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AFFIDO CULTURALE : Piccoli Ciceroni raccontano domani 18 febbraio le opere del Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Si è rinnovato per altri 7 incontri, come le opere della Misericordia, il progetto Affido Culturale a Napoli grazie al sostegno del Pio Monte della Misericordia.

Il successo della formula del progetto, durato tre anni e selezionato da Con I Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa dei minori, vede famiglie beneficiarie e famiglie affidatarie stringere un Patto Educativo attraverso esperienze culturali condivise. Da Napoli il progetto si è esteso nel corso dei tre anni in 11 città italiane, a testimonianza di un’idea di facile attuazione ma di grande impatto sui destinatari ultimi delle azioni: i bambini.

E’ proprio per questo motivo che il Pio Monte della Misericordia, già capofila del progetto nel corso dei tre anni, ha deciso di rinnovare il suo sostegno al gruppo napoletano che aveva aderito all’idea e che nel corso di questi anni è diventato un’unica grande famiglia.

Le quindici famiglie saranno protagoniste domani sabato 18 febbraio di un evento speciale che amplia le azioni del progetto Affido Culturale e vede al centro dell’esperienza culturale proprio i bambini e i loro genitori. Attraverso una sinergia con i Servizi Educativi del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, quattro adulti e tre minori saranno guide speciali per il loro gruppo in una “visita guidata” proprio al MANN.

Il percorso si svilupperà attraverso il racconto di sette opere, una per ciascuno narratore, offertosi spontaneamente per diventare cicerone dell’esperienza.

A ciascuno di loro è stato inviato un video dai Servizi Educativi del MANN con cui ha potuto scegliere l’opera e impararne le caratteristiche e le curiosità. L’esperienza di visita sarà anche arricchita da due guide specializzate del Museo che accompagneranno il gruppo in tutto il percorso.

Tra queste sette speciali guide, sei fanno parte delle famiglie inizialmente beneficiarie del progetto, questo testimonia praticamente l’efficacia di quanto fatto nei tre anni precedenti ed uno dei principi con cui è stato ideato AC: la speranza di un futuro in cui scambio, dono di sé, fiducia e reciprocità, passione e spirito di iniziativa, attenzione per l’altro e responsabilità, si diffondano nella società e siano di guida per le scelte individuali e collettive.

Affido Culturale in breve

Affido Culturale è stato un progetto nazionale selezionato da Con I Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa dei minori.

Ideato da un soggetto capofila, il Pio Monte della Misericordia è stato realizzato operativamente per 3 anni da un partenariato che ha messo insieme 25 diverse realtà che operano da anni nel terzo settore e in quello della cultura, dell’arte e del turismo.

Archivio Vaticano, spunta lettera di Leopardi, ‘non devo tasse’

Nell’immenso patrimonio di documenti custodito nell’Archivio Vaticano c’è anche una lettera di Giacomo Leopardi dalla quale si evince un problema legato alle tasse. E’ quanto si legge in “Secretum” (edizioni Solferino), libro-intervista di Massimo Franco con il Prefetto dell’Archivio, monsignor Sergio Pagano. Leopardi scrive la lettera il 14 settembre del 1836 a monsignor Ferretti, nunzio apostolico presso Sua Maestà Siciliana: “Io dimoro, come Vostra Eccellenza sa, a Napoli e per errore mi hanno compreso tra i contribuenti alle spese per la guardia civica di questa capitale…”, le parole scritte dal poeta. “Sì, era un po’ tirchio”, “non voleva pagare le tasse, Leopardi. Curioso”, chiosa nel libro mons. Pagano. Il poeta nella missiva scrive anche: “Sono venuti i gendarmi. Ma io sono di Recanati, sto qui per caso”.

Hanno 6 e 81 anni i due lettori più assidui della biblioteca

Jacopo Russo di 6 anni e Domenico Di Giacomo, 81: il lettore più giovane e il più anziano premiati come assidui frequentatori della Biblioteca Comunale Padre Alagi, in Villa Bruno a San Giorgio a Cremano (Napoli). I premi sono stati consegnati dal sindaco Giorgio Zinno, insieme alla responsabile della Biblioteca Angela Marmolino e ai rappresentanti della libreria Bottega delle Parole e della cooperativa Parteneapolis. Al piccolo Jacopo è stata regalata una shirt personalizzata con il suo nome e i personaggi dei libri che ha amato di più, mentre al Di Giacomo una shopper con i titoli dei libri che ha letto. Ad entrambi è stato donato un buono da spendere presso La Bottega delle Parole. Jacopo Russo nel 2023 ha preso in prestito e letto ben 54 libri dalla Bibliobimbi mentre Domenico di Giacomo ne ha letti 100. “Quando ho consegnato loro i premi” ha detto il sindaco “è subito emerso il piacere e la gioia della lettura. Sia il piccolo Iacopo che il signor Domenico hanno un’evidente sete di conoscenza e conoscono il valore della lettura come fonte di apprendimento ma anche di svago. E’ stato molto bello potermi congratulare con un lettore così giovane e con la sua mamma cui vanno i complimenti per aver alimentato questa passione e con Domenico, che tra l’altro ha già vinto anche lo scorso anno con 66 volumi letti”. Una curiosità: nel 2023 Domenico De Giacomo ha superato di gran lunga questa soglia e ha deciso di donare il buono acquisto alle nipoti, anche loro amanti della lettura.

Politecnico Milano e Sapienza tra prime 100 al mondo

Il Politecnico di Milano e La Sapienza di Roma sono tra i primi cento atenei migliori al mondo secondo la classifica 2023 World Reputation Ranking pubblicata dall’agenzia Times Higher Education (The). E’ la prima volta che queste due università entrano tra le prime 100 di questa speciale classifica. Entrambe sono infatti nel range 91-100 di The che elenca le 200 migliori università al mondo.Seguono le Università di Bologna (fascia 126-150) e di Padova (176-200). Il Word Reputation Ranking si basa su un sondaggio di opinione tra accademici che chiede a studiosi di varie discipline di nominare non più di 15 università che ritengono essere le migliori per ricerca e insegnamento. In testa alla classifica: Harvard University, Massachusetts Institute of Technology, Stanford University, University of Oxford e University of Cambridge. L’Università di Harvard è in testa alla classifica per il 13mo anno consecutivo, e gli Stati Uniti rimangono il paese più rappresentato, con 52 atenei, anche se sono quattro in meno rispetto allo scorso anno. Inoltre, con sei università, gli Stati Uniti dominano la top 10. In questo gruppo figurano anche Regno Unito, Cina e Giappone. L’ordine dei primi 10 rimane sostanzialmente invariato rispetto al passato, ad eccezione dell’Università cinese di Tsinghua, che sale di una posizione all’ottavo posto, e dell’Università di Yale degli Stati Uniti, che scende al nono. Il Regno Unito continua ad avere il secondo maggior numero di rappresentanti nella classifica generale, 20, anche se sono quattro in meno rispetto allo scorso anno. La migliore università inflese è l’Università di Oxford, al quarto posto. Cina e Germania seguono il Regno Unito in termini di rappresentanza, rispettivamente con 15 e 14 università. Si registra un aumento del numero di università del Medio Oriente, con sette istituzioni di questa area che si sono unite quest’anno al tavolo; rappresentano gli Emirati Arabi Uniti, il Libano, il Kuwait e l’Arabia Saudita. Complessivamente nella classifica sono incluse le università di 31 paesi. “La Sapienza – dichiara la rettrice Antonella Polimeni – prosegue l’ascesa verso le posizioni più alte dei ranking mondiali confermando il prestigio che il nostro Ateneo riscuote a livello internazionale. L’ottima performance dell’Università, tra le prime 100 al mondo – conclude la rettrice – assume ancora più valore per un ateneo statale dai grandi numeri e a vocazione generalista come il nostro, caratterizzato dalla varietà e dalla multidisciplinarietà della sua offerta formativa e delle sue attività di ricerca”. “L’inclusione del Politecnico di Milano tra le prime 100 università nel The World Reputation Rankings 2023 è motivo di soddisfazione per l’intera comunità dell’ateneo. Questo riconoscimento testimonia il lavoro e l’impegno costante del Politecnico di Milano verso l’eccellenza accademica e la ricerca di livello internazionale, tema centrale del Piano Strategico triennale dell’Ateneo. Il nostro impegno è mantenere alta l’attrattività del nostro Ateneo nei confronti di studenti, ricercatori e di tutti gli attori che gravitano intorno al mondo accademico”, commenta invece la rettrice del Politecnico di Milano, Donatella Sciuto.

Taurianova è la Capitale italiana del libro 2024

Taurianova, cittadina della Piana di Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria, è la Capitale del Libro 2024. E stata confermata la scelta fatta dalla Giuria del Ministero della Cultura, presieduta da Pierfranco Bruni, e composta da Incoronata Boccia, Gerardo Casale, Antonella Ferrara e Sara Guelmi, che ieri aveva sottolineato nelle motivazioni le grandi potenzialità del progetto di Taurianova. “Il progetto di Taurianova- è detto nelle motivazioni – è stato premiato perché rappresenta, per una realtà piccola, la strada di una crescita o addirittura una rinascita attraverso la realizzazione di infrastrutture culturali, materiali, immateriali e valoriali, capaci di irradiare i propri effetti virtuosi anche sul territorio circostante”.

Tante risate e un carico di buon umore per “Il Grande Artista” l’esilarante spettacolo di e con Cosimo Alberti

Al teatro IAV (In Arte Vesuvio), sito a Napoli, in via Marino Turchi, 23, è andato in scena “Il Grande Artista”, uno spettacolo di e con Cosimo Alberti, attore eclettico e versatile, che passa con disinvoltura dalla tradizione popolare alla macchietta, dalle canzoni classiche napoletane alle tammurriate.

Un fantastico viaggio comico e musicale alla scoperta del genio napoletano nel mondo affidato ad un’abile guida, che ha saputo coinvolgere, divertire e far riflettere il pubblico presente in sala.

Due ore di spettacolo, rilassanti e godibili trascorse tra canzoni dal gusto squisitamente umoristico, filastrocche popolari non tanto rappresentate e conosciute gag comiche e umoristiche, simpatici momenti con tanto di travestimento dal sapore equivoco, un vero e proprio tuffo nelle classiche perle del nostro patrimonio tradizionale, nelle famose macchiette di Pisano – Cioffi, e non ultimo, un’occasione per assistere a lezioni sull’utilizzo di strumenti musicali folkloristici come il putipù, le tammorre, il triccabballacche e le castagnette.

Nel corso della serata, tra una battuta e una canzone, sono stati resi degli omaggi a Roberto De Simone, Raffaele Viviani, Renato Carosone ed è stato fatto un ricordo di Marcello Colasurdo, scomparso da poco.

Cosimo Alberti si mostra perfettamente a suo agio sul palco, è padrone della scena, sa quello che vuole e, come un navigato capocomico, sa scegliere, tra le persone del pubblico, i figuranti a seconda delle sue necessità.

Uno spettacolo divertente, travolgente, coinvolgente, rilassante, godibile, a volte irriverente, ma mai volgare.

La straordinaria capacità di interazione di Cosimo raggiunge il clou nel finale, quando una buona parte della gente in sala viene scelta per cantare e suonare insieme a lui “Tammurriata Nera”.

In effetti l’artista napoletano nutrito a suon di musica e teatro, che ha raggiunto una grandissima popolarità con il personaggio del simpatico vigile Salvatore Cerruti, per gli amici Sasà, di Un Posto Al Sole e che andrebbe “sfruttato” di più in teatro e al cinema, si diverte ad abbattere la quarta parete, scende tra il pubblico, lo fa cantare e lo rende protagonista di esilaranti scenette comiche.

Dopo il gran successo riscosso, lo spettacolo torna in scena a gran richiesta, sabato sei aprile alle ore 20:30 sempre al Teatro IAV (In Arte Vesuvio).

Un one man show che piace e che crea tanta empatia con gli spettatori, che vanno via soddisfatti e felici. Molto bravi anche i due musicisti che hanno accompagnato live Cosimo Alberti: Biagio Terracciano e Anthony Della Ragione.

 

 

 

 

Avviso per selezione proposte progettuali per “Affabulazione”

Inclusione sociale, riqualificazione territoriale e valorizzazione del patrimonio culturale sono gli obiettivi chiave dell’avviso pubblico, promosso dal Comune di Napoli e finanziato dalla Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura con il Fondo Nazionale dello Spettacolo, finalizzato alla selezione di proposte progettuali e all’assegnazione di contributi economici per la realizzazione di spettacoli dal vivo e laboratori. Le rassegne di teatro, musica e danza ammesse a contributo all’esito della procedura – per la quale sono stati stanziati circa 900 mila euro – rientreranno nel progetto Affabulazione, che tornerà per il terzo anno consecutivo ad animare le periferie della città, tra il 1° giugno e il 30 novembre. “Affabulazione, giunto alla sua terza edizione, è la prova tangibile dell’approccio olistico e sostenibile che l’Amministrazione Manfredi sta adottando per una crescita culturale ma anche sociale ed economica della città. Il progetto non si limita a interventi episodici ed isolati, ma intende gettare semi di crescita nel tessuto sociale delle periferie attraverso la realizzazione, non solo di spettacoli, ma anche di laboratori e workshop che offrano opportunità di apprendimento, di sviluppo delle competenze e di esplorazione artistica” – ha dichiarato il coordinatore per le politiche culturali Sergio Locoratolo. Si conferma così l’attuazione di una “politica per la cultura”, quale motore trainante dello sviluppo socio-economico del territorio, attraverso la nascita e il consolidamento di sinergie e reti di operatori e professionisti del settore e l’istituzione di nuovi spazi espressivi per la cultura. Per l’edizione 2024 di Affabulazione, le proposte progettuali saranno chiamate a valorizzare l’inestimabile patrimonio immateriale costituito dalla produzione letteraria, musicale e teatrale dialettale, con particolare riferimento a tre indimenticati artisti, di cui ricorre l’anniversario della scomparsa: Eduardo De Filippo, Massimo Troisi e Salvatore Di Giacomo. Tra le linee di indirizzo, anche la capacità delle attività proposte di lasciare un segno sul territorio che duri oltre la singola performance, a sostegno di una progettualità di lungo periodo, non episodica. I soggetti interessati potranno presentare la propria domanda di partecipazione a partire dal giorno 30.01.2024 ed entro le ore 10:00 del giorno 04.03.2024. L’avviso per l’assegnazione di contributi per spettacoli dal vivo e laboratori nelle aree periferiche si va ad affiancare ad altri due bandi, quello per la realizzazione di progetti espositivi temporanei di arti visive (scadenza 13 marzo 2024) e quello per la diffusione della cultura cinematografica e del patrimonio audiovisivo (scadenza 26 marzo 2024), e alla manifestazione d’interesse “Napoli Città della Musica” per la valorizzazione del patrimonio musicale napoletano (scadenza 15 marzo 2024). Segno del notevole fermento e delle importanti opportunità che si aprono per la città. Tutti i bandi e la relativa modulistica sono disponibili sul portale istituzionale del Comune di Napoli alla pagina: https://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/ID Pagina/50670

In Sicilia il cannolo più lungo del mondo, oltre 21 metri

Adesso è ufficiale: il cannolo più lungo del mondo è stato realizzato in Sicilia, 21 metri e 43 centimetri di lunghezza e un centinaio di pasticceri e cuochi provenienti da tutta Italia, coordinati dal maestro pasticcere Lillo Defraia, hanno realizzato il record a Caltanissetta.

Il tentativo risale all’11 settembre del 2022, a comunicare l’iscrizione nel Guinnes World Records, assieme al detentore Defraia, il past president Ristoworld Italy, Marcello Proietto di Silvestro. “Con una nota del 22 gennaio scorso – commentano i due organizzatori – il Guinness World Records ha ufficialmente comunicato la convalida del record e l’iscrizione del primato che ci riempie di gioia e premia un lavoro corale di oltre 4 anni. Il cannolo più lungo del mondo è siciliano. L’iniziativa ha visto il patrocinio della Regione Sicilia Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo, della Città di Caltanissetta, e di partner pubblici e privati che hanno dato vita ad un momento fantastico. A loro, alle giacche bianche, a tutti i volontari e a quanti si sono spesi per questo record incredibile, unitamente a Pasticceria Internazionale, media partner dell’evento, il nostro grazie”.

Nei prossimi i giorni il dettaglio delle ultime fasi di convalida del record sarà illustrato nel corso di una conferenza stampa al Palazzo di Città di Caltanissetta, alla presenza del sindaco Roberto Gambino e dei rappresentanti istituzionali del territorio.

Al Teatro Cilea Maurizio Casagrande in ‘Il viaggio del papà’

Sarà il Teatro Cilea di Napoli a ospitare il debutto partenopeo, giovedì 1 febbraio alle ore 21 (repliche fino al 4, e poi ancora dal 22 al 25 febbraio), di Maurizio Casagrande interprete e regista del nuovo spettacolo ‘Il viaggio del papà’, da lui scritto con Francesco Velonà e presentato da Italia Concerti. L’allestimento, che comincia la tournée nazionale da Napoli, vedrà in scena Ania Cecilia, Michele Capone, Giovanni Iovino e la performer Arianna Pucci, con il disegno luci a cura di Saverio Toppi, la scenografia di Max Comune, i costumi di Mariarosaria Riccio. E’ la storia di un padre e di un figlio che non si conoscono affatto divisi da sempre dalle loro differenze. Il padre avrebbe voluto un figlio che gli somigliasse, pragmatico, efficiente, spregiudicato, sempre alla ricerca del successo personale, come lui. Invece ha un figlio sognatore, vacuo. incapace di realizzare qualunque cosa. Il figlio avrebbe voluto un padre che non incarnasse rigidamente la figura genitoriale, senza pregiudizi nei suoi confronti, che avesse una visione più ampia e moderna del mondo. Due realtà che non s’intendono provano a darsi una possibilità d’incontro, decidendo di fare un viaggio insieme con la speranza che questa esperienza condivisa possa abbattere il muro che li divide. Durante il viaggio accadrà un evento straordinario che li porterà a cambiare la loro visione del mondo. “Ci tenevo molto – spiega Casagrande – a raccontare questa storia, perché credo sia molto importante vedere un uomo convinto di sapere tutto, crollare di fronte ai suoi peggiori incubi, fa sempre ridere, e far ridere è la mia missione principale. Se poi nel farlo, riesco ad accendere anche una piccola riflessione sono veramente felice. Ho scelto questo titolo perché, in fondo, il papà è il nostro primo eroe”. Si ritroveranno naufraghi su un’isola sconosciuta, costretti a cooperare. Scopriranno che non è come tutte le altre. È fatta di plastica e tutto quello che troveranno in quel luogo non è quello che sembra. Ciò li porterà ad un incontro con un essere sovrannaturale che, attraverso il linguaggio universale della musica, chiederà il loro aiuto per non morire.

Ricostruita la storia genetica del caffè Arabica

Grazie alla più completa ricostruzione effettuata finora dei suoi cromosomi, è stata ricostruita con grande dettaglio la storia genetica del caffè Arabica, la specie responsabile di oltre il 60% della produzione globale di caffè. Il risultato, pubblicato sulla rivista Nature Communications, arriva dal gruppo internazionale guidato dall’azienda biotecnologica IGA Technology Services e dall’Istituto di Genomica Applicata di Udine, con l’importante contributo dell’Università di Udine, dell’Università di Verona e delle aziende illycaffè di Trieste e Lavazza Group di Torino. Le informazioni ottenute potrebbero aiutare a sviluppare nuove varietà di caffè più resistenti alle malattie o con aromi diversi. Il caffè commerciale deriva principalmente dalla miscela di due specie: Coffea canephora, conosciuta come Robusta, e Coffea arabica. “Rispetto ad altre forme coltivate di caffè, Arabica è una specie il cui genoma si è formato in tempi relativamente recenti in Africa dall’unione di due specie: un antenato dell’attuale caffè Robusta e un’altra specie strettamente imparentata, la Coffea eugeniodes”, dice all’ANSA Gabriele Di Gaspero dell’Istituto di Genomica Applicata, coordinatore insieme a Michele Morgante dello studio che vede come primi firmatari Simone Scalabrin, Gabriele Magris e Mario Liva. “Possiede quindi 4 copie per ciascuno degli 11 cromosomi che costituiscono il suo genoma, invece delle 2 copie che si ritrovano in ciascuno dei suoi progenitori”: ciò rende molto più complessa l’interpretazione e l’analisi dei dati.

I ricercatori hanno utilizzato le più recenti tecnologie di sequenziamento genico per assemblare una ‘mappa’ molto più completa dei cromosomi del caffè Arabica. I risultati evidenziano in primo luogo una diversità genetica molto bassa per questa specie. “Derivando da un unico evento di ibridazione, la poca diversità che si osserva è dovuta solo a mutazioni che si sono accumulate a partire da quel primo individuo – continua Di Gaspero – mentre la diversità ancestrale presente nelle specie progenitrici è rimasta confinata a loro”. I dati hanno però rivelato anche numerose mutazioni cromosomiche recenti, come parti mancanti o, al contrario, presenti in quantità doppia, oppure regioni che si sono traferite in un’altra posizione. Questi eventi sono importanti perché potrebbero rappresentare una fonte fondamentale di variazione genetica. “In una specie con così poca diversità naturale – aggiunge il ricercatore Gabriele Di Gaspero – quando si propaga il caffè per seme per ottenere le piantine da utilizzare in nuove piantagioni, si genera frequentemente variabilità per effetto di alterazioni naturali nel numero di copie cromosomiche. Questa è una condizione che Arabica tollera bene, perché possiede copie soprannumerarie per ciascun cromosoma – conclude il ricercatore – e può essere il motore per la comparsa di nuove varietà”.