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Ida di Benedetto di nuovo a Un posto al Sole dopo 20anni

C’è una bella novità per gli amanti della soap più longeva della tv italiana. L’attrice e produttrice Ida di Benedetto potrebbe tornare sul set di Un Posto al Sole per vestire nuovamente i panni della contessa Federica Palladini personaggio che ha impersonato dal 1996 al 1998.

Tanti gli indizi, come la foto postata da Nina Soldano sui social che le ritrae insieme a luglio anche se le due attrici non hanno mai lavorato insieme nella fortunatissima e longeva soap di Rai3.

Dopo il ritorno del personaggio del dottor Luca De Santis, primario dell’ospedale questo inaspettato ritorno della contessa sarebbe ancora più clamoroso. Ed a tal proposito la Di Benedetto, che nel frattempo è tornata a vivere a Napoli, sua città d’origine, ha detto “Ancora adesso il pubblico napoletano mi chiede: ma quando tornate al Posto al Sole?”. Intrappolata in un matrimonio infelice con il marito Tancredi, la contessa Palladini ha sempre macchinato e ordito alle spalle degli altri per ottenere ciò che più desiderava. Dopo il divorzio da Tancredi, la contessa Federica è partita alla volta dell’Argentina con un nuovo amante e ha fatto ritorno solo in un’occasione, per aiutare il figlio Alberto. Di lei si sono perse le tracce e si sa soltanto che, in seguito alla notizia della morte tragica di Eleonora, la donna è stata rinchiusa in una struttura psichiatrica. Cosa potrebbe dunque spingere la Contessa Palladini a far ritorno nella sua amata Napoli? E il suo destino si legherà a quello di Marina Giordano, alias Nina Soldano.

Dopotutto é il personaggio che l’ha sostituita nella Soap nel suo ruolo di regina dark, anche se con gli anni ha avuto un’evoluzione positiva. C’è chi ipotizza che la contessa potrebbe fa ritorno nella soap per aiutare il figlio Alberto e conoscere il nipotino che porta il suo nome. Un alone di mistero e riservatezza aleggia su questo vagheggiato ritorno. Di Benedetto, artista inarrestabile è passata alla produzione audiovisiva nei primi anni del 2000, fondando la Titania Poduzioni vincendo lo share in prime time grazie a varie fiction in onda Rai1 e Rai2, tra le quali il Caravaggio con Alessio Boni. Di recente ha prodotto una nuova grande opera filmica dal titolo Amelia in cui ricopre anche il ruolo di attrice protagonista, soggetto tratto dal libro Gli Altri di Michele Prisco per la regia di Daniele Salvo.

Incassi cinema, Barbie ancora regina sfiora i 30 milioni

L’onda rosa di Barbie continua a dilagare nei botteghini di tutto il mondo sbriciolando record e in quello italiano è ancora saldamente in testa dopo 5 settimane a un passo dai 30 milioni di incassi totali. Il film di Greta Gerwig con Margot Robbie e Ryan Gosling in questo week end ha incassato infatti altri 876 mila euro (-31%) con una media di 2.722 euro su 322 schermi. Al secondo posto, con 529mila euro in 4 giorni, esordisce il cinecomic in salsa latina, Blue Beetle, di Angel Manuel Soto con Xolo Mariduena, Bruna Marquezine e Susan Sarandon, nel ruolo di cattiva. La media è di 2.043 euro in 259 sale. Scivola di una posizione Shark 2 – L’abisso, il sequel con Jason Statham, che mette via altri 449mila euro (la media è di 1.783 su 252 schermi) per un iuncasso complessivo di 4 milioni 660mila in 3 settimane. Buon quarto posto per il film a episodi di e con il duo Edoardo Leo e Massimiliano Bruno I Peggiori giorni, in sala da Ferragosto, che schiera una pattuglia di beniamini del pubblico (da Anna Foglietta a Rocco Papaleo, da Ricky Memphis a Neri Marcorè) in un omaggio alla commedia all’italiana. L’incasso è di 227mila euro per un totale di 454mila in 7 giorni.

Clint Eastwood tra i vincitori al concorso internazionale corti e docufilm del Pompei Street Festival 2023

Mauro Di Rosa vince la categoria corti, la regista Katie Cleary la sezione docufilm

Premio alla carriera a Enzo Moscato. Premi a Konoplov, D’Alessandro e Acunzo

Pompei, 1° luglio 2023 – Domani, domenica 2 luglio, giornata conclusiva per la terza edizione del Pompei Street Festival, la manifestazione organizzata dall’amministrazione comunale del sindaco Carmine Lo Sapio e dall’artista Nello Petrucci. Nel corso dell’evento, oltre la street art nelle strade della città e negli scavi di Pompei, si è concluso anche l’appuntamento con il concorso internazionale di corti e docufilm, diretto da Egidio Carbone, che ha assegnato un premio alla carriera al drammaturgo napoletano Enzo Moscato

Sono contentissimo per questo premio alla carriera, che ricevo a nome del teatro che resiste, che supera le difficoltà non solo economiche. Il teatro rappresenta la possibilità di esprimersi – ha dichiarato il drammaturgo Enzo Moscato – e anche per i giovani è molto importante. Come la street art, che qui a Pompei si celebra, parla ai giovani della città che cambia, così il teatro deve avvicinarsi ai giovani e i giovani devono avvicinarsi al teatro, perché sono arti vive”.

La premiazione del concorso, che si è svolta, nella centralissima piazza Bartolo Longo, ha visto assegnare tre premi per la categoria cortometraggi e due per quella riservata ai docufilm. Nella sezione corti il premio alla migliore fotografia è stato consegnato a Gaetano Acunzo per il corto “Ragazze sole”, mentre quello per il miglior cinema d’impegno è stato ad appannaggio del regista ucraino Stanislav Konoplov per il corto “How are you”. A vincere la categoria corti il regista e autore napoletano Mauro Di Rosa, con la sua opera “La terra dei giochi”, al quale è andato il primo premio per il miglior cortometraggio in concorso

Nella sezione docufilm, invece, il primo premio per il miglior documentario è andato alla modella e attrice americana, ma anche regista, Katie Cleary per il lungometraggio “Why on Earth” che ha visto anche la partecipazione straordinaria dell’attore Clint Eastwood, mentre il miglior documentario archeologico è risultato quello del regista italiano Massimo D’Alessandro con l’opera “Here we start painting with stone”.

Nella giornata conclusiva di domenica il concerto gratuito del festival in piazzale Schettini. Sul palco Raiz, interprete nella serie tv di successo dal titolo Mare Fuori (Don Salvatore Ricci) e che ha realizzato la colonna sonora della fortunata produzione della Rai già disco di platino, omaggerà lo storico cantautore Sergio Bruni (2 luglio, ore 21.30

 

M° Jacopo Sipari di Pescasseroli Docente di formazione orchestrale del Conservatorio “G.Martucci” di Salerno NuovoDirettore artistico del Teatro dell’Opera di Tirana

E’ l’ aquilano Jacopo Sipari di Pescasseroli il nuovo direttore del teatro dell’Opera di Tirana. Laureatosi con Marco Angius con il massimo dei voti e lode in direzione d’orchestra, composizione e direzione di coro presso il conservatorio di Trieste, diplomato anche in canto lirico presso il conservatorio dell’Aquila, a cui accoppia saperi classici, essendo avvocato della Sacra Rota, con un dottorato in diritto penale e uno in lingua latina medievale e comunica in quattro lingue. E’attualmente direttore artistico del Festival di Tagliacozzo, direttore principale del Teatro dell’opera di Varna e direttore musicale di Sacrum Festival e da settembre sarà anche direttore musicale dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese, nonché docente di formazione orchestrale presso il Conservatorio Statale di Musica “G.Martucci” di Salerno. Una nomina questa il cui documento porta la data del 21 giugno, festa della Musica, ufficializzata oggi, giornata che saluta all’Opera un concerto di Zubin Mehta alla testa dell’Orchestra Filarmonica di Belgrado per l’esecuzione della VII Sinfonia di Ludwig van Beethoven e della “Symphonie fantastique” di Hector Berlioz., nonché “vigilia” della prima dell’ Aida con la regia e le scene di Franco Zeffirelli con il Maestro Sipari sul podio titolo con cui principierà questo new deal da direttore artistico. “La mia spinta di avere accanto il Maestro Jacopo Sipari – ha dichiarato la sovrintendente e violinista Abigeila Voshtina– è nata sotto la buona stella della Musica che riesce a far incontrare e poi unire attraverso le note le persone. Credo, che oltre al suo talento naturale, lui ami profondamente il teatro tanto quanto me, e credo fortemente che assieme potremo donare al pubblico tanta bellezza, da questo palcoscenico, e soprattutto porre sotto riflettori internazionali, la nostra identità culturale”. “Sono estremamente felice di questa nomina. Sono profondamente legato a questo teatro e alla sovrintendente con la quale abbiamo in nuce, una stagione sopra le righe da ogni punto di vista. Questa la nomina, che avviene nel giorno della festa della musica sono sicuro che sarà foriera di bellissime cose”. Bacchetta pucciniana il M° Jacopo Sipari di Pescasseroli si appresta a celebrare in grande stile il centenario della scomparsa del genio lucchese. “Amo le partiture di Giacomo Puccini più di ogni altra cosa. Ho iniziato la mia carriera come direttore principale della Fondazione Festival Pucciniano e da quel momento il mio cuore ha iniziato a battere unicamente per quelle emozioni. Ovviamente il nuovo calendario sarà quasi interamente dedicato alle celebrazioni del maestro con nuove produzioni di Tosca, Madama Butterfly e Trittico a cui si aggiungerà la Bohème il cui allestimento già in teatro. Abbiamo intenzione di legare ogni opera ad un grande nome della lirica e del mondo pucciniano. Sicuramente il pensiero va alle voci di Donata d’Annunzio Lombardi, Anna Pirozzi e Ermonela Jaho, non posso rivelare tutto: “Il mio mistero è chiuso in me”.

Jacopo Sipari di Pescasseroli from L’Aquila is the new director of the Opera Theater in Tirana. Graduated with Marco Angius with full marks and honors in orchestral conducting, composition and choral conducting at the Conservatory of Trieste, also graduated in opera singing at the Conservatory of L’Aquila, to which he combines classical knowledge, being a lawyer of the Sacra Rota, with a doctorate in criminal law and one in medieval Latin and communicates in four languages. He is currently artistic director of the Tagliacozzo Festival, principal conductor of the Varna Opera Theater and musical director of the Sacrum Festival and from September he will also be musical director of the Abruzzese Symphony Institution. A nomination whose document bears the date of June 21, Music Day, made official today, the day that greets a concert by Zubin Mehta at the Opera at the head of the Belgrade Philharmonic Orchestra for the performance of Ludwig van Beethoven’s VII Symphony and Hector Berlioz’s “Symphonie fantastique”, as well as the “eve” of the premiere of Aida directed and set by Franco Zeffirelli with Maestro Sipari on the podium, the title with which he will begin this new deal as artistic director. “My drive to have Maestro Jacopo Sipari next to me – declared the superintendent and violinist Abigeila Voshtina – was born under the good star of Music which manages to bring people together and then unite through notes. I believe that in addition to his natural talent, he deeply loves the theater as much as I do, and I strongly believe that together we can give the audience so much beauty, from this stage, and above all place our cultural identity in the international spotlight”. “I am extremely happy with this appointment. I am deeply attached to this theater and to the superintendent with whom we have a season that is over the top from every point of view. This nomination, which takes place on the day of the music festival, I’m sure it will be a harbinger of beautiful things “. Puccini’s wand Maestro Jacopo Sipari from Pescasseroli is preparing to celebrate in grand style the centenary of the disappearance of the genius from Lucca. “I love Giacomo Puccini’s scores more than anything else. I started my career as principal conductor of the Pucciniano Festival Foundation and from that moment my heart started beating solely for those emotions. Obviously the new calendar will be almost entirely dedicated to celebrations of the maestro with new productions of Tosca, Madama Butterfly and Triptych to which will be added the Bohème whose staging is already in the theatre. We intend to tie each work to a big name in the opera and the Puccini world. Surely the thought goes to the voices of Donata d’Annunzio Lombardi, Anna Pirozzi and Ermonela Jaho, I cannot reveal everything: “My mystery is closed in me”.

“Gran Pas De Deux”, quando la Danza dà spettacolo

Si svolgerà in piazza Aldo Moro a Siano, domenica 25 giugno alle ore 20.00 lo spettacolo indetto dalla Scuola di Danza Classica e Moderna di Loredana Di Filippo. Un vero e proprio spettacolo di danza che la Di Filippo offre all’intera comunità. L’occasione è quella del saggio di fine anno, nonché quella del tanto atteso “Gran Pas De Deux”-  Passo d’Addio-degli allievi licenziandi Agnese BottaMarco Apicella e Grazia Botta.

Un gran galà della danza, sotto le stelle di Siano, l’artefice, l’instancabile professionista, la maestra  Loredana Di Filippo – “la danza è la madre di tutte le arti– afferma- una poesia muta. Parla attraverso il corpo un linguaggio universale che chiunque può comprendere” con queste parole la Di Filippo invita la cittadinanza alla partecipazione. La sua scuola nata da oltre trent’anni ha lo scopo di divulgare la danza come disciplina d’arte. Radicata nel tessuto cittadino di Siano, rappresenta una vera e propria eccellenza italiana. La serata vedrà in scena l’alternarsi, tra classico e moderno, delle le numerose classi della scuola accompagnati da maestri come Luigi Ferrone – Etoile del Teatro San Carlo di Napoli, Sara Borrelli, Flavio De Vargas. Inoltre prenderanno parte alla serata tutto il corpo insegnanti, Davide Raimondi , Pietro Esposito, Domenico Pisapia, Daniela Capra, Fortuna Riccio. L’evento sarà presentato, per il secondo anno di seguito, dalla stacanovista la dott.ssa Tania Navarra e dal direttore artistico Pasquale Petrosino. Presente come segno di unità culturale e di sodalizio artistico con Loredana Di Filippo anche il regista teatrale Antonello De Rosa.

Tutto pronto per una serata degna di cultura, quella cultura che passa dalla danza e arriva a noi tutti in una serata estiva, dove la collettività si ritrova per rigenerare la mente ed il cuore – “ Dio ti rispetta quando lavori ma ti ama quando danzi” Massimo Sufi.

TEATRO AUGUSTEO | Stagione teatrale 2023/2024

Dopo aver festeggiato i primi 30 anni di attività (1992 – 2022) con una delle sue stagioni di maggior successo, l’Augusteo propone agli spettatori un nuovo cartellone ricco di spettacoli, musica, grandi interpreti e artisti di eccellenza, pronto a emozionare con musical, commedie e concerti, ma anche riportando in scena la tradizione napoletana con opere dei grandi autori del passato, per farle conoscere sia alle nuove generazioni di spettatori, sempre curiosi di quelle che per loro possono essere gustose novità, sia al pubblico più maturo, legato alla storia artistica e culturale della città da un forte sentimento di appartenenza. Al riguardo, Giuseppe Caccavale e Roberta Starace Caccavale, rispettivamente direttore artistico e direttore generale del teatro Augusteo, dichiarano: “Il Teatro è vivo, come mai in precedenza, e sulla scia degli ottimi risultati ottenuti in questi anni, siamo felici di offrire ai nostri spettatori la nuova stagione teatrale, per continuare a puntare sulla cultura, sulla musica e sulla tradizione, sempre con compagnie di livello assoluto”.

L’apertura a fine ottobre è affidata a Massimo Ranieri, il quale, nel recuperare le date di aprile scorso, offrirà anche ai nuovi spettatori la possibilità di inserire il suo nuovo spettacolo Tutti i sogni ancora in volo” in opzione nell’abbonamento. 

A metà novembre un grande successo della compagnia di Geppy Gleijeses, con Lorenzo Gleijeses ed Ernesto Mahieux, in una delle commedie preferite dal pubblico di Eduardo Uomo e Galantuomo”, il primo testo in tre atti da lui scritto, con la splendida regia di Armando Pugliese. Spettacolo di tradizione con un meccanismo comico straordinario e sempre attuale, che ha ricevuto entusiastici consensi di critica e di pubblico. A fine mese un grande ritorno sul palco dell’Augusteo, che ha i contorni dell’evento: dopo trentadue anni di gloria per l’Orchestra Italiana fondata dal grande Renzo Arbore, un lungo percorso costellato di straordinari trionfi in giro per il mondo, e dopo che il mitico fondatore ha dichiarato “conclusa la sua missione con l’orchestra”, l’avventura riparte proprio da dove era iniziata: con la musica della Nuova Orchestra Italiana” in Napoli, tre punti e a capo”, con la partecipazione di Gino Rivieccio. I più grandi successi della musica napoletana di tutti i tempi eseguiti da una compagine di cantanti e musicisti che ha ottenuto eccezionali successi in tutto il mondo.

Da metà dicembre e per tutte le feste natalizie, fino a metà gennaio 2024, l’attesissimo Mare fuori Musical”, con la colonna sonora originale della serie televisiva cult, record di ascolti, con alcuni attori della serie, un nuovissimo cast e la regia di Alessandro Siani. Uno spettacolo che promette di far rivivere a teatro le passioni dei ragazzi rinchiusi in un istituto penitenziario napoletano e delle loro famiglie. Sempre a gennaio, Peppe Iodice ci farà ridere con il suo show So Pep, sempre di più”, spettacolo completamente aggiornato, in esclusiva per il teatro Augusteo, che include, promettono gli autori, una ‘terapia di gruppo’, senza filtri. Uno degli artisti del momento, dalla comicità travolgente.

Il Teatro Augusteo ha curato con particolare attenzione, negli ultimi anni, la presenza di grandi classici in cartellone. Dopo il successo de “Il medico dei pazzi” della scorsa stagione, il grande teatro di Eduardo Scarpetta torna a febbraio con Massimo De Matteo, e con Chiara Baffi, Angela De Matteo, Peppe Miale e un cast eccellente in “’Na santarella”, una delle commedie più conosciute e amate in assoluto, con la regia di Claudio Di Palma. Ancora a febbraio andrà in scena Paolo Caiazzo, e Maria Bolignano, Ettore Massa, Corrado Ardone, Massimo Peluso in Tonino Cardamone, giovane in pensione …ventanni dopo”. Spettacolo scritto da Corrado Ardone, Massimo Peluso, Ettore Massa e Paolo Caiazzo, che ne cura anche la regia. Uno spettacolo divertentissimo che viene presentato con il suo cast storico, in occasione del ventennale.

Marzo inizia con la classe di Serena Autieri, elegante protagonista di My Fair Lady”, uno dei musical più famosi di tutti i tempi in una sontuosa edizione, presentato solo nei maggiori teatri italiani. E prosegue con la musica, con lo spettacolo Sal Da Vinci Stories”, regia di Luca Miniero. Sal Da Vinci è reduce da diverse stagioni di grandi successi e di sold out all’Augusteo, che rappresenta il suo palcoscenico di elezione, nel quale ritrova sempre con grandissimi risultati il suo affezionato pubblico.

Teresa Mannino sarà sul palcoscenico dell’Augusteo ad aprile, con Il giaguaro mi guarda storto”, spettacolo scritto da Giovanni Donini in collaborazione con Maria Nadotti, e da Teresa Mannino, che cura anche la regia. Lo spettacolo sarà offerto in opzione agli abbonati. La chiusura di stagione, a maggio, è affidata a Biagio Izzo, risate garantite con il suo nuovo spettacolo. Anche Biagio Izzo è uno degli interpreti più amati, che all’Augusteo riesce sempre a riempire il teatro a ogni replica.

L’offerta consentirà agli spettatori di abbonarsi a 9, 10 e 11 spettacoli. Si è cercato di mantenere i costi a livelli contenuti, nonostante l’aumento generale dei prezzi, in segno di grande rispetto verso gli abbonati e il pubblico in generale.

Inoltre, tanti concerti ed eventi fuori abbonamento arricchiranno la stagione teatrale: il ritorno di Enrico Brignano, il consueto appuntamento culturale di Artecinema, lo show di Pio e Amedeo, Katia Follesa & Angelo Pisani, i concerti di Renga + Nek, Vinicio Capossela, Dire Straits Legacy, PFM canta De Andrè Anniversary, Max Gazzè, gli spettacoli di Lina Sastri in “Eduardo mio”, di Edoardo Leo in “Ti racconto una storia” e tanti altri ancora che verranno annunciati nei prossimi giorni.

Info e abbonamenti al botteghino.

081 414243 / messaggi whatsapp 333 2651481

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Al via il premio amARTI, l’evento organizzato dallo IAV Club e dedicato all’arte in ogni sua forma

IAV Club (In Arte Vesuvio) organizza la prima edizione del Premio amARTI. Nella splendida struttura, situata sul lungomare di Napoli in via Nazario Sauro 23, si terrà la Festa dell’Arte con la presenza di artisti, attori, scultori ed editori.

L’evento si svolgerà dal 19 maggio al 21 maggio e celebrerà l’arte, la cultura e la creatività. Nella giornata di venerdì 19 maggio alle 17:30, con l’inizio dei lavori, verrà consegnato il “Premio AmARTI” 2023 a Ivan Silvestrini, regista dell’acclamata serie TV “Mare Fuori” alla presenza delle istituzioni.

Il 20 maggio, invece, tanti gli incontri con Dirigenti Scolastici, insegnanti e famiglie, (S. P. di Primo Grado A. Belvedere, S.M.S. D’Ovidio Nicolardi, I.C.S. Foscolo Oberdan, I.C.S.A. Ristori, I.C.S. Cariteo Italico, S.S. di Primo Grado B. Cosenza di Castellamare di stabia), con i quali abbiamo già realizzato dei progetti.

A seguire, verrà consegnato il Premio agli allievi dell’Istituto ad indirizzo raro “Caselli” Real Fabbrica di Capodimonte per la realizzazione delle “riggiole contemporanee IAV” con il dirigente scolastico Valter Luca De Bartolomeis.

Nella stessa giornata, alle 17:30,  per la rassegna “PresentiamoCi coi libri”, Maria Di Nardo, Paolo Miggiano e Antonella Palmieri discuteranno di “Aranciomare”, scritto dalla stessa Palmieri.

Successivamente, alle 18:00,  “Un caffè tra l’arte” discutono Cosimo Alberti, Oscar Di Maio, Rosita Marchese, Fabio Pisano, Giovanna Sannino, Nunzia Schiano con Giuliana Covella e Gianmarco Cesario.

La serata si concluderà con il coro polifonico “UnSolCanto”, diretto dal Maestro Giuseppe Galiano.

La musica dal vivo é curata da Mixtura.

Si prosegue con lo spettacolo teatrale “MaraDonna la CalciAttrice” alle 20:30.

La Festa dell’Arte si concluderà Domenica 21 maggio. Alle 12:00 verrà presentata la vela dell’arte con il Team della Fondazione Mascalzone Latino. Successivamente, gli ospiti saranno intrattenuti con l’aperitivo by Yamamay. Alle 19:00 Milonga da Amare a cura di Fertango, con musica dal vivo.

IAV é il nuovo centro culturale di Napoli, concreto punto di riferimento per chiunque ritenga l’arte e la cultura indispensabile per la crescita della città. Il polo artistico, fondato e diretto da Lucia e Angela Andolfo, in stretta collaborazione con il Maestro Alessandro Ciambrone (direttore creativo). Mentre la direzione artistica del teatro é curata da Salvatore Sannino.

 

 

In Arte Vesuvio: apre a Napoli nuovo centro per arte, cultura e spettacolo

Il “Polo I.A.V.”, ovvero la sigla che indica teatro, music bar e playroom della nascente struttura polifunzionale In Arte Vesuvio, apre i battenti di Santa Lucia.

Le sorelle Angela Lucia Andolfo sono liete di presentarvi, in vista della prossima inaugurazione, il loro ultimo progetto imprenditoriale; una “culla per l’arte, la cultura e lo spettacolo di Partenope – ovvero le radici identitarie dalle quali discendiamo e alle quali dobbiamo riconoscere il merito della fama che tutt’ora detiene la città di Napoli –, con vista sul Vesuvio – e cioè la cartolina più bella di sempre.” Queste, le parole utilizzate per spiegare il concept del Polo I.A.V. – In Arte Vesuvio –, struttura polifunzionale a carattere artistico/culturale situata in Napoli, via Marino Turchi, 21/23.

La mission consiste nel realizzare uno spazio all’avanguardia ed unico nel suo genere, che mescola ed integra una notevole e ben assortita quantità di servizi. A partire dal music bar che accoglie i visitatori all’ingresso della struttura, con la sua proposta di musica dal vivo, caffè letterari, jam sessions, dj set e serate piene di sorprese. Passando per il teatro/cinema immediatamente adiacente, il quale diventa all’occorrenza una sala per convegni, presentazioni e meeting, comprendente 102 comodi posti a sedere. La rassegna artistica dedicata a questo spazio prevede la messinscena – fra le altre cose – di concerti, vernissage, show case, release party, esibizioni di compagnie teatrali amatoriali e professioniste – attraverso una ricca proposta teatrale affidata alla direzione artistica di Renato Di Meo – e cineforum tesi alla distribuzione cinematografica indipendente e d’autore.

Una porticina “segreta”, intagliata fra le pittoresche iconografie del Vesuvio, conduce, in ultimo, alla zona playroom interamente dedicata al magico mondo dei bambini. Si tratta di un’area destinata all’usufrutto di feste private – compleanni, cerimonie e feste tematiche –, laboratori artistici a carattere pedagogico o semplicemente giochi educativi e playground. Il tutto coadiuvato da un massiccio impianto di aerazione che garantisce il costante riciclo dell’aria lungo i 1.500 metri quadri di cui il Polo si compone, in ottemperanza alle norme igienico/sanitare dovute al covid-19.

La location è studiata nei minimi dettagli affinché si presenti come una vera e propria galleria d’arte; al suo interno è infatti possibile ammirare diversi murales dell’artista Alessandro Ciambrone, noto ricercatore accademico e writer di Castel Volturno. Le pareti appaiono come trasformate in degli squisitissimi affreschi variopinti, come a sancire e a mostrare esplicitamente il rapporto intrinseco che esiste tra le mura che contengono I.A.V. e tutto quello che accade al loro interno.

E’ un momento veramente povero per la cultura, spiegano Angela e Lucia Andolfo, ed è proprio in questa ottica che abbiamo pensato di progettare e creare un vero e proprio polo culturale e artistico nel centro della città, con diversi spazi e disposizioni, con l’obiettivo di produrre un cambiamento positivo nella società.

Il centro è dunque in grado di configurarsi come un punto di incontro per le diverse generazioni, un luogo aperto dove accogliere in modo trasversale tutta la cittadinanza. Un luogo sicuro per gli artisti di oggi e di domani, con una vocazione atta ad accogliere qualsivoglia proposta di valenza a sfondo culturale, artistica e turistica; dalla scoperta di nuovi talenti sino alla promozione di artisti già affermati, con lo scopo di generare nuova linfa vitale per una categoria massacrata dai recenti avvenimenti storici e offrire, dunque, possibilità di lavoro.

LO STATO DELL’ARTE  SI INCONTRA A NAPOLI

Terza e ultima tappa 2021 de Lo Stato dell’Arte di C.Re.S.Co, dialogo fra le voci più significative della scena contemporanea.
 
Lunedì 22 e martedì 23 novembre si incontreranno al Teatro Bellini di Napoli Nello Calabrò / compagnia Zappalà, Marco Lorenzi / Il Mulino di Amleto, Pier Lorenzo Pisano, Giuseppe Stellato, Settimio Pisano, Ilena Ambrosio, Dario Rea, Simone Pacini, Ester Tatangelo e Antonella Iallorenzi.
Dopo la tappa di Mondaino e di Pescara arriva a Napoli, lunedì 22 e martedì 23 novembre, l’ultimo appuntamento dell’anno di Lo stato dell’arte, progetto di C.Re.S.Co. – Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea – che vuole far dialogare tra loro le voci più significative della creazione contemporanea italiana negli ambiti del teatro e della danza. In questo momento di ripartenza del fare artistico il progetto è fondamentale per un confronto di arricchimento reciproco in cui gli artisti possano ritrovarsi a condividere i processi in divenire che stanno tracciando in quel momento, cioè tutto quell’insieme di idee, pensieri, visioni che permettono il passaggio dall’idea all’opera “Invitiamo gli artisti a condividere quella fase estremamente delicata della creazione dove prendono forma le utopie e le immaginazioni e dove la verifica della scena restituisce ancora segnali contrastanti. Lì si annida quello che è più vitale dell’arte, lì – secondo noi – ha senso potenziare i meccanismi di incontro per rafforzare l’idea che la creazione appartiene collettivamente a un sistema, e che è prezioso averne cura”, affermano Antonella Iallorenzi, Ester Tatangelo, Elena Lamberti, coordinatrici del tavolo di lavoro delle idee, da cui è nato il progetto.

Il progetto, arrivato alla quarta edizione, è articolato in incontri di due giornate con 4 registi, artisti e/o coreografi italiani che si confronteranno fra loro alla presenza di un testimone interessato – curatori o direttori di teatri e festival – e un narratore – ovvero un critico teatrale che possa moderare la discussione.

L’appuntamento sarà presso il Teatro Bellini di Napolilunedì 22 e martedì 23 novembre. Nello Calabrò – compagnia Zappalà, Marco Lorenzi – Il Mulino di Amleto, Pier Lorenzo Pisano, Giuseppe Stellato, dialogheranno sulle procedure della creazione artistica assieme a un testimone interessato, Settimio Pisano, una narratrice, Ilena AmbrosioDario Rea – Putéca Celidònia – e Simone Pacini, soci di C.Re.S.Co ed Ester Tatangelo e Antonella Iallorenzicoordinatrici del Tavolo delle idee di C.Re.S.Co.

Il pomeriggio del secondo giorno lo spazio del Bellini Teatro Factory aprirà le porte alle promotrici e promotori C.Re.S.Co campani per una sessione aperta al confronto, coordinata dalle antenne regionali Hilenia De Falco e Napoleone Zavatto.

Teatro Bellini David drammaturgia e regia Joele Anastas

Dopo Io mai niente con nessuno avevo fatto e Immacolata Concezione — spettacolo che quest’anno, a grande richiesta, tornerà al Piccolo Bellini — finalmente in scena al Bellini l’ultimo lavoro di Vùcciria Teatro: David, una storia dalla forte valenza simbolica e dall’estetica raffinata che la compagnia ha presentato in prima assoluta nell’ambito del Napoli Teatro Festival 2020. «Sangue mio! Fratello mio! Lo vedi? Finalmente mi vedi? Questa mia preghiera per te, tu per sempre la porterai con te, fino a quando di te non resterà solo un buco, un solco profondo che dal tuo cuore getterà via tutto il sangue. E per questo tu mi amerai all’infinito. E mai più questa nostra carne potrà dividerci e senza timore, io sarò in te. Come il mare che si specchia nei tuoi occhi. Senza paura ci ricorderemo della nostra promessa e di quando noi abbiamo unito il tempo. Perché io sono te. Perché tu, sei me. Vieni qua, fratello mio. Vieni da me. Stiamo nascendo un’altra volta, sangue mio. Come il mare che si specchia nei nostri occhi». È con queste parole che Joele Anastasi racconta la genesi di David, uno spettacolo che nasce dalla sua storia personale, attraversando un doppio piano espressivo. Il lavoro si configura in primo luogo come la rappresentazione ideale e artistica di un fratello, ma soprattutto è simbolo di una grande assenza. Attraverso le vicende di una famiglia che ha cristallizzato la presenza di un posto vuoto ad una tavola in un’ingombrante icona, David si converte in un rito che incarna un atto iconoclasta, liquefacendosi in materia.

drammaturgia e regia Joele Anastasi

con Joele Anastasi, Federica Carruba Toscano, Eugenio Papalia, Enrico Sortino

aiuto regia Giuseppe Cardaci, Enrico Sortino
set designer Giulio Villaggio
light-designer Martin Emanuel Palma
foto Dalila Romeo
video Giuseppe Cardaci
coreografia Fertango
scenotecnica Alovisi

uno spettacolo di Vuccirìa Teatro

Produzione Fondazione Teatro Di Napoli – Teatro Bellini