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Bodybuilding: il molisano Stefano Santoro campione italiano

Stefano Santoro, atleta molisano allenato da Vincenzo Alfano della palestra Razorback di Campobasso, si è laureato campione italiano nella categoria ‘Men’s Physique medium’ alle fasi finali del campionato italiano di bodybuilding della Fcfn che si è svolto ieri al ‘Palacavicchi’ di Pieve di Cento (Bologna).

Una nuova affermazione dunque per Santoro, dopo aver vinto la sua categoria alla selezione che si è svolta a Casoria (Napoli) due settimane fa.

“Torniamo a casa con una consapevolezza diversa, coscienti di sapere cosa è servito e cosa servirà per migliorare successivamente – ha scritto il preparatore Alfano sulla pagina Instagram di Santoro, che di professione fa il libraio -. Chi vede solo muscoli e non vive di sport, non potrà mai capire la vera essenza che puó trasmettere una disciplina, qualunque essa sia”.

De Laurentiis a Roma per esonero Garcia e nuovo tecnico

Esonerare Garcia e trovare l’accordo per il nuovo tecnico del Napoli. E’ questa la missione che da stamattina ha mosso il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis dopo la sconfitta di ieri con l’Empoli e la conclusione dell’avventura del tecnico francese sulla panchia. Il patron azzurro stamattina presto è partito da Napoli ed è ora a Roma nei suoi uffici della Filmauro per lavorare sui due fronti, incontrando i propri legali e cominciando i contatti con gli altri allenatori. La prima mossa è decretare l’esonero di Rudi Garcia che ha un contratto biennale ma con la clausola del possibile esonero che lo porterà ad incassare solo un anno di stipendio, che è di circa 2,8 milioni di euro. De Laurentiis stamattina come prima mossa avrebbe richiamato Antonio Conte che gli avrebbe però confermato la sua scelta di un anno sabbatico e la sua volontà di riprendere una panchina ma dal ritiro estivo, per avere il tempo di costruire la sua squadra. L’altro allenatore con cui il presidente è già in contatto è Igor Tudor con cui è in corso una trattativa: il tecnico vuole un contratto non solo per i prossimi sei mesi ma anche per l’anno successivo. Nell’agenda del presidente azzurro ci sono anche Eusebio Di Francesco e Francesco Farioli che però sono attualmente al lavoro, rispettivamente al Frosinone e al Nizza. Nel mirino potrebbe esserci anche Lucien Favre, svizzero ed ex allenatore del Nizza e del Borussia Dortmund.

Il messaggio di Andreazzoli a Garcia. Contattato il nuovo tecnico

“Messaggio a Garcia? Gliel’ho mandato prima della partita. Io valuto la persona, sempre rispettosa, attenta e educata. A me interessa il rapporto con le persone”. Così Aurelio Andreazzoli, allenatore dell’Empoli, ospite di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1 Sport, sulla vittoria al Maradona dei toscani che mette nei guai il tecnico francese del Napoli.

Quindi l’allenatore torna sulla partita di domenica e sul suo bilancio nelle sfide con il Napoli: “Non credo ci sia una spiegazione su questo bilancio positivo contro il Napoli (5 vittorie in sei partite, ndr) – spiega – A volte i numeri vanno in certe direzioni che non esprimono la verità. Però è andata così e sono contento”.

Il tecnico dell’Empoli interviene nel dibattito sul calendario di Serie A avviato dalle critiche di Maurizio Sarri e José Mourinho: “Mi astengo dall’inserirmi in mezzo a due personaggi ai quali piace entrare nel dibattito – aggiunge – Non mi interessa molto stare a pensare a chi studia i calendari, io non ci capisco niente. Preferisco concentrarmi sul mio lavoro”.

Intanto Aurelio De Laurentiis avrebbe convocato una riunione urgente con il suo staff per decidere il da farsi. Che Garcia saluterà Napoli tra oggi e domani sembra ormai certo.

Sul possibile sostituto, invece, circolano vari nomi. Il primo è quello di Igor Tudor, già nel mirino da qualche tempo e libero da impegni dopo la fine del rapporto con il Marsiglia. Poi ci sono anche Fabio Cannavaro, presente ieri al Maradona con il fratello Paolo, e Walter Mazzarri, l’allenatore che per primo, nel corso della gestione ADL, ha fatto assaporare agli azzurri le zone alte della classifica e che ha fatto sognare i tifosi nelle competizioni internazionali.

Non è certo se si tratterà di un “traghettatore” o di un rapporto almeno biennale. Nel primo caso sembrerebbe trovare spazio l’ipotesi di affidarsi dalla prossima stagione a Francesco Farioli, il giovane protagonista dell’ottima stagione del Nizza.

Il commento/Napoli-Berisha 0-1

Difficile trovare le parole dopo una partita come quella vista oggi al Maradona. I social sparano ad alzo zero sull’allenatore, reo di aver snaturato il gioco e la compattezza che aveva costruito in due anni Spalletti, arrivando a conquistare il terzo scudetto. La società si chiude in un silenzio stampa più imbarazzante dell’espressione di Aurelio De Laurentiis all’uscita degli spogliatoi tra il primo e il secondo tempo. Fabio e Paolo Cannavaro, seduti accanto al patron del Napoli in tribuna, hanno accesso le fantasie dei tifosi stanchi di assistere alla caduta verticale di una squadra, fino a un anno fa, tra le più forti d’Europa.

Comunque si era capito già dal secondo minuto che una fascia con Oliveira ed Elmas poteva essere terra di conquista per qualsiasi avversario, finanche dell’Empoli. E dal sesto minuto, con un errore che stava per costare caro già ad inizio match, era ormai evidente che un calciatore come Elmas non solo non poteva essere il sostituto naturale di Kvaratskhelia ma non poteva essere nemmeno schierato da titolare dal primo tempo. L’unico a non capirlo, forse, era solo il tecnico.

Difficile gettare la croce addosso ai giocatori del Napoli. Bene o male hanno giocato. Se non ci fosse stato un Berisha in versione Spiderman oggi avrebbero segnato sia Anguissa con un bellissimo colpo di testa in schiacciata, che il 77 per ben due volte e anche Lindstrom con un bellissimo tiro da fuori area.

Mancavano idee, questo si. Oltre ad aver sbagliato la formazione Garcia è responsabile di aver fatto soccombere la sua squadra perché senza idee. L’Empoli è squadra modesta. Ma ha vinto.

Inutile a questo punto tirare in ballo l’assenza di Osimhen. Bisogna ricordare che nella passata stagione, Osimhen ha saltato in tutto – tra campionato e Champions – 9 partite per infortunio, nelle quali il Napoli ha totalizzato 7 vittorie, 2 sconfitte (entrambe contro il Milan); 21 gol fatti, 10 gol subiti. Poi il centravanti a gennaio partirà per disputare la Coppa d’Africa (13 gennaio-11 febbraio).

Andrebbe detto al presidente De Laurentiis che non serve entrare negli spogliatoi. Lui ha il potere (e la responsabilità) di cambiare l’andamento delle cose o almeno di provarci. Tutto il resto può essere inutile o addirittura ancora più dannoso.

Qui la cronaca della partitahttps://www.87tv.it/2023/11/12/il-napoli-crolla-al-maradona-lempoli-passa-con-kovalenko/

Il Napoli crolla al Maradona, l’Empoli passa con Kovalenko

Il silenzio stampa deciso dal club azzurro è la prima conseguenza della cocente sconfitta in casa contro l’Empoli, che passa all’ultimo minuto di gioco con un gol di Kovalenko, in una partita in cui la squadra di Garcia – che ora rischia l’esonero – non è mai protagonista e delude le attese dei tifosi.

La prestazione degli azzurri al ‘Maradona’, dove la vittoria manca dal 27 settembre, è probabilmente la peggiore dall’inizio della stagione. L’Empoli domina per lunghi tratti della gara e la squadra di Garcia ha sempre difficoltà a costruire buone trame offensive. Nella metà campo dei toscani non c’è mai lucidità e nonostante i cambi tattici dell’allenatore il Napoli non si ritrova quasi mai. Il gol di Kovalenko, dopo che Berisha salva la sua squadra con ottimi interventi, è solo l’esito finale di una gara tutta da dimenticare per gli azzurri.

Dunque i fischi dei tifosi a fine partita, dopo quelli già molto sonori di fine primo tempo, sono del tutto meritati. Garcia, che è sempre stato contrario al turnover attuato a inizio partita, in questa circostanza manda in panchina contemporaneamente Kvaratskhelia, Zielinski e Mario Rui e si affida al 4-2-3-1 con Simeone punta centrale e alle sue spalle il trio composto da Politano, Raspadori ed Elmas. L’Empoli è invece schierato da Andreazzoli con un 4-3-3 che fa prevalere quasi sempre a centrocampo i toscani. La squadra di Garcia è in difficoltà per lunghi tratti della partita soprattutto sulla fascia destra della propria linea difensiva dove le illuminazioni continue del gioco da parte di Maleh, che non si limita alla sola fase di contenimento della coppia Di Lorenzo-Politano ma accelera, spinge e crea a ripetizione, aprono varchi continui tra le maglie degli azzurri. Nel primo tempo il Napoli si avvicina al gol soltanto nella prima parte della frazione di gioco. Politano con un tiro a giro e Anguissa con un colpo di testa costringono Berisha a sventare la minaccia con due prodezze. L’Empoli, a sua volta, viene bloccato da una splendida parata di Gollini – che ha sostituito in extremis Meret, bloccato dal risentimento a un polpaccio durante il riscaldamento – che nega a Cancellieri di timbrare il gol del vantaggio per la sua squadra. Il Napoli è privo di idee e di agonismo e in molti casi i giocatori di Garcia appaiono spaesati e privi anche di coraggio e di spirito di iniziativa. Non meravigliano i fischi del pubblico del ‘Maradona’ che accompagnano l’uscita dei giocatori dal terreno di gioco per l’intervallo. Dopo 8′ dall’inizio della ripresa Garcia torna al 4-3-3, mandando in campo Kvaratskhelia e Zielinski al posto di Simeone ed Elmas. Il georgiano con le sue giocate ravviva il gioco d’attacco ma non modifica l’andamento tattico della gara. A un quarto d’ora dalla fine Berisha torna ad essere protagonista con una parata su tiro di Lindstrom e due volte su conclusioni di Kvaratskhelia.

All’ultimo minuto arriva il gol di Kovalenko, il quale sfrutta un passaggio di Ebuhei, che minaccia di cambiare i destini del campionato degli azzurri campani per le conseguenze che la sconfitta potrebbe avere.

Calcio: Andreazzoli, chiunque avrebbe subito mancanza Spalletti

Dopo la sconfitta col Frosinone, l’Empoli si riaffaccia al campionato con un’altra trasferta, domani alle 12.30 a Napoli contro la squadra di Rudi Garcia. “Garcia è un altro mio amico con cui ho lavorato, è una persona eccellente e scrupolosa – ha detto il tecnico dell’Empoli, Aurelio Andreazzoli -. La mia idea è che non potrebbe esserci stato un allenatore che poteva sostituire Luciano Spalletti, fare meglio di quello che ha fatto lui. La loro difficoltà è questa, ripetersi è difficile. Il Napoli è estremamente forte, la squadra è sostanzialmente quella. Ma a noi questo non ci cambia il quadro di quello che dobbiamo fare. Il Frosinone è stato un avversario fortissimo, quindi anche il Napoli può esserlo. Siamo noi stessi eventualmente il nostro problema. Non credo, perché riusciamo a esprimerci, ma bisogna sfruttare il tempo che c’è e bruciare le tappe”. E’ stata una settimana in cui la squadra ha lavorato molto dal punto di vista fisico… “Devo dire che sono positivo rispetto al dopo gara di Frosinone, la squadra ha potuto lavorare una settimana tipo e recuperare alcuni calciatori, a parte Baldanzi – ha ripreso l’allenatore -. Parlo anche di quelli che non hanno avuto tanto minutaggio, li vedo crescere e siamo soddisfatti di loro”. Ma per il tecnico la pausa di campionato arriva al momento giusto. “Sono felicissimo della sosta per le nazionali, perché avremo quindici giorni a disposizione anche se non con tutti. Dobbiamo cercare la continuità, nell’ultima partita avevamo fatto la partita che volevamo ma i nostri avversari sono stati più bravi di noi. Però abbiamo fatto una buona gara, perché se fossimo stati avanti nel primo tempo non ci sarebbe stato niente da dire. Abbiamo avuto un blackout inconcepibile per quello che ha in testa la squadra”, ha continuato il mister. Un Empoli troppo discontinuo, che ha degli alti e bassi. Difficile da capire il perché. “Non lo so nemmeno io, ma non credo sia un problema così grave. Potrebbe dipendere da tante cose, anche da quello che posso dare io o da un passato che non conforta – ha evidenziato -. Dobbiamo picchiare sodo su questo aspetto, tornando agli alti e bassi devo dire che a Firenze non si è visto mai ma siamo rimasti sul pezzo. Poi succede a volte che la supremazia avversaria produca poco. Ci sono poi anche le casistiche che condizionano il giudizio finale, ma certamente dobbiamo tenere botta senza rinunciare”. La sensazione è che possa esserci anche un ballottaggio sui portieri. “Quello c’è sempre – ammette Andreazzoli – lo valutiamo attentamente come sempre. Abbiamo uno straordinario allenatore dei portieri a cui mi affido ciecamente. Siccome le cose vorremmo farle bene cerchiamo di fare le giuste valutazioni”. Infine una battuta sul campionato e sulle avversarie per la salvezza. “Faccio fatica a vedere le difficoltà nostre, non voglio pensare a quelle degli altri. Pensiamo a noi, prima di tutto”, ha concluso Andreazzoli.

Garcia non boccia il Napoli: ‘Paghiamo un solo errore’

“Ci abbiamo provato in tutti i modi a segnare il secondo gol, abbiamo avuto occasioni e preso un palo, invece paghiamo l’unico errore, sul loro contropiede”. Così il tecnico del Napoli Rudi Garcia spiega il pareggio di 1-1 contro l’Union Berlino nella quarta giornata del girone di Champions League.

Garcia non boccia il Napoli ma ha il rimpianto per il contropiede tedesco: “Di solito – spiega – sui nostri corner siamo poi tre dietro a coprire la difesa e anche quattro se stiamo vincendo. Ma stavolta il corner è stato calciato in modo veloce, non eravamo in posizione in sicurezza e abbiamo subito il gol. Ma è una lezione al futuro, per le prossime partite. Ho visto poi il mio Napoli provarci in tutti i modi per segnare il secondo gol, ma stasera non siamo riusciti per errori sulla finalizzazione o l’ultimo passaggio, ma non ho nulla da rimproverare ai ragazzi a parte di quella ripartenza per il gol subita sul nostro corner”.

Garcia ricorda che il Napoli non vince al Maradona dal 4-1 all’Udinese del 27 settembre: “Una durata che dobbiamo fare in modo – spiega il tecnico – che finisca domenica. Ora recuperiamo perché la Champions mangia tanta energia fisica e psicologica ma domenica si vince, spero che non vincere in casa sia un caso. Ora abbiamo l’opportunità di vincere domenica pur sapendo che nessuna gara è facile, ma dobbiamo recuperare per ricominciare la striscia di vittorie avuta in campionato. Siamo delusi per il risultato non per il contenuto del match. Ora ci concentriamo sul match di domenica con l’Empoli”.

Per il tecnico del Berlino Urs Fischer vale molto aver fermato la striscia di 12 ko consecutivi della squadra tra Bundesliga e Champions: “Finalmente – ha detto – abbiamo fatto un’ottima prestazione, premiata da un risultato positivo. Abbiamo avuto un po’ di fortuna, ma la squadra ha dato tutto e ha difeso bene il pareggio. Ci tenevamo a raccogliere almeno un punto. Il Napoli ha giocato meglio di noi, ma negli ultimi minuti la partita era combattuta, poteva arrivare un gol sia da una parte che dall’altra. Sono contento perché abbiamo dato tutto, forse in fin dei conti questo punto potrà esserci utile”.

Il Napoli si fa fermare da un brutto Union Berlino. In Champions peggio che in campionato

Mentre il Real Madrid di Carlo Ancelotti ha battuto agevolmente il Braga per 3-0 (reti: nel pt 27′ Brahim Diaz; nel st 13′ Vinicius Junior, 16′ Rodrygo), portandosi in testa al girone con 12 punti, il Napoli allo stadio Diego Maradona non è riuscito a sconfiggere l’Union Berlino, ha pareggiato 1-1 e ha perso l’occasione di essere a un passo dalla qualificazione agli ottavi di finale, racimolando al momento solo 7 punti.

Il gol di Matteo Politano al 39′ sembrava aprire la strada a una vittoria, ma l’ivoriano Datro Fofana ha rovinato piani degli azzurri riportando il match in parità al 52′.

Né la presenza in attacco di Giacomo Raspadori, né l’ingresso dell’argentino Giovanni Simeone al 77′ ha permesso al Napoli di conquistare la vittoria in quella che sarebbe stata la prima casalinga in questa Champions League, visto che nella prima aveva perso 3-2 contro il Real Madrid prima di vincere le restanti due partite da ospite.

Ricordiamo che l’Union Berlino veniva da ben 12 sconfitte di fila, sommando quelle subite in Bundesliga e in Coppa.

La squadra di Garcia era ansiosa di vincere, ma ha lasciato ampi spazi e l’Union Berlino ne ha approfittato per pareggiare in contropiede, quel contropiede che non è riuscito a Raspadori e K’varatskhelia, con il georgiano più annebbiato che mai.

La squadra tedesca ha utilizzato una tattica precisa, che consisteva nel raddoppiare gli attaccanti avversari, chiudere ogni spazio possibile in difesa e puntare sulla velocità di Fofana e del surinamese Sheraldo Becker nei momenti in cui il Napoli era tutto sbilanciato in avanti.

Il Napoli ha faticato a trovare gli spazi per far male e ha provato a infilare la palla in un groviglio di gambe nell’area avversaria. Al 24′ ha avuto l’occasione di sbloccare la situazione con un colpo di testa di poco a lato di Natan e sei minuti più tardi, quando il camerunese André Zambo Anguissa ha deviato in rete un colpo di testa di Giovanni Di Lorenzo. L’arbitro olandese Danny Makkelie ha convalidato la rete, ma ammonito dal VAR ha finito per invalidarla dopo aver rivisto l’azione sullo schermo e aver visto che il capitano del Napoli aveva commesso un precedente fallo contro il francese Jerome Roussillon. Nove minuti più tardi arriva il gol, quando Mario Rui si libera sulla fascia sinistra e lancia un cross che devia lungo la traiettoria e rimbalza sulla schiena di Politano, che quasi inavvertitamente porta i suoi in vantaggio. Nei minuti di recupero del primo tempo, la squadra tedesca è andata vicina al pareggio con una punizione del croato Josip Juranovic che si è schiantata alla base del palo della porta difesa da Alex Meret.

Un campanello d’allarme che forse il Napoli ha sottovalutato ed è arrivato il pareggio in seguito a un contropiede che ha colto impreparato tutto il reparto difensivo azzurro.

Certo, il Napoli ha avvertito il colpo, ma ha cercato la vittoria e l’ha cercata fino alla fine, anche se non è riuscito a inventare giocate rischiose contro un avversario che si è ritirato in campo, ha chiuso gli spazi e ha guadagnato un punto nel Maradona, dove i campioni d’Italia hanno avuto difficoltà a vincere ultimamente. Sono tante le questioni che Garcia dovrà affrontare. Problemi in parte risolvibili, come un ridisegno dei ruoli in campo; in parte no, come l’assenza in difesa di un calciatore forte che rende ancora più evidenti i limiti di Amir Rrahmani che, evidentemente, non può essere il leader del reparto.

 

Comunque le possibilità di avanzare in Champions League restano ancora in piedi. “Ho visto il Napoli cercare il secondo gol in ogni modo possibile e penso che servisse solo l’ultimo passaggio, ma non ho nulla da rimproverare alla squadra se non il gol del pareggio che ci hanno segnato quando abbiamo attaccato”, ha detto Garcia. “È una lezione che dobbiamo imparare per il futuro e per le prossime partite”, ha aggiunto il tecnico, riconoscendo: “Non vinciamo al Maradona da settembre”. “È difficile spiegare quello che è successo, direi inspiegabile. Non possono fare gol del genere in questo tipo di partite – concorda Politano, rammaricandosi che l’Union Berlino abbia preso un punto al Napoli – ha detto – senza praticamente raggiungere la porta -, mentre noi generiamo molte situazioni.”

 

Pallavolo: Velasco nuovo ct della nazionale femminile

La Federvolley ha affidato l’incarico di commissario tecnico della nazionale femminile a Velasco, che sulla panchina azzurra ha conquisttoa l’argento olimpico ad Atlanta nel 1996 contro l’Olanda, 3 ori europei, 2 titoli mondiali e 5 vittorie nella World League, oltre ad altri numerosi trofei.

Nel 1997/98 era già stato chiamato a guidare la Nazionale Femminile. L’incarico con l’Italdonne partirà dal 1° gennaio. “Siamo molto contenti che Julio abbia accettato la nostra proposta. Siamo convinti che affidare la nazionale femminile a un tecnico del suo spessore sia in questo momento la scelta migliore. Ci sono tutti i presupposti affinché questo nuovo percorso possa regalarci soddisfazioni, sicuramente porterà un contributo importante, come è sempre stato, alla causa azzurra”.

La conferenza stampa di presentazione si terrà martedì 21 novembre alle ore 14, presso il Centro Federale Pavesi di Milano.

All’Arechi passa il Napoli. Garcia,’bella partita e Raspadori è molto bravo’

Torna il Napoli che vince e convince. Nel derby con la Salernitana fa valere la notevole superiorità tecnica rispetto all’avversaria, anche grazie ad alcuni aggiustamenti di Garcia che riporta Lobotka nel suo ruolo naturale e azzecca le sostituzioni.

Dunque ci pensano Raspadori nel primo tempo ed Elmas nel finale di partita a mettere le cose a posto per gli azzurri. La Salernitana è estremamente aggressiva su ogni pallone, quando però gli azzurri superano la pressione iniziale e mettono piede nella metà campo avversaria, per i padroni di casa arrivano i pericoli. Gli attaccanti di Garcia sono infatti molto veloci nello scambiare palla e sfruttano con continuità le sovrapposizioni sulla fasce di Olivera e Di Lorenzo che consentono a Kvaratskhelia e Politano di accentrarsi, agevolandoli negli scambi stretti di palla con Raspadori che è agile e potente al tempo stesso e si fa sempre trovare pronto al dialogo con i compagni di squadra. Il vantaggio del Napoli arriva al 12′ grazie proprio a uno spunto del centravanti, sostituto di Osimhen. L’azione si sviluppa sulla destra e c’è un passaggio per Olivera, spostatosi sull’altro fronte d’attacco, il quale è in una posizione di fuorigioco non rilevata dal guardalinee. La difesa della Salernitana si impossessa del pallone ma la ripartenza è lenta e macchinosa e ciò consente a Lobotka di rientrare in possesso del pallone. Lo slovacco serve Raspadori, liberatosi sulla destra, il quale conclude con un tiro in diagonale che s’insacca. Lo stesso Raspdori nel finale del primo tempo va vicino al raddoppio con un tiro dalla breve distanza che Ochoa devia in calcio d’angolo. Nella ripresa Garcia decide una serie di cambi allo scopo di preservare in termini energia alcuni titolari in vista dell’impegno di mercoledì prossimo in Champins League con i tedeschi dell’Union Berlino. Gli azzurri sfiorano il gol due volte con Politano che colpisce un palo e si vede poi respingere il tiro decisivo da Pirola. Ochoa deve poi salvare la sua porta con un colpo di reni e una difficile parata su tiro di Zileinski. Il gol del raddoppio per il Napoli arriva al 36′ con Elmas che si libera sulla sinistra, entra in area di rigore e conclude con un tiro rasoterra che trafigge Ochoa.

“Abbiamo iniziato bene ed è la prima volta che facciamo gol nei primi 15 minuti. Dopo la rete di Raspadori siamo un po’ calati ma non abbiamo concesso niente. Siamo ripartiti nel secondo tempo come avevamo finito il primo”. Rudi Garcia è contento della sua squadra e di come ha affrontato il derby con la Salernitana. “Potevamo fare meglio – dice il tecnico ai microfoni di Dazn – ma bisogna considerare anche che Ochoa che ha fatto molto bene. Comunque alla fine a forza di attaccare abbiamo fatto il secondo con gol Elmas e sono contento che abbia segnato lui perché se lo merita. Chi viene dalla panchina dà sempre un grande aiuto”. “Raspadori – osserva Garcia – è stato molto bravo. Da quando sono qua ho visto subito in questo giocatore tanta qualità. Ha il sendo del gol, dello spirito collettivo, gioca con tutti e due i piedi. ha un tiro fortissimo, viene incontro e sa giocare con la squadra. E’ un falso nove e al tempo stesso un trequartista ma ha una polivalenza ancora maggiore. Il suo vero problema è…Osimhen e dunque il 4-3-3. Ma comunque non vediamo l’ora che torni anche Victor in modo da avere una soluzione in più. In ogni caso Raspadori è imporante anche se c’è Osimhen in campo perché sa giocare bene anche difensivamente. E’ nelle sue caratteristiche. Anche oggi è tornato indietro nel finale e questo è molto bello per un allenatore”. “Un eventuale cambio del modulo rispetto al 4-3-3 – spiega il tecnico francese – può eventualmente dipendere dalla rosa che ho a disposizione in un determinato momento, ma dipende anche dall’ avversario, dalla conpetizione. Comunque è una possibilità. Certo il 4-3-3 i ragazzi lo recitano a memoria ma anche le avversarie lo hanno studiato e si adeguano a questa cosa e allora dobbiamo avere altre armi”. “Ora – conclude Garcia – testa alla Champions League perché vincere mercoledì prossimo è importantissimo. Dobbiamo prendere i tre punti per andare ancor più avanti nel nostro intento di superare il girone”. Filippo Inzaghi è a sua volta moderatamente contento del comportamento della sua squadra, nonostantela sconfitta. “Oggi – dice – penso che gli applausi della gente a fine gara siano stati meritati. C’era un gol in fuorigioco e l’azione andava fermata. Certo prendere un gol così ti fa andare sempre in salita e nonostante ciò siamo rimasti in gara fino all’82’. Ho anche rischiato con tre punte in campo ma bisogna ripartire e per farlo serve questo spirito, questa voglia che abbiamo dimostrato oggi. Quando giocheremo con questo spirito, con questa voglia contro le squadre che lotterranno con noi per la salvezza, con l’aiuto di questo pubblico straordinario ne uciremo fuori” “Aggredire e ripartire – aggiunge Inzaghi – era stata la tattica giusta ma nell’area di rigore dobbiamo essere più cattivi. Con il lavoro miglioreremo presto. Con il Napoli non è facile fare la partita perché fraseggiano bene. Abbiamo subito il giusto, cioè quello che si deve subiire contro una squadra straordinaria. I quattro davanti hanno fato una mano. Questi ragazzi hanno talento e spero che crescano in fretta perché il nostro cammino dipende molto da loro”. “La squadra – conclude l’allenatore della Salernitana – è da recuperare sul piano mentale e fisico. Stiamo lavorando molto in allenamento e siamo cresciuti come dimostrano le ultime due partite. Dalla prossima partita tornerà anche Simy e abbiamo bisogno di fisicità e di lotta. Giocando con le due punte ho già cercato di costruire quello che deve darci la salvezza. Questo è il vestito giusto per tentare di salvarci”.