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Sciopero Nazionale: Trasporti e Servizi Postali a Rischio

Il giovedì 11 aprile sarà caratterizzato da un clima di tensione in tutta Italia, con lo sciopero nazionale proclamato da Cgil e Uil che coinvolgerà diversi settori, mettendo a rischio trasporti e servizi postali. Esclusi i trasporti aerei, per i treni il blocco sarà dalle 9 alle 13, mentre per bus e metro gli orari varieranno da città a città.

Cgil e Cisl hanno indetto l’agitazione per chiedere zero morti sul lavoro, una giusta riforma fiscale e un nuovo modello sociale di fare impresa. L’agitazione coinvolgerà i servizi di trasporto locali e nazionali per 4 ore e il settore dell’edilizia per 8 ore.

Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, concluderà la manifestazione di Brescia, il cui corteo partirà alle 8:30 da Piazzale Cesare Battisti. La mobilitazione potrebbe variare da città a città, con alcune che vedranno cortei e manifestazioni.

A Roma, gli autobus e le linee metro Atac saranno a rischio dalle 20 alle 24, mentre per il servizio Cotral extraurbano lo sciopero sarà dalle 13 alle 17. A Milano, l’Atm sarà precettata mentre i lavoratori di Trenord potranno aderire all’iniziativa nazionale.

Anche Napoli subirà l’impatto dello sciopero, con il trasporto pubblico locale fermo dalle 9 alle 13, escluso il personale della Divisione Business Regionale della Campania di Trenitalia. La situazione potrebbe comportare modifiche al servizio, con informazioni disponibili tramite app, sito web e numero verde di Trenitalia.

Israele Pronto ad Attaccare Rafah: Acquistate 40mila Tende per Civili

Nel mezzo del conflitto in corso tra Israele e Hamas, il governo israeliano sta intensificando i preparativi per un possibile attacco a Rafah, nella Striscia di Gaza. Secondo fonti ufficiali, Israele ha acquistato 40mila tende per fornire rifugio ai civili in caso di un’offensiva militare nella regione.

Tuttavia, mentre Israele si prepara per possibili operazioni a Rafah, dalla Casa Bianca emergono preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei civili nella zona. “Non abbiamo ancora visto un piano credibile e fattibile per portare i civili fuori da Rafah”, hanno dichiarato fonti ufficiali.

Nel frattempo, l’Iran ha rinnovato le minacce contro Israele, precisando che non attaccherà direttamente, ma agirà attraverso forze iraniane presenti nella regione. Queste minacce aumentano ulteriormente la tensione nella regione e sollevano interrogativi sulla possibilità di un’escalation del conflitto.

Israele, d’altra parte, ha completato “una estesa esercitazione” al confine nord con il Libano, aumentando la sua prontezza militare e la capacità di risposta a potenziali minacce nella regione.

Nonostante gli sforzi diplomatici per negoziare una tregua, la proposta rimane in stallo, con entrambe le parti impegnate a difendere le proprie posizioni e senza alcun segno di una risoluzione imminente del conflitto. La situazione rimane fluida e continua a essere monitorata da vicino dalla comunità internazionale.

Kiev: 450mila Soldati Russi Morti o Feriti nel Conflitto

Il conflitto in Ucraina continua a mietere un pesante tributo umano, con oltre 450.000 soldati russi morti o feriti sin dall’inizio degli scontri nel febbraio 2022. Questo dato, reso noto dall’esercito ucraino, evidenzia la scala devastante della violenza che si è scatenata.

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha espresso un forte monito, sottolineando che la mancanza di un intervento efficace contro Putin potrebbe avere conseguenze disastrose su scala mondiale, potenzialmente trascinando il pianeta in una guerra mondiale. Questa chiara affermazione riflette la gravità della situazione e la necessità di una risposta immediata e determinata.

Zelensky ha anche rinnovato l’appello per un isolamento totale della Russia e ha richiesto un sostegno armamentistico più robusto dall’Occidente per proteggere l’Ucraina dall’ulteriore perdita di territorio. Queste richieste sono un segnale dell’urgente bisogno di solidarietà e azione congiunta da parte della comunità internazionale.

Nel frattempo, la Svizzera ha annunciato l’organizzazione di una conferenza sulla pace in Ucraina, prevista per metà giugno. Questa iniziativa potrebbe rappresentare un’opportunità per cercare una soluzione diplomatica al conflitto che continua a insanguinare la regione.

Tuttavia, mentre si cerca una via verso la pace, ci sono segnali preoccupanti riguardo all’espansione militare russa. Le stime del reclutamento di 400.000 soldati a contratto nel 2024 sollevano ulteriori preoccupazioni riguardo alla perpetuazione e all’escalation del conflitto.

In questo contesto, è fondamentale agire rapidamente per proteggere le vite delle persone coinvolte e per cercare soluzioni che possano portare a una pace duratura in Ucraina. La situazione richiede un impegno globale e una determinazione senza compromessi per evitare ulteriori tragedie e instabilità nella regione.

 

Cina: Nessuna Intenzione di Subire Pressioni sulle Relazioni con la Russia
La Cina ha ribadito con fermezza che non accetterà “critiche o pressioni” sui suoi legami con la Russia, in risposta alle recenti dichiarazioni di Washington che avverte che considererà Pechino responsabile se Mosca ottenesse vantaggi in Ucraina.

La portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, ha dichiarato che la Cina e la Russia hanno il diritto di impegnarsi in una normale cooperazione economica e commerciale. Ha sottolineato che questo tipo di cooperazione non dovrebbe essere ostacolato e che la Cina non accetterà critiche o pressioni in merito.

Questa presa di posizione della Cina aggiunge un altro elemento di tensione nelle dinamiche geopolitiche legate al conflitto in Ucraina. Mentre gli scontri continuano e la comunità internazionale cerca soluzioni diplomatiche, i rapporti tra Pechino e Washington sembrano essere ulteriormente tesi dalla situazione in corso.

Arrestato a Torino Michael Pasqua nell’ambito dell’Operazione Echidna

Un’altra tappa importante si è aggiunta all’inchiesta coordinata dall’autorità giudiziaria torinese, con l’arresto di Michael Pasqua, avvenuto all’aeroporto torinese Sandro Pertini di Caselle. I carabinieri del Ros e della compagnia di Venaria hanno compiuto l’arresto mentre Pasqua atterrava da un volo proveniente da Miami, in Florida, dove si trovava per partecipare a un evento sportivo di pugilato.

Il nome di Pasqua è emerso tra quelli coinvolti nell’operazione Echidna, condotta dalla Dda del capoluogo piemontese. Questa operazione ha recentemente portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari, emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Torino.

Nei giorni precedenti, erano già stati arrestati Giuseppe e Domenico Pasqua, rispettivamente zio e cugino di Michael. L’uomo è stato immediatamente condotto in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria per ulteriori accertamenti.

L’operazione Echidna ha gettato luce su presunti reati gravi che coinvolgono più persone e che richiedono un’azione decisa da parte delle autorità competenti. La collaborazione tra le forze dell’ordine e l’autorità giudiziaria ha dimostrato ancora una volta la determinazione nel contrastare fenomeni illeciti e garantire la tutela della legalità e dei diritti dei cittadini.

Resta ora da seguire gli sviluppi dell’inchiesta e attendere gli esiti delle indagini per comprendere appieno la portata e la gravità dei presunti reati contestati agli indagati. In un contesto di crescente preoccupazione per la criminalità organizzata e il dilagare di fenomeni illeciti, è fondamentale che le istituzioni continuiamo a lavorare con determinazione per assicurare giustizia e sicurezza alla comunità.

Cambio al Comando Forze Operative Sud: Continuità nella Sicurezza

Nel cortile di Palazzo “Salerno”, si è svolta la cerimonia di avvicendamento al Comando delle Forze Operative Sud. Alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale Carmine Masiello, delle autorità militari e civili, il Generale di Divisione Claudio Minghetti ha ceduto il comando al parigrado Angelo Michele Ristuccia. Il Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello ha elogiato il lavoro svolto dalle donne e dagli uomini delle Forze Operative Sud che, con la prontezza e la professionalità che li contraddistinguono, hanno dimostrato il loro essere risorse preziosa ed insostituibile, in armonia con le altre articolazioni dello Stato.

 

“Il silenzioso ed efficace operato, sul territorio e nei diversi contesti di crisi nel mondo, e la genuina dedizione profusa in ogni circostanza – ha continuato il Gen. C. A. Masiello – hanno suscitato orgoglio e profonda riconoscenza valorizzando l’autorevolezza e il prestigio dell’Esercito e delle nostre Forze Armate. Mi aspetto molto – ha aggiunto – in termini di contributo all’innovazione, attenzione verso le nuove generazioni, slancio addestrativo, pratica dell’esempio, culto dell’identità, del senso dell’unità e del dovere, frutto di una chiara consapevolezza che lo sviluppo e il mantenimento delle capacità operative sono gli elementi indispensabili, sui quali costruire la sicurezza e l’efficacia di ogni livello organico, preparandosi ha operare in ogni ambito di confronto, come la realtà dei fatti ci impone. Ci attendono tempi difficili e altamente impegnativi, in un momento in cui i compiti per la sicurezza nazionale e la stabilità internazionale sono destinate ad aumentare ed in cui l’Esercito deve profondere le migliori energie al servizio della repubblica Italiana, in nome e per l’affermazione dei valori costituzionali di pace, giustizia e libertà. Lo faremo insieme. Fa parte della nostra storia, delle nostre tradizioni, dei valori e del Giuramento che ci uniscono – ha concluso in Capo di Stato Maggiore dell’Esercito” Il Generale Minghetti, ha ringraziato il personale del COMFOP Sud e dei reparti dipendenti, per l’impegno, i risultati conseguiti e per la collaborazione ricevuta durante il suo periodo di comando. Il Generale Ristuccia ha espresso gratitudine al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito per la fiducia riposta, esprimendo orgoglio per il prestigioso incarico ed assicurando il pieno impegno a conseguire gli obiettivi fissati dal vertice della Forza Armata. Il Comando delle Forze Operative Sud è un Alto Comando che comprende le componenti Operativa e Territoriale, con competenze sull’Italia centro-meridionale e insulare. La componente operativa è composta da cinque Brigate pluriarma, deputate all’approntamento delle forze da impiegare nelle operazioni in Patria e all’estero, quella territoriale comprende quattro comandi regionali e opera nei settori alloggiativo, documentale, tecnico-amministrativo, del reclutamento e della ricollocazione nel mondo del lavoro. Inoltre, il COMFOP Sud ha la responsabilità del comando e controllo dell’Operazione “Strade Sicure” e “Terra dei Fuochi”, coordinando 6 raggruppamenti nel proprio settore.

Guerra Ucraina-Russia: Nave Russa in Fiamme a Kaliningrad, Attacco di Droni su Zaporizhzhia

Nel fitto scenario di tensione che avvolge l’Ucraina e la Russia, gli eventi tragici e le azioni militari si susseguono in una spirale sempre più preoccupante. La recente escalation ha visto un ulteriore aumento di violenza, con due avvenimenti che hanno scosso la regione e il mondo intero.

Nella città portuale di Kaliningrad, exclave russa situata sul mar Baltico, la nave missilistica Serpukhov è stata oggetto di un devastante attacco. Kiev ha rivendicato la responsabilità di quest’operazione, affermando che si tratta di una risposta alle continue provocazioni russe nella regione. Le fiamme avvolgono la nave, mentre il fumo nero si alza nel cielo, simbolo di un conflitto sempre più feroce e imprevedibile.

Ma la tragedia non si limita alle acque di Kaliningrad. Nel cuore dell’Ucraina, la centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata teatro di un attacco coordinato da droni, riportando l’incubo nucleare alle porte dell’Europa. Sebbene il governo ucraino abbia rassicurato sulla stabilità dei reattori, l’incidente solleva una serie di interrogativi su quanto a lungo la regione potrà reggere l’assedio delle forze nemiche.

La comunità internazionale guarda con crescente apprensione agli sviluppi di questo conflitto, che minaccia di coinvolgere non solo l’Ucraina e la Russia, ma anche l’intera regione e oltre. Le voci di una possibile mediazione sono state sollevate, ma finora non c’è stata alcuna svolta significativa verso la pace.

In questo clima di crescente instabilità e violenza, è fondamentale un appello alla ragione e al dialogo. Le conseguenze di un conflitto aperto tra due potenze nucleari sarebbero catastrofiche per il mondo intero. È necessario agire con urgenza per trovare una soluzione diplomatica che possa porre fine a questa spirale di violenza e impedire una catastrofe di proporzioni inimmaginabili.

L’orologio continua a scorrere mentre il destino della regione e del mondo è in bilico. Solo attraverso il dialogo e la cooperazione internazionale possiamo sperare di evitare il peggio e costruire un futuro di pace e prosperità per tutti.

Bonino, in un Paese libero il peccato non può diventare reato

“Da non credente, rispetto le posizioni della Chiesa, cerco di cogliere gli elementi di continuità e quelli di innovazione. Ma da politica e da legislatore ho sempre pensato che in un Paese libero e democratico il peccato non può diventare reato”. Lo spiega Emma Bonino commentando, in un’intervista al Corriere della Sera, le posizioni del Vaticano su maternità surrogata, gender, eutanasia e aborto. “La condanna dell’aborto è in linea con la dottrina della Chiesa. Non posso condividerla, come si sa mi sono battuta per la legge sull’aborto e penso sia stato un passo importante contro la piaga dell’aborto clandestino – prosegue -. Condivido invece l’enfasi, sacrosanta, sulla dignità dei migranti calpestata. La destra è reazionaria sui diritti civili, rivendica di uniformarsi alle posizioni della Chiesa, ma si dimentica delle parole del Papa sui migranti”. C’è poi la questione della maternità surrogata che secondo Bonino “non può essere affrontata con la proibizione universale, ma con una regolazione che bilanci i diritti in gioco, anche mettendo paletti invalicabili”. Infine, la battaglia per l’eutanasia per cui Bonino sostiene le iniziative dell’Associazione Coscioni sul fine vita. “Penso che cattolici e laici non dovrebbero ripetere lo scontro che ci fu su divorzio e aborto e farebbero bene invece ad arrivare ad una legge che consenta ai malati che lo vogliono di potersi autodeterminare alla fine della propria esistenza”, conclude.

Salvini, De Luca? non ce ne sarà un altro

“Abbiamo il dovere di giocarci la partita fino in fondo anche perché dopo De Luca non ci sarà un altro De Luca. Siamo stati gli unici a sostenere il terzo mandato in Parlamento, ma il partito di De Luca è contro e in democrazia contano i voti”. Così Matteo Salvini, leader della Lega, a margine della presentazione dei due consiglieri che entrano nel Consiglio comunale diNapoli, in merito alle prossime elezioni regionali. “La prossima scadenza delle regionali per la Lega e il centrodestra è fondamentale – ha aggiunto – perché nelle ultime occasioni il centrodestra si è diviso, ha litigato, ha perso tempo e non sempre ci ha creduto sia in Comune che in Regione”.

Precedentemente il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha fatto il punto sui progetti per la Campania e per il paese al museo nazionale ferroviario di Pietrarsa. “Con Ferrovie dello Stato stiamo lavorando e, se riusciamo, la presentazione avverra’ la settima prossima, al recupero in Italia di diverse stazioni abbandonate che diventeranno un punto di socialita’ all’ interno del quale mettere il medico di famiglia, uno sportello di farmacia e uno postale. Insomma, iniziare a recuperare alcune stazioni dismesse riportandole, soprattutto nei piccoli comuni, ad essere punto di ritrovo e riferimento per la comunità – ha detto -. Stiamo investendo anche in Campania, per altro con 3 miliardi e mezzo gia’ finanziati, una notevolissima cifra per manutenzione e sicurezza e upgrading delle stazioni” ha aggiunto Salvini. “Conto di riportare Napoli e la Campania ai fasti, alla velocità e alla puntualita’ che meritano”, ha assicurato il ministro. Tra gli interventi programmati, il completamento della metropolitana di Salerno (tratta Stadio- Pontecagnano e aeroporto) per 315 milioni.

Valditara, in scuole del Nord dispersione anche superiore alla Campania

“In alcune scuole delle periferie delle grandi città del Nord, in particolare Milano e Torino ma non solo, la dispersione scolastica inizia a essere talmente alta da essere persino superiore a quella della Campania. E un terzo dei ragazzi stranieri fallisce con il suo percorso scolastico. La dispersione del 30 per cento è una roba pazzesca. Non c’è una dispersione di questo tipo in Europa”.

L’ha detto a Lodi, presentando il suo ultimo libro “La scuola dei talenti”, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. “Quindi – ha proseguito – noi dobbiamo intervenire. Così come siamo intervenuti con l’Agenda Sud: il primo piano strategico mai pensato per il Mezzogiorno. Studiato insieme con l’Invalsi. Perchè non basta, semplicemente, dare un po’ di soldi, come si faceva prima, per l’inclusione a un po’ di scuole. In certe zone la didattica non è semplice. E, in certe zona, bisogna innanzitutto portare i ragazzi a scuola. Perchè questo è il primo passaggio”. “Su Caivano – ha aggiunto il ministro – stiamo facendo una grande azione. Io intendo andare avanti con la politica dell’ascolto. Per far sì – ha concluso – che, finalmente, la scuola possa essere quel grande motore di sviluppo che può trainare tutta la società italiana”.

Antitrust, apparecchi acustici poco trasparenti e costosi

L’Antitrust ha inviato una segnalazione a Parlamento, ministero della Salute, ministero dell’Economia, Agenas, Regioni e Province Autonome per segnalare criticità in merito alla trasparenza delle offerte al pubblico e delle forniture del Servizio Sanitario Nazionale degli apparecchi acustici. L’Autorità aveva avviato a settembre 2023 l’indagine conoscitiva, che ha rilevato, spiega, “una scarsa una scarsa trasparenza delle condizioni commerciali praticate al pubblico”. Rispetto ad altri Paesi comparabili, inoltre, in Italia il prezzo medio (compreso tra 1.500 e 2.100 euro)risulta superiore e con minori sostegni pubblici all’acquisto

L’Autorità garante per la concorrenza ed il mercato ricorda che sono almeno 7 milioni gli italiani che soffrono di problemi di udito e di questi circa 2,5 milioni già utilizzano apparecchi acustici. In Italia, secondo l’Antitrust, i consumatori hanno difficoltà nell’ottenere informazioni chiare sia di tipo tecnico sia sul prezzo dell’apparecchio e dei servizi connessi, di solito venduti abbinati e senza alcuna distinzione. I servizi rappresentano la spesa principale nel pacchetto, fatto che però non viene percepito dai consumatori. L’Autorità ha pertanto segnalato a Parlamento, ministero della Salute, ministero dell’Economia, Agenas, Regioni e Province Autonome l’opportunità di garantire, anche attraverso interventi di tipo normativo-regolatorio, una chiara e distinta indicazione al pubblico del prezzo del dispositivo rispetto a quello dei relativi servizi offerti all’utilizzatore. Per quanto riguarda gli apparecchi acustici forniti dal Servizio Sanitario Nazionale, dall’indagine sono emerse gravi difficoltà nelle procedure di acquisto pubblico, dovute a una normativa poco chiara che ha pregiudicato l’effettiva attuazione dei livelli essenziali di assistenza, oltre alla forte opposizione dei principali operatori commerciali.