà vita al suo progetto solista, mettendo insieme una collezione di canzoni scritte nel corso degli anni e dando vita al primo volume di “Costruzioni Terapeutiche” pubblicato nel 2021 con cui accede alle finali di Sanremo Rock del 2023 al Teatro Ariston.
Il secondo volume, a distanza di due anni dal precedente, rappresenta una significativa evoluzione artistica. Affiancato dal produttore Diego Olimpo e supportato da musicisti che hanno condiviso con lui diverse esperienze musicali, questo nuovo lavoro si distingue per una complessa scelta stilistica, compositiva e sonora.
Se il primo volume era caratterizzato dall’urgenza e dalla ruvidezza di una registrazione in presa diretta, il secondo lavoro si fa notare per la maturità artistica e la profondità emotiva che permea ogni brano.
La lingua napoletana, predominante nei testi, si rivela un veicolo straordinario per esplorare le profondità dell’anima umana, condividendo emozioni e vissuti in modo autentico e coinvolgente. I testi, arricchiti da una molteplicità di linguaggi, testimoniano la versatilità artistica del cantautore, che riesce a trasmettere messaggi universali attraverso il suo stile musicale unico.

“Costruzioni Terapeutiche vol. 2” sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali a partire dal 24 gennaio 2024.

A Napoli corso per l’apprendimento del metodo Braille

“Il braille per un non vedente è fondamentale e, anche se fu inventato quasi 2 secoli orsono, esso non è affatto superato e non si può prescindere dalla sua conoscenza per la piena inclusione”

L’I.Ri.Fo.R. (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione), in collaborazione con la Sezione di Napoli dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti organizza un corso finalizzato all’apprendimento del metodo di scrittura e lettura Braille, rivolto al personale docente, agli educatori, ai genitori, ai volontari, ai non vedenti e a tutti coloro che sono interessati.

Il corso si svolgerà presso la Sede Territoriale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, in via San Giuseppe Dei Nudi, n.80, 80135, Napoli; avrà inizio nel mese di febbraio 2024, avrà la durata di 40 ore e si concluderà con un esame finale per il rilascio dell’attestato di frequenza.

Il corso si svolgerà il giovedì, dalle ore 15:00 alle ore 17:30.

Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.

Referente Paola Capriglia, tel. 081 549 88 34; messaggistica WhatsApp 375 610 98 36; e-mail: napoli@irifor.eu, uicna@uici.it

Le iscrizioni al corso dovranno essere effettuate entro e non oltre il giorno 12 gennaio 2024. 

Il contributo per la frequenza del corso è di 200,00 euro a persona (per i soci UICI il costo è di €100) e comprenderà anche il materiale didattico necessario (tavoletta con punteruolo per la scrittura Braille e fogli in numero sufficiente per lo svolgimento del corso).

Tutti coloro che sono interessati dovranno effettuare il pagamento tramite bonifico bancario, intestato a:

ISTITUTO PER LA RICERCA, LA FORMAZIONE E LA RIABILITAZIONE DI NAPOLI

IBAN: IT70M0200803443000104815866

CUSALE: iscrizione corso Braille per …. (nome e cognome)

PROGRAMMA DEL CORSO:

–          Che cosa è il metodo Braille (storia e struttura);

–          alfabeto; lettura e scrittura;

–          metodologie per l’insegnamento del Braille ai non vedenti;

–          il metodo Braille applicato alla matematica;

–          il Braille applicato alla musica;

–          utilizzo degli ausili per il Braille e cenni di Tiflologia.

Personale Impegnato: Un docente esperto di Braille ed un Tutor esperto in Braille.

La struttura che eroga il corso precisa che il rilascio dell’attestato sarà subordinato alla frequenza di almeno l’80% delle ore previste e al superamento dell’esame finale.

Oltre 500mila persone sulla vetta del Vesuvio nel 2023

Sono stati 523.183 i visitatori che nel 2023 si sono recati al Gran Cono del Vesuvio, il sentiero più noto e scelto daI turisti provenienti da ogni parte del mondo. La vetta del vulcano ha richiamato, anche nell’anno appena trascorso, numerosi flussi di visitatori nelle festività natalizie e pasquali, nei ponti del 25 aprile e del 1 maggio e nei mesi estivi. Il dato, fornito dalla biglietteria, lascia ben sperare anche per i prossimi mesi. “Il 2024 rappresenterà una svolta significativa per la nuova governance del Parco Nazionale del Vesuvio” dice il presidente dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, Raffaele De Luca. “Tanta programmazione è stata già messa in campo per il 2024: non solo tutela dell’ambiente e della biodiversità ma anche promozione e valorizzazione di quello che è un turismo sostenibile e soprattutto valorizzazione di quelle che sono le nostre eccellenze enogastronomiche. Valorizzazione anche dei siti archeologici che arricchiscono e fanno parte delle grandi potenzialità dell’intera comunità del Parco Nazionale del Vesuvio. Una straordinaria proposta strategica che metterà il Parco Nazionale del Vesuvio al centro dello sviluppo economico dell’intera area metropolitana di Napoli”. Risultati importanti anche al Parco Archeologico di Ercolano dove il 2023 si è chiuso con 553.437 visitatori (nel 2022 ne sono stati 436.855). Gran folla nelle prime domeniche del mese con accesso gratuito ma anche agli itinerari estivi tra le domus, agli incontri culturali nelle sere d’autunno. Segno più anche per l’anno appena trascorso. “Il mio ringraziamento a tutto lo staff che quotidianamente si dedica amorevolmente alle proprie mansioni, alla collaborazione con il Packard Humanities Institute che ci affianca in ogni passo” spiega il direttore del Parco archeologico di Ercolano, Francesco Sirano “Lavoriamo per eliminare tutte le barriere e integrarci con il territorio: all’interno del Parco su conservazione, tutela e contestuale valorizzazione con l’obiettivo fermo e costante di rendere fruibile il più possibile il Parco. Alterniamo l’accessibilità dei siti per evitare il danno da frequenza antropica e conduciamo la manutenzione con una dimensione programmata e progettuale. All’esterno del Parco proseguono le iniziative di coinvolgimento territoriale con pazienti tessiture, sistematiche aperture e resilienze” Prima fra tutte la ‘Mostra Materia’ sui legni di Ercolano tenutasi alla Reggia di Portici, in collaborazione con il Dipartimento di Agraria e del Musa, la Città Metropolitana di Napoli, la Regione Campania. “Ai nostri visitatori auguriamo un 2024 di cultura al Parco archeologico di Ercolano perché continui la sinergia con ognuno e si consolidi il tacito patto di reciproca dedizione”. E il parco oggi resta aperto in via straordinaria, grazie al piano di valorizzazione del Ministero della Cultura nei musei italiani, nei consueti orari dalle 8.30 alle 17.00 con ultimo ingresso alle 15.30.

Capodanno 2024 libera il primo Topolino dal copyright

Le prime versioni di Topolino e Minnie sono finalmente libere dal copyright: in una scadenza altamente simbolica, i popolari personaggi apparsi nel cartone del 1928 Steamboat Willie perderanno per Capodanno la protezione delle leggi sul diritto d’autore con la conseguenza che potranno essere adattati a piacimento. La stessa sorte toccherà a opere uscite in quello stesso anno come i romanzi Niente di Nuovo sul Fronte Occidentale di Erich Maria Remarque, L’Amante di Lady Chatterley di D.H. Lawrence, Orlando di Virginia Woolf cosi’ come il classico del muto The Cameraman (o Io e l Scimmia) con Buster Keaton e L’Opera da Tre Soldi di Bertold Brecht. E’ un terremoto annuale con profonde conseguenze, perche’ permette non solo di leggere o visionare e ascoltare gratis su piattaforme web come quelle di Google le opere svincolate, ma anche di dar vita a nuove versioni senza dover pagare royalties e senza che i nuovi autori diventino bersaglio di cause legali. E’ andata cosi’ quando nel 2022 sono scaduti i diritti sull’Orsetto Pooh, una delle piu’ redditizie franchise della Disney, dopo che il popolare personaggio creato da A.A. Milne e’ stato svincolato assieme ad altri amici del Bosco dei Cento Acri tranne Tigro (libero dal primo gennaio perche’ apparso per la prima volta in un racconto del 1928): un cineasta esordiente lo ha trasformato nel protagonista di un film dell’orrore, Winnie-the-Pooh: Blood and Honey, uscito quest’anno in streaming su Peacock. Capitera’ lo stesso al Topolino di Steamboat Willie? Il minaccioso Mickey Mouse dello short animato diretto dallo stesso Walt Disney e dal suo partner Ub Iwerks, compira’ i fatidici 96 anni previsti dalla legge il 18 novembre 2024 col risultato che a Capodanno sara’ incluso tra le nuove ‘icone’ del pubblico dominio. La Disney ha avuto un ruolo di primo piano nella difesa a oltranza del diritto d’autore spingendo per un atto del Congresso che nel 1998 ha prorogato di vent’anni, da 75 a 95, le protezioni previste dalle norme sul copyright. Ribattezzato dai detrattori il “Mickey Mouse Protection Act”, il provvedimento era stato approvato dietro le pressioni del colosso di Anaheim – ma anche di un vasto numero di detentori di diritti d’autore – per proteggere il piu’ a lungo possibile le creazioni dei propri artisti partendo proprio da Steamboat Willie. Nel 2024 – ha precisato la Disney – scadra’ solo il copyright su quella versione del topo (naso a punta da ratto, occhi senza pupille, lunga coda), mentre resteranno protette tutte le altre versioni di Mickey Mouse, tra cui quello con i pantaloncini rossi e i guanti bianchi con cui e’ piu’ familiare il pubblico di oggi.

Suor Alfieri, Gesù Cucù? Tristezza infinita

“Sul Gesù che diventa cucù, cosa dire? Poco o nulla, se non esprimere una tristezza infinita, quasi sconsolata. Essa nasce da due ordini di ragioni: innanzitutto, come credente, trovo la cosa ai limiti della blasfemia, in secondo luogo, come cittadina, sono allibita dall’ignoranza, sempre nel senso etimologico del termine, all’interno della quale è attecchita l’idea di cancellare il nome di Gesù, mentre si festeggia il Natale a scuola, in nome del politicamente corretto”. Lo dice all’ANSA suor Anna Alfieri, ex coordinatrice del progetto del Mim Educare al rispetto. “Infatti, delle due, l’una: o si fa festa a scuola per il Natale, ricordando qual è il significato autentico della festa, con Gesù, Maria, Giuseppe, i pastori, gli angeli e i Magi, oppure non si fa proprio la festa. Infatti, quale messaggio del Natale queste educatrici, ricordiamolo che le maestre coinvolte sono, come tutti i docenti italiani, educatrici, intendono trasmettere? – aggiunge – Cancellando il nome di Gesù, queste maestre dicono ai loro alunni che il Natale è il trionfo del consumismo, dei regali, delle luci, del panettone, del prosecco. Perdonatemi, ma questo non è il Natale, almeno per me. Questi episodi mostrano chiaramente l’urgenza della libertà di scelta educativa: i genitori che nel Natale ricordano e festeggiano la povertà dello speco di Betlemme sceglieranno una scuola che non fa diventare Gesù il cucù, i genitori interessati, invece, al prosecco e al panettone sceglieranno la scuola dove Gesù diventa cucù. Sia chiaro: non per creare divisioni ma perché ognuno trovi ciò che l’onestà e l’intelligenza gli impongono. Del resto è solo dall’onestà e dall’intelligenza che nasce il confronto, quello vero, quello che non cancella e non omologa in nome del politicamente corretto”. (In foto Suor Anna Monia Alfieri, nei nostri studi ospite di “Fides” condotto da Rosa Criscuolo)

Natale: 980 milioni di dolci made in Italy consumati nel mondo

Natale fa crescere nel mondo gli acquisti di specialità alimentari made in Italy: nell’ultimo anno, tra panettoni, pandoro, cioccolato e prelibatezze tipiche, ne abbiamo esportate per un valore di 980 milioni di euro, con un aumento del 9,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lo rileva Confartigianato che ha redatto una classifica dei Paesi più ‘golosi’ di prodotti natalizi italiani: in pole position c’è la Francia, seguita da Germania e Regno Unito. Nell’ultimo anno, i nostri cugini d’Oltralpe hanno comprato 194 milioni di euro di dolci natalizi (pari al 19,8% del nostro export di questo tipo di prodotti). In Germania ne abbiamo esportato per 165 milioni (16,9% del totale esportato), mentre nel Regno Unito le nostre esportazioni di pasticceria per le ricorrenze è pari a 81 milioni (l’8,3% del totale). Gli Stati Uniti sono al quinto posto tra i nostri clienti, con 40 milioni di prodotti acquistati. Secondo Confartigianato le feste di Natale fanno impennare anche la spesa degli italiani che quest’anno, a dicembre, raggiungerà il valore di 24,4 miliardi, vale a dire il 28,3% in più della media annuale. Quasi due terzi degli acquisti, pari a 15,9 miliardi, saranno dedicati ad alimentari e bevande. E nei consumi natalizi del 2023 spiccano quelli che puntano sulla tipicità, sull’identità territoriale, sull’unicità e qualità di prodotti e servizi. Un trend che coinvolge 311mila aziende artigiane con 882mila addetti che operano in 47 settori, dalle specialità alimentari all’oggettistica, dall’abbigliamento ai prodotti per la casa fino ai giocattoli. “A favorire l’acquisto di prodotti artigiani – sottolinea il presidente di Confartigianato Marco Granelli – è la sempre più diffusa attenzione alla qualità, all’unicità e alla sostenibilità di prodotti ‘su misura’, personalizzati, tipici del territorio, a basso impatto sull’ambiente. Per questo Confartigianato rilancia anche quest’anno la campagna ‘Acquistiamo locale’: un invito a regalare e a regalarsi doni che esprimono il valore artigiano made in Italy”. A livello regionale, Confartigianato stima che si spenderà di più in acquisti natalizi in Lombardia con 4,3 miliardi di euro (17,5% del totale nazionale). Seguono il Lazio con 2,4 miliardi, il Veneto (2 miliardi), la Campania (1,9 miliardi), l’Emilia-Romagna (1,9 miliardi), la Sicilia (1,9 miliardi), il Piemonte (1,9 miliardi), la Toscana (1,5 miliardi), la Puglia (1,4 miliardi).

“PROFESSORE NON MI SODOMIZZATE”, ECCO IL LIBRO CULT SULLA SCUOLA ITALIANA

La raccolta di ‘corbellerie’ a cura di Alfonso Buonagura, professore di Scienze Motorie con 30 anni di esperienza

L’acido lattico è quella sostanza che si forma dopo le fratture, per far si che le ossa si saldino…ecco perché le ossa sono bianche…”. 

Gli atleti che partecipavano ai giochi gareggiavano vestiti nudi“. 
Le esequie sono i morti che camminano“. “Il Po è il fiume più lungo di una cosa specifica”.
 
Ecco alcune perle direttamente dalla scuola italiana: a raccoglierle è stato Alfonso Buonagura, professore di Scienze Motorie con 30 anni di esperienza tra banchi e aule del Belpaese. Buonagura ha appena pubblicato ‘Professore non mi sodomizzate’. 
“Dopo tanti anni – spiega lo stesso autore – ho pensato di mettere insieme una parte, la migliore,  delle tante corbellerie viste e sentite in anni e anni di lavoro. Senza impegno, con leggerezza e ironia, il mio libro prova a raccontare la nostra scuola e come si è trasformata nel tempo. Naturalmente non c’è alcun intento di farsi maestri ma solo la voglia di raccontare la mia esperienza lavorativa,  tra aule e banchi”. 
Una delle parti più irriverenti dell’opera è sicuramente quella che raccoglie note e rapporti disciplinari dei professori agli studenti. 
Ecco alcuni esempi: “gli alunni M. D. e G. entrano in classe a torso nudo con tre estintori e richiamano la classe a partire per la guerra contro la classe a fianco”; “durante la ricreazione gli alunni sradicano la panchina dal cortile e la portano in aula. All’entrata la sottoscritta prof. li trova seduti sulla panchina a sorseggiare thè freddo e mi invitano ad unirmi a loro”; “l’alunno continua a non presentarsi a scuola il mercoledì, dicendo che è il suo giorno libero”; “la classe risponde ad un mio buongiorno con un rutto sincronizzato”. 
 
Nell’opera di Buonagura, oltre a goliardie ed estremismi studenteschi, ci sono anche clamorosi strafalcioni presenti sui libri scolastici, negli annunci web sui siti istituzionali e sui profili social di politici e parlamentari: qui aprostrofi, accenti e regole grammaticali vengono presi di mira con durissimi colpi ben al di sotto della soglia della decenza. 
Il tutto a riprova che gli italiani devono ancora percorrere un lungo cammino sulla strada dell’istruzione e della cultura
 
In definitiva, le risate sono assicurate ma il libro fornisce più di uno spunto di riflessione sulle condizioni della scuola italiana, sui suoi professori ed i suoi alunni. Nessuna lezione di vita e niente moralismi ma in fondo un appello a migliorare perché costruire una buona scuola oggi significa avere un’Italia migliore domani
 
A curare la prefazione del libro è stato il giornalista e scrittore Paolo Trapani, mentre la copertina è a cura del vignettista Giuseppe Avolio ‘Peppart’. 
 
L’opera è reperibile su tutti i più importanti circuiti del commercio on line

Altri Natali: tutto pronto al teatro IAV per il “Natale dell’UNO con l’ALTRO”

“Natale dell’UNO con l’ALTRO” questo, il titolo della rassegna organizzata dalla X Eventi & Communication che va ad arricchire la già variegata e fitta rassegna“Altri Natali”promossa e finanziata dal Comune di Napoli e che rientra ad ampio spettro nel progetto “Natale a Napoli 2023”, realizzato col finanziamento della Città Metropolitana di Napoli e del Comune di Napoli.

“Natale dell’UNO con l’ALTRO”, sotto la direzione artistica di Veria Ponticiello propone tre spettacoli in versi, prosa e musica il cui fil rouge è il mare, luogo d’incontro e contaminazione ma anche di atroci tragedie. La trilogia narrerà i Natali di chi, per necessità, è andato altrove, proiettandosi in un futuro distante senza perdere le proprie radici.

Sarà il teatro del polo artistico, culturale e d’intrattenimento IAV (In Arte Vesuvio) situato in Napoli alla via Nazario Sauro, 23 ad ospitare gli spettacoli in cartellone.

Un luogo in cui si può respirare e fare arte sotto ogni forma e godere di un panorama mozzafiato sul golfo e sul Vesuvio.

Si parte mercoledì 13 dicembre, con una doppia esibizione alle 18:30 e alle 20:30 con “A Cantata e ll’emigrante”che introdurrà la sconcertante realtà degli emigranti nei loro viaggi della speranza, dei desideri incompiuti, per trascorrere il resto della propria esistenza altrove. R. Viviani è il primo commediografo italiano a introdurre sul palcoscenico emigranti carichi di miseria e realismo struggente di chi andava a cercar fortuna altrove. Oggi, migrano verso il nostro paese su mezzi di fortuna, isole galleggianti in mezzo al mare, donne, bambini, uomini dell’Africa che spesso, non approdano perché inghiottiti dal mare.

Lo spettacolo vedrà in scena gli artisti: Sannino Salvatore, Veria Ponticiello, Luca Lombardi e Maria Barbato.

A seguire mercoledì 20 dicembre alle ore 20:30, a salire sul palcoscenico saranno: FrancescaBorriero, Roberto Ingenito, NiamhMcCann e Francesco Luongo, con lo spettacolo “S.O.S.Save OurSouls” un progetto Liberaimago per la drammaturgia di Fabio Pisano.

La trama è quella di una storia d’amore in un paese lontano,dove Jara e Said che grazie al loro amore in un paese difficile dell’Africa, riescono a sopravvivere a mille stenti. Il mare come ponte che unisce speranze, culture e tradizioni.

La rassegna troverà la sua massiva espressione mercoledì 27 dicembre con un doppio appuntamento 18:30 e 20:30 con il concerto “i Plettri del Mediterraneo” chevedrà come protagonisti i musicisti: Mauro Squillanteal liuto cantabile, Gianluca Campaninoall’Oud, Gaio Arianial mandolino, Nunzio Veneruso al bouzoukied alla chitarra e Ivano Leva al pianoforte.

L’Ensemble proporrà un viaggio in musica e focalizza l’attenzione su un triangolo geografico che, partendo dal sud Italia con il mandolino, attraverserà il Marocco con l’oud, navigherà verso Atene con il bouzouki, fino ad arrivare alla chitarra portoghese.

Sarà la musica a cullare gli altri Natali, conle consolidate suggestioni provenienti dalle melodie che si rifanno a identità e tradizioni partenopee.

In cartellone anche un Laboratorio performativo che si svolgerà sabato 13 e 26 dicembre dalle ore 10:00 alle ore 14:00, rivolto a tutte le fasce d’età.

L’arte dunque, in ogni sua forma, veicolo fondamentale per la crescita umana ed il miglioramento della persona. Abituare al bello, creare l’alternativa alla noia, alla strada e imparare a scegliere sono i cardini fondamentali che X Eventi & Communication si prefigge da sempre.

Il terzo incontro, troverà il suo apice di chiusura venerdì 29 dicembre dalle ore 10:00 alle ore 13:00 con una mostra di pittura che fungerà da scenografia ai brani recitati sul tema Heriya Krismasi Wewe pia ALTRI NATALI…. AFRICA, una performance durante la quale i partecipanti, sotto la guida diVeria Ponticiello, che per diversi anni ha diretto i laboratori di teatro presso l’I.P.M. di Nisida, con l’ausilio di Giovanna Sannino famosa attrice della fortunata serie televisiva “Mare Fuori” e della talentuosa pittrice Simona Occhiuzzi, evidenzieranno l’apprendimento tecnico di base di recitazione e pittura, sul Natale maghrebino e occidentale con usi costumi e tradizioni.

 

INGRESSO GRATUITO CON PRENOTAZIONE FINO AD ESAURIMENTO POSTI

INFO E PRENOTAZIONI: 334 3013800 (WhatApp/Contact Center) – xeventisrl@gmail.com

PROGRAMMA:

13, 16, 20, 23, 27, 29 DICEMBRE 2023 NATALE DELL’UNO CON L’ALTRO

Rassegna di teatro e musica a cura di: X Eventi & Communication S.r.l Municipalità 1 – In Arte Vesuvio, Via Nazario Sauro 23

13 dicembre 2023 • Ore 18:30 e ore 20:30 – A Cantata e ll’emigrante con: Sannino Salvatore, Veria Ponticiello, Luca Lombardi e Maria Barbato.

20 dicembre 2023 • Ore 20.30 – S.O.S. Save Our Souls con: Francesca Borriero, Roberto Ingenito, NiamhMcCann e Francesco Luongo

Costumi e scene Liberaimago

Drammaturgia Fabio Pisano

Regia collettiva

27 dicembre 2023 • Ore 18:30 e ore 20:30 – I Plettri del Mediterraneo Con Mauro Squillante (liuto cantabile), Gianluca Campanino (Oud), Gaio Ariani (mandolino), Nunzio Veneruso (bouzouki e chitarra), Ivano Leva (pianoforte)

16 e 23 dicembre 2023 • Ore 10:00 – Attività laboratoriali

29 dicembre 2023 • Ore 10:00 saggio finale

Il programma completo della rassegna “Altri Natali” 2023 è consultabile sul sito www.comune.napoli.it.

In mostra a Giugliano gli scatti di Carlo Capodanno

Un viaggio tra le immagini di “Presente e Passato”. Si terrà giovedì 7 dicembre alle ore 18:00, presso l’Ex Chiesa della Maddalena di Giugliano in Campania (Corso Campano 211), l’inaugurazione del vernissage del fotografo Carlo Capodanno. Una miscellanea tra vecchie immagini degli squarci più suggestivi del comune e fotografie moderne, in una sorta di “macchina del tempo” realizzata fondendo insieme l’obiettivo della reflex e le suggestioni digitali offerte dalle nuove tecnologie. Parteciperà all’evento il sindaco di Giugliano Nicola Pirozzi per il taglio del nastro della nuova struttura di Corso Campano.

L’esposizione durerà fino a mercoledì 10 gennaio.