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Champions, colpo del Napoli a Berlino. Garcia: ‘Ho visto determinazione’

Ci pensa Jack! E’ Bastato un gol di Raspadori al Napoli per sbancare l’Olimpia stadio di Berlino e ipotecare il passaggio agli ottavi di finale di Champions League. La squadra di Garcia non ha brillato particolarmente ma si è dimostrata concreta e cinica e soprattutto è stat capace di sfruttare al meglio le debolezze degli avversari. La crisi dell’Union Berlino, che con quella di ieri colleziona ben nove sconfitte consecutive tra campionato e Champions, sembra ormai irreversibile. La squadra di Fischer è generosa e combattiva ma i limiti tecnici sono evidenti e si vedono soprattutto quando il si alza il livello dell’avversario.

Nel primo tempo le squadre non riescono a produrre neppure un’occasione da gol. La gara si gioca esclusivamente a centrocampo, con marcature molto rigide che non lasciano respirare i creatori di gioco. I tedeschi sono più aggressivi e corrono molto di più degli azzurri i quali tuttavia mantengono prevalentemente il controllo del pallone. Il problema per la squadra di Garcia è la scarsa vena dei tre centrocampisti. Cajuste tocca pochissime volte il pallone e quando lo fa non è mai decisivo. Zielinski non entra nel vivo del gioco e Lobotka è insolitamente impreciso nel controllo del pallone e nei passaggi. Nella ripresa il ritmo si fa più veloce anche perché c’è un visibile calo atletico dei tedeschi che pressano di meno e lasciano agli avversari molto più tempo per pensare e per organizzare il loro gioco. Il gol del vantaggio degli azzurri arriva al 19′ quando Kvaratskhelia diventa protagonista. Il georgiano entra in area di rigore partendo da sinistra, supera Trimmel e serve Rasapdori che insacca con una conclusione di sinistro. Dopo il cambio del risultato ci si aspetterebbe una forte reazione dei padroni di casa che però non arriva. Gli uomini di Fischer sembrano perdere sempre più energie con il trascorrere dei minuti e il Napoli diventa padrone del gioco. L’allenatore dei tedeschi prova a cambiare il corso della partita facendo una serie di cambi e anche Garcia risponde mandando in campo Simeone al posto di Raspadori, Olivera per Mario Rui e successivamente Lindstrom per Politano. Le offensive dell’Union Berlino producono una sola grossa occasione con un colpo di testa di Knoche che sfiora il palo della porta di Meret. Negli ultimi minuti Garcia per difendere il prezioso vantaggio sostituisce anche Kvaratskhelia con Ostigard che si piazza davanti alla propria area di rigore. Negli ultimi minuti i tedeschi si riversano nell’area di rigore del Napoli alla ricerca del gol del pareggio. Gli azzurri difendono con le unghie il vantaggio e portano a casa tre punti che potranno risultare determinanti per la qualificazione agli ottavi di finale.

“Ho visto un secondo tempo più intelligente, premiato da un bel gol. Ci abbiamo messo gli ingredienti giusti, con voglia e rabbia. Abbiamo dimostrato di essere una squadra che sa giocare”. Così Rudi Garcia dopo la vittoria in Champions sul campo dell’Union Berlino. L’allenatore ha lodato anche i giocatori subentrati, “che ci hanno dato una grande mano. Sono contento dell’atteggiamento in campo, ho visto determinazione ed una energia positiva”. “È stata una partita difficile contro una squadra che, davanti al pubblico di casa e in questo stadio, voleva fare bella figura – ha detto il capitano Giovanni Di Lorenzo – Abbiamo fatto una grande prestazione, siamo rimasti uniti per ottenere una vittoria importantissima, dimostrando di essere una grande squadra che può andare avanti nella competizione. Ora tutte le squadre, anche in Europa, ci conoscono, non beneficiamo più dell’effetto sorpresa della scorsa stagione”. “Probabilmente non è stata la nostra partita migliore, non abbiamo brillato, ma abbiamo vinto in trasferta ed è importante per il futuro – è l’analisi di Giacomo Raspadori, autore del gol vittoria – Il nostro avversario aveva preparato molto bene questa partita, abbiamo dovuto lottare per trovare la soluzione. Ora siamo sulla strada giusta, in campionato come in Champions League, dobbiamo continuare così, soprattutto nell’approccio a livello mentale”.

Champions, Zielinski: ‘A Napoli sto benissimo e darò sempre il massimo’

Con Rudi Garcia è intervenuto anche Piotr Zielinski in conferenza stampa alla vigilia della gara di Champions League, Union Berlino-Napoli. “Io da sempre cerco di fare il massimo per la mia squadra – ha detto il centrocampista azzurro -. Ormai sono 7 anni, sto benissimo a Napoli e cercherò sempre di dare il massimo. Sono contento di come sono partito quest’anno e cercherò di migliorare ancora per aiutare la squadra. Come sta la squadra? La squadra sta bene, al Milan non pensiamo perché abbiamo una partita importante in Champions e vogliamo vincere. La squadra è preparata bene per fare una grande partita”.

Zielinski poi ha aggiunto: “Sono diventato un giocatore più continuo? Non mi sono mai considerato un giocatore discontinuo, la gente può dire ciò che vuole, io cerco e do sempre il massimo. Sono contento quando posso aiutare con un gol o un assist ma l’importante è sempre la squadra. Darò sempre il massimo e sarò così anche domani sera”.

“I colloqui individuali con ADL e il rinnovo? La presenza del presidente ci ha fatto piacere come al solito, ha fatto colloqui con tutta la squadra e tutti quelli che lavorano in società. Ci siamo detti delle cose che restano in spogliatoio, è positivo che il presidente sta con noi e ci ha fatto molto piacere. Rinnovo? Ci pensa il mio agente con la società – conclude -, io non ci penso ora”.

Champions: Garcia: ‘In queste gare grandi motivazioni. Gruppo unito, tifosi eccezionali’

“Domani sera avremo grandi motivazioni che nella partite di Champions vengono da sole, non c’è bisogno di andarsele a cercare”. Rudi Garcia è convinto che il suo Napoli domani sera contro l’Union Berlino darà il massimo per puntare alla vittoria. “Non c’è mai bisogno che un allenatore prima di una gara di Champions chieda concentrazione ai suoi calciatori – aggiunge – perché la Champions è una competizione bella da giocare per tutti noi”. “Noi – conclude il tecnico – abbiamo iniziato bene vincendo a Braga e contro il Real, pur non avendo giocato male abbiamo perso in casa. Perciò domani dobbiamo vincere per riprenderci i punti persi”.

“Il gruppo è unito e lo ha dimostrato sabato scorso. Sono abbastanza contento del modo in cui ci siamo mossi a Verona, anche se abbiamo fatto solo il nostro lavoro”. Rudi Garcia, alla vigilia della sfida Champions con l’Union Berlino, chiede continuità al suo Napoli dopo la bella prova in campionato. “I ragazzi – dice – sono uniti e concentrati dall’inizio della stagione anche se non abbiamo vinto tutto e abbiamo avuto qualche momento complicato. I giocatori si sono impegnati sempre, dando il meglio. Dopo l’ ultima sconfitta non c’era da cadere nel catastrofismo e dopo Verona non c’è da esaltarsi”. “Domani – conclude Garcia – dovremo essere protagonisti, imporre il nostro gioco, sapendo che l’Union ha anche dei pregi, come il contropiede, il gioco in profondità, la fisicità. Loro aspettano i tuoi errori e dobbiamo essere concentrati per tutta la partita”.

“L’aiuto dei tifosi a Verona è stato eccezionale. E’ stato bellissimo vedere che avevamo quasi tutta una curva di tifosi nostri che ci hanno spinto e incoraggiato”. Garcia è entusiasta del sostegno che i tifosi del Napoli danno alla squadra e che ci sarà anche domani allo stadio Olimpico di Berlino. “Ho letto – dice il tecnico – che chi viene a Berlino si è fermato prima a Verona. Questa è una bellissima cosa e so anche quanto impegno economico ci vuole per chi fa le trasferte che a volte risparmia su altre cose per poter sostenere la sua squadra del cuore. Ho tanta ammirazione – conclude Garcia – per chi fa queste cose”.

Il tecnico dell’Union Berlino, Fisher avverte: ‘Napoli forte, proveremo a complicargli la vita’. Khedira: ‘Impressionato da Kvaradona’

Circa 45 minuti è durata la conferenza stampa dell’allenatore dell’Union Berlino Urs Fischer e del centrocampista Rani Khedira, alla vigilia del match Union Berlino-Napoli, nella sala conferenze del Training Center FC Union Berlin di Berlino.

Per Fischer, si tratta di un appuntamento importante. La sua non è una posizione comoda in questo momento: l’anno scorso la sua era la miglior difesa della Bundesliga, quest’anno va molto male. Sabato scorso ancora una sconfitta, 3 a zero in casa contro lo Stoccarda; in campionato ha raccolto solo 6 punti ed è al 15esimo posto. Motivo per cui la sua panchina è stata in bilico, poi è arrivata la riconferma dal Ds. “Sentire la fiducia fa sempre piacere – dice Fisher -, in passato insieme abbiamo raggiunto e festeggiato successi, ora siamo in un momento difficile e dobbiamo restare compatti anche come società per riprenderci. Io lavoro tutti i giorni per migliorare e tornare sulla strada giusta, il sostegno può fare solo bene, ma sappiamo che il calcio dipende dai risultati. Io non penso a ciò che può succedere tra 3-4 settimane, ma penso solo ad oggi ed a complicare le cose al Napoli esprimendo il massimo potenziale. Poi se la squadra ipoteticamente non dovesse più seguirmi, saprei cosa fare”.

Fisher sa che lo Stoccarda va archiviato: “Abbiamo davanti un avversario difficile, i campioni d’Italia – afferma -, serve fiducia ma gli ultimi risultati non sono stati positivi e ci manca autostima ma dobbiamo restare ottimisti e dobbiamo sapere che il calcio è anche divertimento. Affronteremo il Napoli nel modo giusto per portare via punti” Sa bene che manca “la compattezza, ma anche il vincere duelli – aggiunge -, poi ci manca concretezza in varie fasi di gioco, non è solo un aspetto. Dobbiamo ritrovare compattezza e solidità nell’uno contro uno, domani sarà importante fare un piccolo passo in avanti per crescere”.

Su Garcia, Fisher, poi, dice: “Non lo conosco personalmente, ho seguito molto il Napoli e posso dire che è una squadra compatta, si muove bene senza palla, ha qualità sugli esterni, nell’uno contro uno, sarà difficile. E’ quinto a 5 punti dalla prima, non penso sia in difficoltà o in crisi. Hanno Osimhen fuori, pure un centrale difensivo mancherà, ma mi aspetto il Napoli di sempre, è forte, gestisce bene la pressione, è pericoloso in tutti i settori, sugli esterni con Kvaratskhelia e Politano uno contro uno. Cito anche Lobotka, il metronomo del loro centrocampo, sarà difficile. Proveremo a fargli toccare meno palloni a Lobotka, ma senza una trappola per lui”.

L’allenatore del Berlino dovrà fare i conti anche con gli infortunati. “Domani mancheranno sicuramente Juranovic e Roussillon che sono fuori, su Gosens ha fatto massaggi, l’ho visto allenarsi a parte e forse può giocare un po’. Intanto è stato recuperato Knoche, ha giocato sabato per la prima volta, avrebbe potuto fare anche i 90 minuti, ma è uscito a scopo precauzionale. Può giocare. Bonucci, ma non solo, devono preoccuparsi perché significa tenere tutti sulla corda per aiutare”.

Khedira, rientrato dopo un problema al polpaccio, si dice pronto al debutto in Champions:

“Sono contento di essere tornato, ho messo minuti nelle gambe, dispiace che la gara non è andata bene, ma sono felice del ritorno e sono contento di giocare domani in Champions. La parola d’ordine è continuare ad avere fiducia, ottimismo, domani dovremo giocare con umiltà, domani non sarà semplice ma non dobbiamo deprimerci e dobbiamo provare a vincere”.

Sul giovane talento georgiano che gioca nel Napoli, il 29enne centrocampista tedesco dice: “Sicuramente è un buon giocatore, non a caso è stato ribattezzato Kvaradona, ho sentito questo gioco di parole, forma un grande attacco con Osimhen che non ci sarà, è un attacco difficile da fermare, ha contribuito allo Scudetto e sarà un avversario difficile ma si difenderà di squadra lasciano meno spazio possibile e raddoppiando”.

Quando gli chiedono se Bonucci gli ha parlato del Napoli, risponde: “Non ancora, è l’allenatore che ci prepara alla gara e l’ha fatto nella maniera più corretta”.

Un’ultima battuta di Fischer è stata sul ritrovare compattezza: “Ci siamo detti di tornare a fare quello che sappiamo fare, correre, compattezza, ritrovare automatismi, prendere le decisioni giuste e vincere i duelli, rischiando quando è necessario”.

Napoli passa facile a Verona, Garcia torna a respirare

Torna a sorridere il Napoli, torna a respirare Rudi Garcia. Campioni d’Italia che passano al Bentegodi grazie a un primo tempo in cui mettono a nudo le pochezze tecniche e tattiche di un Verona “senza senso”, con Baroni che sceglie un undici improbabile. Il Napoli è un diesel, parte piano, al piccolo tratto ma quando inserisce la marcia l’Hellas si perde. Ripresa più equilibrata, Kvaratskhelia firma il tris in apertura, poi un Verona più logico e con più orgoglio trova la rete con Lazovic e pur rischiando il poker si fa più presente e minaccioso dalle parti di Meret. Parte bene il Verona, che su angolo crea un paio di buone opportunità, prima con Dawidowicz poi con Magnani. Il Napoli cresce con il tempo, guadagna campo, Lobotka diventa più centrale nel gioco dei partenopei e il tridente offensivo Politano, Raspadori e Kvaratskhelia inizia a carburare. Ci prova Raspadori su punizione, Montipò ci mette i pugni; ancora portiere di casa protagonista su una conclusione dal limite di Politano. Il Verona non riesce più a ripartire, si abbassa colpevolmente pensando solo a chiudere gli spazi davanti alla propria area. Ma il Napoli ha più qualità nel palleggio, muove palla, mette alle corde la difesa gialloblù. Una giocata sulla corsia di sinistra di Raspadori mette Politano in grado di sbloccare il match: sinistro al volo e Montipò battuto. Lo stesso Montipò riesce a non farsi superare qualche minuto più tardi, quando respinge la conclusione ravvicinata di Cajuste dopo l’assist di Raspadori. Nel finale di frazione fatale ripartenza del Napoli: Politano spezza la difesa veneta servendo sul fronte opposto Kvaratskhelia, che salta Magnani e calcia forte sul primo palo beffando ancora una volta Montipò. Baroni cambia subito ad inizio ripresa per dare la scossa ad una squadra che sembra alla deriva. Dentro Bonazzoli, Terracciano e Lazovic, fuori Ngonge, Amione e Serdar. Ad affondare la barca Verona ci pensa ancora una volta Kvaratskhelia, che sigla la personale doppietta e la terza rete dei campioni d’Italia con un contropiede mortifero a una difesa del Verona davvero mal posizionata. I padroni di casa hanno un sussulto d’orgoglio: Di Lorenzo pasticcia, Lazovic di sinistro realizza. Poi le squadre si allungano e fioccano le occasioni: Sfiora il poker Cajuste, Meret è bravo su Bonazzoli a non riaprirla del tutto. Vicino alla rete dell’ex anche Simeone e infine ancora Meret reattivo su Lazovic.

Cannavaro ‘io al Napoli? Lavoro di Garcia va rispettato’

“Io sulla panchina del Napoli? C’è un allenatore che sta lavorando e va rispettato. Il dopo Spalletti non era facile per nessuno. Io sono sempre stato tifoso del Napoli, penso che per quelli sia il sogno di tutti lavorare in questa società”.

Parola di Fabio Cannavaro, leggenda del calcio italiano, a margine di un evento alla Luiss. “Comunque spero di tornare presto al lavoro. Dopo la Cina ho fatto un’esperienza in Serie B, è andata male e ho pagato un po’ quella scelta, come tanti allenatori – prosegue -. Intanto studio, perché bisogna aggiornarsi visto che il calcio va a una velocità impressionante. In Arabia? No grazie, ci ho già allenato (l’Al Nassr, ndr) e sto a posto così”.

De Laurentiis a Castelvolturno, a tutto campo, su Garcia, Osimhen, Conte

Si è presentato in sala stampa a sorpresa il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, improvvisando una conferenza stampa nel ritiro di Castel Volturno. Lo ha fatto, ha precisato, per mettere chiarezza su alcuni punti, dopo aver “letto di tutto e di più dopo la sconfitta con la Fiorentina”. Perché, ha aggiunto, “nella vita si possono avere dubbi, se c’è stato qualche errore me ne prendo la responsabilità: l’allenatore l’ho scelto io, le scelte sono state mie. Ma da qui a dire di cambiare l’allenatore…”.

Garcia

“Garcia si è sentito al centro delle critiche di tutti i media e mi sono dovuto affrettare a tendergli la mano. Gli ho detto non ti preoccupare, tu vai avanti. Ci sono stati degli errori ma noi ci auguriamo non vengano ripetuti e noi siamo qui a darti manforte e supporto”. Senza considerare, ha proseguito, che “un cambio è sempre traumatico e in giro non ci sono tanti allenatori che praticano il 4-3-3 con la linea alta, come con Sarri e Spalletti”.

Conte

Riguardo a Conte, “sono solo pettegolezzi”, ha detto De Laurentiis, spiegando di aver fatto una vacanza con lui alle Maldive, “c’era anche la sua famiglia, e da quel momento abbiamo mantenuto i rapporti. Mi sento ancora con Mazzarri, Ancelotti, Benitez, Reja. Il resto è solo un pettegolezzo che demolisce chi oggi è incaricato di allenare la squadra e che mi infastidisce”.

Giuntoli

Il presidente ha aggiunto di trovarsi “molto bene” anche con la direzione sportiva: “con Meluso, poi Micheli in qualità di capo dello scouting lavora con noi da molti anni”, mentre Giuntoli, “era sei mesi che si era buttato in branda”, “ha indovinato una serie di giocatori, ma ne ha sbagliati altri, ma non per questo mi metto a fare la conta. Poi è andato a lavorare alla Juve con mia grande sorpresa”.

Osimhen

“Sono sempre stato sereno con Osimhen, soltanto che bisogna essere in due. Il mio mood è rimasto sempre lo stesso, se il suo nel frattempo si è modificato non posso farci nulla. Se da una stretta di mano arriva poi una negazione di ciò su cui si era concordato, uno si dispiace, ne prende atto, ma la vita va avanti. Però questo non toglie che con Osimhen ci siano ottimi rapporti, non vedo perché non debbano esserci”.

“Noi siamo il Napoli”

Riguardo alla sua attuale frequente presenza nella sede del ritiro, ADL ha spiegato di essersi “riavvicinato alla squadra per darle serenità. Perché noi siamo il Napoli, siamo in Europa da 15 anni, non è che ogni volta che un cerino incendia un pezzo di carta bisogna gridare che va a fuoco tutto. I pompieri siamo noi stessi ed è per questo che devo essere presente, è stata una mia colpa non esserlo stato abbastanza in passato. Ora e fino alla fine del campionato mi dedicherò al Napoli che è un film panta rei, che scorre, che bisogna curare con la lente di ingrandimento ogni giorno perché basta un granello di sabbia a creare storture negli ingranaggi”. De Laurentiis ha poi affermato di aver parlato con i giocatori non in gruppo ma uno per uno “perché così lui si apre e ti dice quello che pensa”. “Ho parlato con tutti, ho detto a ciascuno che deve continuare a giocare per lo scudetto e quindi per i tifosi, e tutti i calciatori sono con Garcia”. Il presidente del Napoli ha infine criticato la programmazione dei match: “Non sappiamo fare gli orari delle partite”, ha detto. “Le mettiamo alle 20.45 di domenica con i bambini, che vogliamo recuperare al calcio, ma che il giorno dopo devono andare a scuola. E anche i genitori devono andare a lavorare. Poi ci lamentiamo che non vanno allo stadio”.

Qualificazioni e calcioscommesse: giorni difficili per la Nazionale di Spalletti

di Ettore Di Mezza.

Giorni intensi e carichi di preoccupazione sono quelli che sta vivendo la nazionale di calcio italiana durante quella che è sicuramente la sosta nazionali più movimentata dell’anno. La parentesi calcioscommesse sembra destinata a non chiudersi a breve, complice un Fabrizio Corona scatenato che sta inscenando qualcosa di simile a una serie tv; a quanto pare l’ex fotografo ha con se parecchie informazioni riguardo l’argomento e per ora non sembra intenzionato a fermarsi. Dopo i nomi di Nicolò Zaniolo, Sandro Tonali, Nicolò Fagioli e Nicola Zalewski potrebbe fare altri nomi di calciatori e, a detta sua, anche allenatori e procuratori coinvolti nella vicenda delle calcioscommesse. Per quanto riguarda il calciatore della Juventus (Fagioli) a breve arriverà la squalifica dai campi, che alla luce delle informazioni ritrovate nel suo cellulare ammonterebbe a 3 anni. È proprio dal cellulare di Fagioli che sono partite le indagini anche su altri giocatori di serie A. Al momento la Juventus ha affermato che sarà vicina al giocatore che però allo stesso tempo verrà punito a causa della grave situazione che ha creato. Gli avvocati della società stanno lavorando per ridurre la pena del centrocampista al di sotto di un anno.
Appena entrata nel vivo invece la situazione di Zaniolo e Tonali: l’ex Roma verrà interrogato nei prossimi giorni, nonostante continui a negare le accuse cadute su di lui affermando di essersi soltanto avventurato in qualche gioco di carte.  Da ciò che traspare invece su Tonali, dopo un interrogatorio di diverse ore, avrebbe confessato di aver avuto a che fare con un giro di scommesse illegali. Per Sandro Tonali la situazione si complica, il calciatore rischia di essere allontanato, come Fagioli, per 3 anni dai campi da gioco. Esce invece dalla bufera (almeno momentaneamente) Nicola Zalewski che non comparirebbe negli atti dell’indagine. La situazione è comunque in continuo aggiornamento.

Anche in ottica calcio giocato non ci sono buone notizie in arrivo con la nostra nazionale sconfitta per 3 reti a 1 dall’Inghilterra, in quella che loro hanno considerato una sorta di “vendetta” per l’indimenticabile notte europea di luglio 2021 che vide l’Italia alzare il trofeo. Situazione in classifica non delle migliori per gli azzurri che si ritroveranno ancora una volta a giocarsi il posto in un torneo con la macedonia. Storia già vista insomma, ma questa volta sarà ancora più ardua data la vittoria obbligatoria non solo contro i macedoni ma anche contro l’ottima Ucraina, che tra l’altro ha anche più punti nel girone. Con la vittoria di ieri sera gli inglesi si aggiungono alla lista delle nazionali già qualificate per l’europeo 2024 insieme a Belgio, Francia, Portogallo, Scozia, Spagna, Turchia e Austria. Le sorprese sono certamente Scozia e Turchia che hanno stupito e meritato la qualificazione grazie al loro gioco; menzione speciale per un italiano, Vincenzo Montella, nuovo e attuale ct della Turchia, che ha impiegato solo 20 giorni per entrare nei cuori dei turchi e ora è nella storia grazie alle sue 2 vittorie su 2 e qualificandosi prima del tempo a un torneo importante come Euro 2024.

Giro d’Italia, il Sannio si ‘tinge’ di rosa

Il Sannio si “tinge” di rosa ospitando il 14 e il 15 maggio prossimo la decima e l’undicesima tappa del Giro d’Italia.

La decima tappa partirà da Pompei e si concluderà, dopo 141 chilometri, con un arrivo in salita a Bocca della Selva, a Cusano Mutri (Benevento), dopo aver attraversato in montagna il passaggio per Camposauro. Il giorno seguente, 15 maggio, il territorio sannita sarà ancora protagonista con l’undicesima tappa: partenza da Foiano di Val Fortore e arrivo a Francavilla a Mare dopo 203 chilometri. L’ufficializzazione delle tappe sannite ha immediatamente entusiasmato diversi comuni della provincia di Benevento che tornerà, dopo tre anni, ad ospitare “uno degli eventi sportivi più seguiti e amati dagli italiani”.

Calcio: stop in amichevole con la Nigeria, esami per Osimhen

Victor Osimhen è stato sottoposto ad una risonanza magnetica per valutare l’entità dell’infortunio che ha subito nell’amichevole che la Nigeria ha giocato a Portimao (Portogallo) contro l’Arabia Saudita di Roberto Mancini ma i risultati non saranno disponibili prima di domani. Lo hanno detto alla Afp alcuni dirigenti della Nigeria, spiegando che l’attaccante del Napoli – uscito dal campo al 14′ della ripresa -potrebbe essersi procurato un infortunio ad un tendine del ginocchio. Il ct della delle Super Aquile, José Peseiro, ha fatto sapere che di sicuro non schiererà l’attaccante per la prossima amichevole, in programma lunedì contro il Mozambico ad Albufeira, sempre in Algarve. “Secondo me non abbiamo bisogno di schiarare Osimhen, qualunque sia il risultato della risonanza magnetica”, ha detto in un video pubblicato dalla selezione sui social.