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Colpito da infezione,muore in Scozia 32enne italiano

E’ morto venerdì a Edimburgo per le conseguenze di una infezione Mauro Carminati, ingegnere matematico di 32 anni che era arrivato da pochi giorni in Scozia in vacanza.

Lo riporta l’Eco di Bergamo a cui la zia di Mauro, Marina, ha raccontato quanto accaduto. Quella in Scozia era una vacanza che Mauro sognava da tanto, così il trentaduenne, originario di Stezzano, in provincia di Bergamo, e impiegato alla Lamborghini, ha approfittato dei giorni di ponte ed è partito il 26 aprile. Sarebbe dovuto restare solo cinque giorni ma proprio il 26 si è accorto di un gonfiore alla gamba. Dopo il gonfiore la gamba è diventata nera. A quel punto Mauro è andato in ospedale. Ma l’infezione si è diffusa rapidamente ed è arrivata ai polmoni provocando una polmonite. La situazione è precipitata e il giovane ingegnere è stato trasferito in terapia intensiva. Una situazione preoccupante che ha spinto il primo maggio la mamma Cinzia, il papà Fabrizio e la zia a recarsi ad Edinburgo. “Era ancora lucido e parlava, poi la febbre si è alzata ed è subentrata un’emorragia cerebrale – ha spiegato la zia Marina – inizialmente i medici pensavano che all’origine ci fosse un batterio e gli avevano somministrato tre cicli di antibiotici, che non hanno però dato gli esiti sperati. Hanno quindi capito che all’origine dell’infezione c’era in realtà un virus. Mauro stava benissimo, godeva di ottima salute: è stato un fulmine a ciel sereno. Se avesse sospettato di non stare bene, non sarebbe nemmeno partito per questa breve vacanza che sognava da così tanto”. Laurea breve presa con 110 e lode al Politecnico di Milano, e la magistrale ottenuta sempre con il massimo dei voti all’Università di Monaco di Baviera, Mauro aveva lavorato quattro anni nel quartiere generale dell’Audi a Ingolstadt prima di rientrare in Italia nel 2020 e iniziare il lavoro alla Lamborghini a Sant’Agata Bolognese. Per questo durante la settimana Mauro – appassionato di trekking, fotografia e viaggi – viveva a Crevalcore, in provincia di Bologna.

Online 3500 domande test medicina, ci si può esercitare

Da oggi ci si potrà esercitare per test di accesso a Medicina, il primo a fine maggio. È disponibile infatti online il database con 3500 domande da cui verranno estratti i quesiti gli esami di accesso alle facoltà di Medicina e Veterinaria. “A partire da oggi – spiega il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini – tutti gli studenti potranno iniziare a esercitarsi in vista della prima prova che si terrà a fine maggio. E quest’anno con una certezza in più: le 60 domande saranno estratte da questa banca dati che abbiamo voluto rendere pubblica proprio per superare alcune criticità che si erano manifestate con i vecchi quiz. Si tratta comunque di una tappa intermedia, c’è una riforma alle porte, con un obiettivo chiaro: mettere lo studente e le sue aspirazioni al centro della nostra azione”, conclude Bernini.

Il database, consultabile attraverso il portale https://accessoprogrammato.mur.gov.it/2024/ e al sito https://domande-ap.mur.gov.it/ realizzato ad hoc dal Consorzio CINECA, contiene tutte le 3500 possibili domande e relative risposte per le prove del 28 (Medicina) e 29 (Veterinaria) maggio 2024. Gli studenti, e non solo, possono eseguire simulazioni dei test in forma anonima, il cui esito è valutato da un applicativo di intelligenza artificiale. Inserendo poi un codice identificativo a propria scelta, è possibile ripetere i test su versioni di volta in volta mirate in base alle prove sostenute in precedenza, affrontando così argomenti sui quali si è risultati più bisognosi di approfondimento. I quiz vertono, infatti, sulle cinque materie richieste (competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi, ragionamento logico e problemi, chimica, biologia, fisica e matematica) e consentono di filtrare le domande per argomento e parola chiave. “Questo strumento – spiega il ministero – è stato ideato con l’obiettivo di aiutare tutti a valutare il proprio livello generale di conoscenza sulle materie oggetto dei test e a prepararsi più facilmente”. I risultati delle simulazioni non rappresentano una valutazione formale delle competenze, né vengono in alcun modo associati alla persona che le esegue. Il codice identificativo, che si può fornire in maniera facoltativa, serve esclusivamente a identificare le proprie simulazioni, in modo da poterne conservare uno storico e ottenere nuove simulazioni sulla base delle specifiche aree di miglioramento.

“Volevano uccidermi”, ritrovata la maestra scomparsa

Un sequestro di persona. E’ questa l’ipotesi su cui si concentrano le indagini sul caso di Milena Santirocco, la donna scomparsa di casa in Abruzzo per una settimana e ritrovata ieri sera alla periferia di Caserta.

“Mi hanno rapito due uomini, volevano uccidermi”, ha detto la donna ai primi soccorritori tra cui una barista di Castel Volturno. “Milena non si è allontanata volontariamente da casa e dai suoi cari. La Procura della Repubblica di Vasto ha aperto un procedimento penale a carico di ignoti per sequestro di persona e in queste ore sta cercando di fare chiarezza su quanto accaduto a Milena in questi giorni”, spiega il legale della famiglia Antonio Cozza aggiungendo che “i familiari aspettano con ansia il ritorno a casa di Milena e solo dopo aver parlato con lei potranno effettivamente avere contezza e fugare ogni dubbio su quanto realmente successo”.

Santirocco, 54 anni, maestra di ballo, è stata ritrovata attorno alle 22.30 ieri sera alla periferia di Caserta in buone condizioni di salute dopo che se ne erano perse le tracce lo scorso 29 aprile: le ricerche, anche in mare, si erano concentrate fra Torino di Sangro e Vasto. La donna è stata ascoltata per quasi 7 ore dal pm di Vasto Silvia Di Nunzio. Sulla intera vicenda la polizia del Commissariato che indaga dovrà trovare riscontri. Due gli elementi che avevano insospettito gli investigatori nei giorni della scomparsa, il profilo Facebook della donna risultava cancellato e il telefono spento. Inoltre la sua auto era stata trovata a Torino di Sangro con una gomma a terra. Ed era stato accertato che qualche mese fa Milena si era rivolta ad un parroco per una benedizione per un presunto maleficio ricevuto nella palestra dove lavorava. A partecipare alle ricerche della donna, originaria di Lanciano, un folto gruppo coordinato dalla Prefettura di Chieti e costituito oltre che dai vigili del Fuoco, da tutte le forze dell’ordine, unità cinofile molecolari, sommozzatori della Guardia di Finanza e numerosi volontari della Protezione civile. Dopo alcune segnalazioni giunte all’associazione per le persone scomparse ‘Penelope’ le perlustrazioni si erano spostate più a sud, anche a Vasto, e in mare fino a Termoli dove pattuglia una motovedetta della Guardia Costiera. Era stata perlustrata anche la vasta lecceta di Torino di Sangro dove la donna andava spesso e dove domenica scorsa il suo telefono cellulare è stato tracciato, alle 18.37, per l’ultima volta. La donna inoltre mandò le ultime foto ai figli alle 15.38.

A 21 anni uccisa a Napoli dal pirata della strada

Alla fine si è consegnato il pirata della strada che all’alba ha investito e ucciso a Napoli una ragazza di 21 anni, Sara Romano, che stava tornando a casa al termine di una serata con le amiche. Un paio d’ore prima, in circostanze quasi analoghe, un’altra giovane, di 27 anni, era rimasta ferita gravemente ed è ora in prognosi riservata dopo essere stata travolta da una vettura che si è fermata poi una mezz’ora dopo in un quartiere, Fuorigrotta, non distante da dove è avvenuto l’investimento mortale.

Quella di oggi è stata una vera e propria strage sulle strade italiane, con sei morti in poche ore, quasi tutti giovani La ragazza di 21 anni, insieme con tre amiche, uscita da un locale al termine di una serata, è salita verso le 6,30 sull’auto per tornare a casa: dopo pochi metri ha chiesto alla conducente di fermarsi, in via Cattolica, una strada di collegamento tra la zona di Cavalleggeri d’Aosta e Coroglio, nella parte occidentale della città, per mettersi lei alla guida della vettura di cui era proprietaria. Sara è scesa per mettersi al volante, ma non ha fatto in tempo perchè è stata investita da un’auto che sopraggiungeva (i testimoni hanno indicato che era un Suv di grossa cilindrata), e che l’ha uccisa sul colpo per poi far perdere le proprie tracce. La ragazza investita, residente nel centro storico di Napoli, è morta sul posto.

La Polizia Municipale intervenuta per prestare assistenza e procedere ai rilievi di rito, ha subito avviato le indagini per identificare il veicolo in fuga, acquisendo le immagini di videosorveglianza della zona e si stanno ascoltando i testimoni. E, dopo essere stato individuato dai carabinieri, grazie ai sistemi di videosorveglianza, si è consegnato alle forze dell’ordine accompagnato da un avvocato, il 29enne, sposato e padre di due figli, che ha noleggiato la vettura coinvolta nell’incidente. Dopo essere stato contattato dai genitori, su consiglio dei militari, il presunto responsabile dell’incidente ha deciso di consegnarsi in un commissariato della città. In via Leopardi, nel quartiere di Fuorigrotta, invece, una ragazza di 27 anni, residente proprio nella strada, dopo una serata passata con le amiche si è fatta accompagnare insieme con le ragazze a casa in taxi. Scesa dalla vettura sotto casa, mentre attraversava via Leopardi, all’altezza dell’intersezione con via Rossetti, è stata investita da un’auto condotta da un ragazzo di 24anni e con a bordo un passeggero 22enne. L’investimento è stato violentissimo: pare che la ragazza investita sia stata sbalzata in avanti di circa 30 metri. Il conducente dell’auto ha proseguito la marcia salvo poi ritornare dopo 30 minuti sul posto, dove è stato intercettato dagli agenti della Polizia Municipale intervenuti per prestare soccorso e per i rilievi. Le condizioni della ragazza investita sono subito apparse gravi, trasportata in ambulanza del 118 presso l’ospedale S.Paolo e successivamente trasferita all’ospedale di Nocera dove è stata ricoverata in prognosi riservata. Avvisato il pm di turno e sequestrato il veicolo, nonché sottoposto ad accertamenti tossicologici il conducente. Entrambi gli occupanti dell’auto investitrice sono stati accompagnati negli uffici del comando della Polizia Municipale per la loro compiuta identificazione in quanto erano sprovvisti di documenti.

Sangue di San Gennaro, ieri si è ripetuto il prodigio della liquefazione

Si è ripetuto il prodigio della liquefazione del sangue di San Gennaro. L’annuncio è stato ieri  dato dall’abate Vincenzo De Gregorio alle ore 18.38 all’ingresso nella Basilica di Santa Chiara al termine della processione. Contemporaneamente l’arcivescovo, monsignor Battaglia, ha mostrato l’ampolla ai fedeli ed è stato sventolato il fazzoletto bianco, simbolo dell’avvenuto prodigio. L’annuncio è stato accolto dall’applauso dei fedeli che riempiono la Basilica sia all’interno che all’esterno. Il ‘miracolo’ di maggio si celebra in ricordo della prima traslazione delle reliquie di San Gennaro da Pozzuoli, dove avvenne il martirio tramite decapitazione, a Napoli dove oggi vengono conservate.

“Parla insieme a noi, pastore fedele, alle coscienze e ai cuori dei piccoli e dei grandi potenti, di chi ha in mano l’economia, di chi amministra il bene comune, di chi governa le nostre città e il nostro Paese”. Sono le parole pronunciate dall’Arcivescovo di Napoli, don Mimmo battaglia, nel corso della funzione religiosa in Santa Chiara. “Rendi chiara, forte e libera la nostra voce – ha proseguito – affinché pronunci parole coraggiose che gli consentano di resistere e di vincere le tentazioni del potere, aiutandoli ad uscire dalle prigioni dei tatticismi, degli interessi particolari, dei politicismi che più che guardare ai bisogni della comunità, e di chi in essa è tra gli ultimi e i marginali, guardano alla preservazione della propria posizione di prestigio”.

Al termine della celebrazione nella Basilica di Santa Chiara, l’ampolla con il sangue di San Gennaro torna nel Duomo dove sarà riposta nella teca custodita nella Cappella del Tesoro. Tantissima la partecipazione al ‘miracolo di Maggio’ sia lungo le stradine del centro storico che in Santa Chiara dove fedeli e tantissimi turisti si sono ritrovati. Tanta la curiosità degli stranieri nel ritrovarsi a partecipare a questo evento unico e fortemente sentito dalla cittadinanza. Nel corso della processione da alcuni balconi sono stati lanciati petali di fiori e più volte il passaggio dei busti argentei di San Gennaro e dei compatroni è stato accompagnato dall’applauso della folla che si è assiepata lungo tutto il percorso e fin dentro il cortile antistante la Basilica di Santa Chiara.

Scalfarotto, interrogazione a Tajani su studente torturato in Usa

“Questa vicenda necessita di essere immediatamente approfondita e chiarita dalla Farnesina con le autorità diplomatiche degli Stati Uniti a Roma. Le immagini della tortura di un nostro connazionale da parte delle autorità di un Paese amico e alleato sono assolutamente inaccettabili e richiedono rapidamente un passo formale da parte del governo. Presenterò questa mattina stessa un’interrogazione al ministro Antonio Tajani”. Lo annuncia il responsabile Esteri di Italia viva, Ivan Scalfarotto, commentando le violenze subite dopo l’arresto da parte della polizia di Miami da uno studente italiano.

Sangiuliano, io ministro fino al 2032

“Fino al 2032 faccio il ministro della Cultura, nel primo e nel secondo governo Meloni, perché noi rivinceremo le elezioni. Dopo torno a fare il direttore o l’editore”. A prevederlo, in un’intervista al Domani, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano escludendo una possibile candidatura alla guida della Regione Campania alle prossime elezioni del 2025. Interpellato sullo sciopero di domani in Rai afferma: “Non conosco le ragioni per cui scioperano…”. Poi aggiunge: “Non credo ci sia” un clima asfissiante, “il clima asfissiante l’ho subito io. Sono pronto a darvi un’intervista dove dimostro carte alla mano tutte le censure che ho subito”. E riguardo al post di un dirigente napoletano di Fratelli d’Italia in cui ha paragonato la segretaria del Pd Elly Schlein alla ricostruzione del viso di una donna di Neanderthal dice: “Ha assolutamente sbagliato. È un comportamento deprecabile, anche perché la polemica politica non deve mai scadere su cose così sgradevoli. Mi pare abbia chiesto scusa, però sono cose che non vanno fatte”.

Studenti, ‘manifestazione a Roma il 1 giugno contro il governo’

I collettivi universitari Opposizione Studentesca d’Alternativa (Osa) e Cambiare rotta annunciano, con un post su Instagram, una manifestazione a Roma, il 1 giugno, “contro il governo Meloni, per la Palestina libera”. Scrivono, infatti, sui social: “Il governo, mentre finanzia le guerre ed è complice del genocidio del popolo palestinese, reprime violentemente ogni forma di dissenso interno”. Al centro della contestazione anche il “progetto di distruzione della scuola e di precarizzazione e sfruttamento del mondo del lavoro”. “Portiamo in piazza – concludono – la reale opposizione alla guerra, allo sdoganamento del fascismo, alla repressione dei manganelli. Portiamo in piazza la rabbia e la consapevolezza con cui abbiamo animato tutte le piazze di quest’anno: al fianco dei nostri fratelli palestinesi che resistono alla barbarie dell’imperialismo!”.

Truffe ad anziani, tre misure cautelari a Napoli

I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Lamezia Terme hanno eseguito a Napoli, nel quartiere “Ponticelli”, tre misure cautelari a carico di altrettante persone accusate di avere messo in atto una serie di truffe ai danni di persone anziane. I provvedimenti sono stati emessi dal Gip di Palmi su richiesta della Procura della Repubblica. Le truffe venivano organizzate con la tecnica del “finto carabiniere”.

Gli organizzatori, cioè, fingendosi carabinieri, telefonavano alla vittima designata prospettandole l’arresto di un parente e richiedendo denaro e oro a titolo di cauzione. Dopodiché venivano fornite le modalità di consegna di quanto pattuito. A quel punto intervenivano i cosiddetti “esattori”, persone cioè che, spacciandosi anche in questo caso per carabinieri o avvocati, si recavano nelle abitazioni delle vittime per farsi consegnare denaro o preziosi. L’indagine ha consentito di attribuire alle persone destinatarie delle misure cautelari tre episodi delittuosi, avvenuti nel dicembre del 2023, uno dei quali messo in atto a Besnate, in provincia di Varese, ai danni di un novantatreenne, al quale sono stati sottratti 15 mila euro, e due tentate truffe a Gioia Tauro e Lamezia Terme ai danni di altrettanti ultrasettantenni.

Unesco, attacchi o minacce al 70% dei giornalisti ambientali

Il 70% dei giornalisti ambientali ha subito “attacchi, minacce o pressioni” legati al proprio lavoro. Di questi, due su cinque hanno subito successivamente violenza fisica. L’allarmante dato, ottenuto sulla base di una serie di interviste realizzate lo scorso mese di marzo a giornalisti di 129 Paesi, è stato reso noto dall’UNESCO in un rapporto pubblicato in occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa. L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura ha messo in guardia contro un aumento della violenza e delle intimidazioni contro i giornalisti che si occupano di ambiente e clima. “Senza informazioni scientifiche affidabili sulla crisi ambientale in corso, non potremo mai sperare di superarla”, ha affermato in una nota il direttore generale dell’UNESCO, Audrey Azoulay. “Eppure i giornalisti, su cui facciamo affidamento per indagare su questo argomento e garantire che le informazioni siano accessibili, corrono rischi inaccettabilmente elevati in tutto il mondo, e la disinformazione legata al clima dilaga sui social media”.