Trasferita in una Comunità Protetta la Vittima di Stupro a Palermo: Nuovo Sfogo sui Social Scatena Preoccupazione

Nelle ultime ore, una nuova ondata di preoccupazione e indignazione ha travolto l’opinione pubblica a seguito del trasferimento in una comunità protetta della giovane di 19 anni che è stata vittima di uno stupro a Palermo. La decisione è giunta dopo che la ragazza ha condiviso un toccante sfogo sui social media, esprimendo apertamente il suo dolore e la sua disperazione.

In un messaggio che ha rivelato la profonda sofferenza che la giovane sta affrontando, la vittima ha scritto: “Sono stanca, non ce la faccio più, mi state portando alla morte”. Queste parole sono state una risposta a un commento in cui veniva accusata ingiustamente di essere stata consenziente alla violenza subita. La ragazza ha aggiunto: “Non ho più voglia di combattere”, lanciando un grido di aiuto che ha risonanza nelle anime di molti.

Solo alcuni giorni prima, la 19enne aveva trovato il coraggio di rompere il silenzio, affrontando direttamente coloro che la giudicavano con insensibilità e crudeltà. Tuttavia, la reazione dei social media e dei mezzi di comunicazione aveva suscitato un acceso dibattito sulla necessità di rispettare la dignità della vittima e di evitare un’informazione sensazionalistica e poco rispettosa.

In questo contesto, il Garante della Privacy ha deciso di avviare un’istruttoria nei confronti dei siti che hanno divulgato dettagli sensibili e personali della giovane vittima. Nonostante le regole deontologiche che dovrebbero guidare la comunicazione di casi simili, si è registrato un preoccupante numero di casi in cui l’informazione è stata caratterizzata da un eccessivo sensazionalismo e da una morbosa curiosità sulla vicenda.

È evidente che la delicatezza di casi come questo richiede una maggiore sensibilità da parte dei media e dei cittadini. La lotta contro lo stupro e la violenza sessuale deve essere basata su una profonda empatia e rispetto per le vittime, senza aggiungere ulteriori traumi attraverso una narrazione irresponsabile e invasiva.

Il trasferimento della giovane in una comunità protetta sottolinea l’importanza di offrire un ambiente sicuro e protetto alle vittime di violenza sessuale, consentendo loro di affrontare il proprio percorso di guarigione senza ulteriori pressioni o giudizi. Questo episodio serve come un richiamo a tutti noi, come società, per riflettere sulla nostra responsabilità di trattare queste situazioni con il rispetto e l’attenzione che meritano.

In conclusione, mentre la giovane vittima cerca di superare il suo trauma e ricostruire la propria vita, è essenziale che la società nel suo insieme si impegni a sostenere le vittime di violenza sessuale e a promuovere una cultura di rispetto e comprensione.

Obesità, ernia e reflusso curabili in un unico intervento

Un unico intervento chirurgico per curare contemporanemente l’obesità, l’ernia iatale e il reflusso gastroesofageo. È un’evoluzione della “sleeve gastrectomy”, una nuova tecnica di gastrectomia verticale che consente di ridurre il volume dello stomaco, di riparare l’ernia e di ricostruire la valvola antireflusso in una sola operazione. Una soluzione utile considerando che secondo i dati dell’Istituto superiore di sanità gli italiani obesi sono oltre 4 milioni e che nel 50% di coloro che sono candidabili alla chirurgia bariatrica coesistono anche le altre due condizioni.

Questo nuovo intervento “evoluto” è una delle novità presentate in occasione della 26esima edizione del congresso mondiale dell’International Federation for the Surgery of Obesity and Metabolic Disorders (Ifso), che si è svolta a Napoli.

“La sleeve gastrectomy è un trattamento di chirurgia bariatrica che può essere considerato nei casi di obesità e che, mediante la riduzione dello stomaco, induce un precoce senso di sazietà – spiega Luigi Angrisani, professore associato in Chirurgia Generale all’Università Federico II Napoli e presidente del congresso -. La perdita di peso che si ottiene con un intervento di sleeve gastrectomy è legata alla consistente riduzione della capacità dello stomaco, che, da un lato, induce la sensazione di sazietà già dopo una modesta ingestione di cibo, e, dall’altro, causa un’importante riduzione del livello di grelina, l’ormone che determina il senso di fame”. La presenza di ernia iatale e reflusso gastroesofageo non preclude la possibilità di ricorrere alla sleeve gastrectomy. “In pochi centri selezionati in tutto il mondo – sottolinea l’esperto- per chi soffre di obesità con ernia iatale e reflusso gastroesofageo c’è la possibilità di ricorrere a un tipo di gastrectomia verticale modificata, o meglio ‘evoluta’, che consente di risolvere i 3 problemi con un unico intervento”. “Negli ultimi anni- conclude Angrisani – le tecniche chirurgiche sono molto migliorate e questo ci consente di aiutare sempre più pazienti che, oltre all’obesità, presentano anche ulteriori condizioni patologiche”.

Napoli e il turismo: no ai mega yacht, si ai BB, anche abusivi

Napoli ha sempre riservato sorprese. Capace di inaspettati exploit, perennemente sospesa tra le sue varie anime, simbolo di eterne contraddizioni, rivela più facce anche quando si parla di turismo.

Da un lato i grandi numeri. Quelli che fanno gongolare il sindaco Manfredi. Strade piene, file interminabili davanti ai locali più rinomati, folla nei nuovi luoghi di attrazione come il murales di Maradona nei Quartieri Spagnoli, quello di San Gennaro a Forcella e poi la Sanità e così via.

Dall’altro l’incuria cronica, con strade sporche e piene di buche, aiuole che sembrano piccole discariche e la periferia completamente abbandonata, anche più di prima.

Gli alberghi pieni

Ancora. Da un lato la soddisfazione di Federalberghi, che parla di un 78% di tasso di occupazione media delle camere solo nel primo semestre 2023, con un incremento rispetto allo stesso periodo (gennaio-giugno) dello scorso anno di quasi il 10%, con un quasi 90% a giugno e una permanenza media che “si avvicina a tre notti”.

Dall’altro i disservizi. La metro 2 che chiude una settimana ad agosto per lavori di ristrutturazione, per esempio. Certo, qui colpe e competenze sono delle Ferrovie dello Stato, ma se una parte corposa della città (Chiaia, piazza Amedeo, Parco Margherita) diventa irraggiungibile lo si deve anche alla funicolare ancora chiusa (da quanti anni?) e alla mancanza di una adeguata rete di collegamenti Anm.

I film e la mozzarella bloccano la città

E dopo aver reso inaccessibile, per diversi giorni, parte di via Acton e via Caracciolo per consentire le riprese del nuovo film del regista Sorrentino, il Comune annuncia una nuova chiusura, questa volta per ospitare la festa della mozzarella.

Buona la mozzarella di bufala campana Dop. Una eccellenza che ci invidiano in tutto il mondo! C’è solo da capire se possano convivere Fanzago, Fontana e i bocconcini; Vanvitelli, Caravaggio e la Zizzona; Luca Giordano, Canova e la Pizza Margherita.

Cosa vuole essere Napoli? Cosa vuole rappresentare?

Una strategia di marketing turistico (sconosciuta da questa parti) partirebbe prendendo in esame la provenienza geografica dei turisti. I primi dati ci dicono che primeggiano gli statunitensi, seguiti da francesi e giapponesi. A questo punto ci si dovrebbe chiedere: cosa amano di più quando viaggiano questi turisti? Cosa si aspettano di trovare? Siamo preparati con un adeguato numero di interpreti, di guide, di servizi dai più immediati a quelli più sofisticati? Cosa stiamo offrendo loro? E quali altri mercati possiamo attrarre?

No ai mega yacht

C’è anche una questione ricettività, a più livelli. Non siamo in grado di far attraccare mega yacht nel nostro porto, in quanto non adeguato: la normativa sulla sicurezza consente determinate misure massime. Così il super miliardario Bernard Arnault ha dovuto fare dietro front. Centinaia di migliaia di euro persi per ogni super yacht respinto.

Si, d’accordo, nel 2024 dovrebbero essere inaugurati due colossi dell’extralusso alberghiero: il Marriot (nell’ex Banca di Roma a piazza Municipio) e il Radisson (nell’ex palazzo del Mattino a via Chiatamone). Basteranno, da soli, a richiamare un turismo di lusso?

Il Comune ha di recente deliberato lo stop per 3 anni alle nuove licenze di spritzerie, baretti e fast food nelle zone ad alto valore artistico e archeologico del centro storico. Ma cosa fa per impedire l’apertura di B&B abusivi? Ha il potere di arrestare il proliferare di case vacanze, stabilendo degli standard minimi di qualità per gli alloggi convertiti in dimore turistiche alla meno peggio?

Domande semplici. Perché non sempre la soluzione a problemi complessi passa attraverso formule astruse.

Migranti: Caserta ci riprova, nuovo bando Sai da 1,5 milioni

Mentre tanti sindaci italiani lamentano l’impossibilità di accogliere migranti, il Comune di Caserta ci riprova con il Sai, il Sistema di Accoglienza che dovrebbe garantire la concreta inclusione nel tessuto socio-produttivo italiano degli immigrati – è riservato a chi ha la protezione internazionale e ai richiedenti asilo vulnerabili – attaverso corsi di italiano, progetti di formazione, percorsi scolastici e di inserimento lavorativo. E’ infatti pubblico da fine luglio il bando per la ricerca di società e coop disposte a gestire il Sai per il triennio 2022-2025, anche se questo Sai partirà concretamente solo una volta affidato (la scadenza del bando, prevista inizilamente per il 25 agosto, è stata prorogata al 9 settembre), e durerà un biennio, con scadenza il giugno del 2025, per un importo previsto – i fondi sono erogati dal Ministero dell’Interno – di 1,5 milioni di euro (1.592.344 euro), pari a 830mila euro annui. L’obiettivo è non ripetere ciò che è avvenuto con l’ultimo Sai, quello del triennio 2020-2022, sospeso nello scorso mese di febbraio per sei mesi dopo che era venute alla luce, in seguito a denunce penali di un consigliere comunale di Caserta e al report degli ispettori del Ministero dell’Interno, numerose criticità nella gestione da parte delle tre società che se ne occupavano, dagli appartamenti non agibili dove venivano ospitati i migranti al mancato pagamento per mesi ai beneficiari del pocket money e del vitto. Il Comune ha così deciso di “smobilitare”, chiudendo il Sai in seguito all’ok ministeriale, e la settantina di migranti ospiti, che intanto avevano iniziato concreti percorsi di inclusione scolastica, formativa e lavorativa, sono stati oggetto di trasferimento in Sai di altre città; la maggior parte dei migranti non ha però accettato i trasferimenti, molti sono dunque usciti dal Sai e hanno fatto ricorso, in particolare i migranti di origine bengalese, alla solidarietà di parenti e amici, mentre chi non aveva tale possibilità, soprattutto ragazzi di origine africana, è rimasto negli appartamenti inagibili in attesa di vedersi pagato il pocket money, di cui sono creditori, e in attesa che arrivasse il nuovo bando Sai, in cui magari poter rientrare. I migranti sono ancora lì, c’è chi intanto ha preso il diploma di scuola media o superiore, chi, per sostenersi, ha iniziato a lavorare in nero come cameriere; una situazione che ha certificato il fallimento dell’ultimo Sai, su cui peraltro si sono accesi i riflettori anche della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, che ha aperto due fascicoli di reato sulla gestione del Sai sospeso.

Tensione al Consiglio Comunale di Terni: Scontro tra Sindaco e Consiglieri di Minoranza

Nella mattinata odierna si è verificato un episodio di forte tensione durante il Consiglio Comunale di Terni, che ha coinvolto il Sindaco Stefano Bandecchi e i consiglieri di minoranza del partito Fratelli d’Italia (FdI). L’escalation è stata tale da richiedere l’intervento della polizia locale per evitare possibili contatti fisici, in particolare con Marco Celestino Cecconi, capogruppo di FdI.

L’alterco ha avuto origine da un acceso scambio di opinioni riguardante i conti comunali, tra il Sindaco Bandecchi e il consigliere Orlando Masselli, già sfidante del Sindaco nella corsa per la guida di Palazzo Spada. Durante la discussione, il Sindaco ha rivolto ripetute critiche a Masselli, sottolineando che questi avrebbe dovuto “vergognarsi nel dire che oggi servono i soldi”, rimarcando il ruolo di Masselli in qualità di ex assessore al bilancio durante la precedente amministrazione.

La tensione è ulteriormente cresciuta quando il Sindaco ha fatto un commento ironico affermando che Masselli avrebbe dovuto smettere di ridere, “altrimenti gli volano via tutti i denti dalla bocca”. Questa frase ha scatenato la reazione indignata di Marco Celestino Cecconi, il quale ha richiamato con veemenza Bandecchi affinché adottasse un atteggiamento e un linguaggio più moderato e rispettoso.

La situazione è precipitata quando il Sindaco, visibilmente alterato, ha abbandonato la sua postazione e si è diretto verso il consigliere Cecconi, spingendo involontariamente una sedia lungo il suo percorso. Solo grazie all’intervento rapido degli agenti di polizia presenti in aula è stato possibile evitare ulteriori incidenti. Bandecchi è stato fermato e allontanato dalla seduta consiliare, che è stata immediatamente sospesa.

L’episodio ha suscitato molte reazioni all’interno e all’esterno del Consiglio Comunale, mettendo in luce l’importanza del rispetto e della gestione pacifica dei dibattiti politici. Resta da vedere quali saranno le conseguenze di questo incidente e se si avranno sviluppi ulteriori. La città di Terni ora osserva con attenzione gli sviluppi futuri di questa controversia che ha momentaneamente sconvolto la seduta odierna.

Furti in case e negozi, sgominata banda di ladri a Salerno

Nell’arco di otto mesi avrebbe messo a segno una serie di furti in appartamenti e negozi dai quali sono stati rubati preziosi, orologi di pregio e prodotti di elettronica di alta gamma per circa 100mila euro. La Polizia di Stato sta eseguendo il fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Salerno nei confronti di diversi indagati di nazionalità georgiana, la maggior parte irregolari sul territorio nazionale, a cui gli inquirenti contestano i reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio, furti in abitazione, furti in esercizi commerciali nonché ricettazione. Parte della refurtiva è stata recuperata dalla Squadra Mobile di Salerno nel corso delle indagini.

Ida di Benedetto di nuovo a Un posto al Sole dopo 20anni

C’è una bella novità per gli amanti della soap più longeva della tv italiana. L’attrice e produttrice Ida di Benedetto potrebbe tornare sul set di Un Posto al Sole per vestire nuovamente i panni della contessa Federica Palladini personaggio che ha impersonato dal 1996 al 1998.

Tanti gli indizi, come la foto postata da Nina Soldano sui social che le ritrae insieme a luglio anche se le due attrici non hanno mai lavorato insieme nella fortunatissima e longeva soap di Rai3.

Dopo il ritorno del personaggio del dottor Luca De Santis, primario dell’ospedale questo inaspettato ritorno della contessa sarebbe ancora più clamoroso. Ed a tal proposito la Di Benedetto, che nel frattempo è tornata a vivere a Napoli, sua città d’origine, ha detto “Ancora adesso il pubblico napoletano mi chiede: ma quando tornate al Posto al Sole?”. Intrappolata in un matrimonio infelice con il marito Tancredi, la contessa Palladini ha sempre macchinato e ordito alle spalle degli altri per ottenere ciò che più desiderava. Dopo il divorzio da Tancredi, la contessa Federica è partita alla volta dell’Argentina con un nuovo amante e ha fatto ritorno solo in un’occasione, per aiutare il figlio Alberto. Di lei si sono perse le tracce e si sa soltanto che, in seguito alla notizia della morte tragica di Eleonora, la donna è stata rinchiusa in una struttura psichiatrica. Cosa potrebbe dunque spingere la Contessa Palladini a far ritorno nella sua amata Napoli? E il suo destino si legherà a quello di Marina Giordano, alias Nina Soldano.

Dopotutto é il personaggio che l’ha sostituita nella Soap nel suo ruolo di regina dark, anche se con gli anni ha avuto un’evoluzione positiva. C’è chi ipotizza che la contessa potrebbe fa ritorno nella soap per aiutare il figlio Alberto e conoscere il nipotino che porta il suo nome. Un alone di mistero e riservatezza aleggia su questo vagheggiato ritorno. Di Benedetto, artista inarrestabile è passata alla produzione audiovisiva nei primi anni del 2000, fondando la Titania Poduzioni vincendo lo share in prime time grazie a varie fiction in onda Rai1 e Rai2, tra le quali il Caravaggio con Alessio Boni. Di recente ha prodotto una nuova grande opera filmica dal titolo Amelia in cui ricopre anche il ruolo di attrice protagonista, soggetto tratto dal libro Gli Altri di Michele Prisco per la regia di Daniele Salvo.

Mare verde del Salernitano: Izsm, colore da alghe, non tossico

Un’attenta osservazione al microscopio ottico dei campioni di acqua di mare prelevati in prossimità della battigia del litorale di Casal Velino (Salerno), interessato da una intensa colorazione verde brillante, ha evidenziato una “coltura algale monospecifica” caratterizzata dalla presenza di una microalga verde (Phylum Chlorophyta, classe Prasinophyceae) presumibilmente appartenente al genere Pyramimonas. Difatti, elevate concentrazioni di queste micro alghe possono colorare il tratto marino costiero di un verde brillante smeraldo.

Lo si legge da una nota dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno “Fioriture algali di Pyramimonas sp. sono state già precedentemente segnalate in Italia lungo le coste di Marina di Massa (Massa) nel 2003 e, lungo alcuni tratti della costa calabrese nel 2021. Tuttavia, per le microalghe in esame non è stata riportata tossicità né per l’uomo né per la fauna marina”, prosegue la nota. L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, insieme alle autorità preposte, continua il monitoraggio delle acque “per garantire la tutela dei cittadini e della biodiversità marina; le analisi sul fitoplancton svolte dall’Izsm nelle acque marine della costa salernitana, che in questi giorni ha mostrato un core verde fluorescente, hanno messo in evidenza la fioritura di un alga del genere Pyramimonas, un’alga con grandi capacità fotosintetiche. Non sono riportate in letteratura reazioni avverse al contatto”, spiega il direttore sanitario dell’Izsm Campania e Calabria, Esterina De Carlo.

Cozze pericolose per la salute sequestrate nel Napoletano

Quaranta chili di cozze prive di qualsiasi tracciabilità sono stati sequestrati prima di essere venduti. È accaduto a Torre del Greco, dove gli uomini della Capitaneria di Porto, nell’ambito delle attività rivolte alla tutela dei consumatori, hanno proceduto lungo la zona di via Litoranea, al sequestro e al conseguente distruzione del quantitativo di mitili.

La merce, sprovvista di qualsiasi documentazione attestante l’origine e la data di prelievo, era stata messa in vendita da ignoti, in violazione delle norme igienico-sanitarie. Proseguono le indagini per provare a risalire al proprietario del banchetto sul quale erano stati sistemati i frutti di mare.

Meloni: “A Caivano per offrire sicurezza”. Due maggiorenni indagati per lo stupro

Sono due i maggiorenni indagati dalla Procura di Napoli Nord per i presunti abusi sessuali avvenuti a Caivano, in provincia di Napoli, nei confronti di due bambine di 10 e 12 anni. I ragazzi, secondo quanto si apprende, hanno 19 e 18 anni, e sono entrambi a piede libero. L’inchiesta della procura di Napoli Nord procede parallelamente a quella della procura minorile, che si occupa degli indagati minorenni, il cui numero non è noto, anche se, secondo indiscrezioni non confermate, potrebbero essere numerosi.

Fondamentali saranno per gli inquirenti le analisi dei contenuti dei cellulari sequestrati che dovrebbero prendere il via nei prossimi giorni. Al 19enne – che non risulta legato ai contesti criminali della zona – verrebbe in particolare contestato un singolo episodio avvenuto dopo un contatto via social.

E ieri, durante il consiglio dei ministri la premier Meloni ha annunciato l’intenzione di “accogliere l’invito di don Patriciello a recarmi sul posto”, ha precisato che la sua “non sarà una semplice visita: offriremo sicurezza alla popolazione”. E ha aggiunto che il centro sportivo in stato di abbandono, uno dei luoghi dove si sarebbero consumate le violenze del branco, “deve essere ripristinato e reso funzionante il prima possibile”.