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Braga-Napoli, conto alla rovescia. Garcia: sereni e determinati, vogliamo vincere

A Braga in Champions League questa sera il Napoli si gioca una fetta importante del proprio futuro. Dall’inizio del campionato la squadra di Rudi Garcia non ha fatto altro che far rimpiangere Luciano Spalletti che aveva guidato gli azzurri nella scorsa stagione, dominando in serie A e facendo una gran bella figura in Champions.

L’appuntamento in Portogallo per la prima uscita nel girone diventa un vero e proprio crocevia perché un risultato negativo potrebbe far precipitare il Napoli in una crisi di difficile soluzione. Rudi Garcia ne è consapevole anche se nella conferenza stampa di presentazione della gara, tenutasi ieri in tarda serata a causa del ritardo nell’arrivo della comitiva azzurra in Portogallo per un problema tecnico al charter che ha portato la squadra a Braga, il tecnico francese dispensa serenità e sicurezza.

“Oggi – dice l’allenatore del Napoli – parliamo della Champions ma in campionato non va. Siamo quinti e vogliamo essere in una posizione migliore. Avevamo cominciato bene poi è arrivata una sconfitta con un tempo giocato bene e un pareggio con il secondo tempo giocato discretamente. Dobbiamo essere più continui ma il campionato è il campionato e la Champions è la Champions. C’è un girone da superare, sono sei partite e quella di domani sera conta molto di più del campionato. Siamo qui per vincere. Arriviamo con determinazione, con ambizione e anche con fiducia”. Né più né di meno del solito. L’ho sentito domenica sera e ieri ma era sereno, senza problemi “Dobbiamo essere più efficaci – aggiunge il tecnico – perché nelle ultime due partite non abbiamo preso la porta e dobbiamo essere in grado di finire le partite senza pendere gol. Nelle prime quattro gare abbiamo preso cinque gol che sono troppi. ma guardando le statistiche vediamo che abbiamo subito solo otto tiri in porta. Se concediamo poco prenderemo meno gol e sarà più semplice vincere le partite”.

“Osimhen non ha segnato nelle utlime due partite – aggiunge Garcia – speriamo che si sblocchi domani. Kvaraskhelia è stato condizionato dall’infortunio nella preparazione. Io lo volgio sereno e tranquillo, lui non vede l’ora di fare gol ma il miglior modo per riuscirci è non pensarci e poi può essere decisivo anche con gli assist. Tutti sognamo di giocare la Champions e di andare più lontano possibile. Queste serate sono fatte anche per grandi giocatori e Kvara è uno di questi. Natan non ha più problemi fisici è più vicino ad essere pronto ad entrare ma voglio che sia in buone condizioni”. “Veniamo per vincere – ribadisce Garcia – con determinazione. Ma è una partita fuori casa con il Braga che ha delle qualità. Conosciamo alcuni di loro che hanno giocato anche in Francia. Hanno giocatori di qualità. Però noi vogliamo iniziare bene questo girone di Champions. Dobbiamo essere continui e dal primo minuto far vedere che vogliamo e mettere tutto in campo per prendere i tre punti e cominciare bene l’avvenura in Champions”. “Non sono deluso né sorpreso. L’inizio – osserva Garcia – è stato buono poi abbiamo avuto una frenata con la Lazio, anche se il primo tempo con loro è stato il migliore giocato fino ad ora. Ma ci vuole continuità nella partita e cercheremo di ottenere questo già da domani”. “Ho giocato a Braga con il Marsiglia – conclude – ma l’Europa League è differente dalla Champions. Torno comunque con piacere in questo stadio molto bello e particolare. Rispettiamo tutti gli avversari e giocheremo al nostro cento per cento”.

Questa la probabile formazione:

(4-3-3): 1 Meret; 22 Di Lorenzo, 13 Rrahmani, 5 Juan Jesus, 6 Mario Rui; 99 Anguissa, 68 Lobotka, 20 Zielinski; 21 Politano, 9 Osimhen, 77 Kvaratskhelia.

Panchina: 95 Gollini, 14 Contini, 59 Zanoli, 3 Natan, 55 Ostigard, 17 Olivera, 24 Cajuste, 70 Gaetano, 23 Zerbin, 7 Elmas, 29 Lindstrom, 81 Raspadori, 18 Simeone).

Arbitro: Gozubuyuk (Olanda).

Quote Snai: 4,25; 3,80; 1,80.

Biglietti Napoli alle scuole, su sito del Comune risultati avviso

Sono stati pubblicati sul sito del Comune di Napoli i risultati dell’avviso pubblico per l’individuazione delle scuole statali cittadine alle quali conferire 320 biglietti delle gare casalinghe della SSC Napoli per la stagione sportiva 2023/2024. “Anche quest’anno le nostre studentesse e i nostri studenti potranno assistere alle partite di Campionato -ha spiegato Maura Striano, assessore all’Istruzione e alle Famiglie- Questa esperienza, la scorsa stagione, ha prodotto grande entusiasmo e condivisione; credo fortemente nel valore educativo delle pratiche sportive nel percorso di crescita, anche come spettatrici e spettatori, per cui sono particolarmente soddisfatta dell’intesa creatasi tra l’SSC Napoli e l’Amministrazione Comunale. Il mio impegno verso le Scuole è anche questo: fornire ai giovani esperienze che ricorderanno con gioia”. “È importante creare occasioni di diffusione dei valori dello sport tra i giovani della nostra Città -ha aggiunto Aniello Esposito, Presidente della Commissione Istruzione e Famiglie- portare le Scuole ad assistere ad incontri sportivi è un’esperienza costruttiva all’insegna del rispetto delle regole e dell’educazione alla legalità”.

Sul sito del Comune di Napoli è stato pubblicato anche il regolamento del nuovo Contest #Valorincampo rivolto agli istituti scolastici aggiudicatari dei biglietti per sensibilizzare gli alunni ai valori dello sport.

Calcio serie A, il Napoli al quinto posto dietro al Lecce. KO della Salernitana in casa

di Ettore Di Mezza.

Giunta al termine, con le partite di ieri, la quarta giornata di Serie A che ha regalato sorprese e confermato certezze.

In un sabato infuocato abbiamo assistito a due big match di altissimo livello come Juventus-Lazio e il derby di Milano Inter-Milan. La Juve si dimostra superiore alla squadra dell’ex Maurizio Sarri e prevale per 3 reti a 1; prestazione super anche dell’Inter che si dimostra sempre più dominante confermando il primo posto in classifica e schiacciando la squadra cugina per 5 a 1 in una gara il cui esito è stato chiaro fin dai primi minuti. Male invece il Napoli che riesce a regalare soltanto un’altra delusione ai suoi tifosi pareggiando 2-2 contro il neopromosso Genoa; iniziano le prime critiche nei confronti di Garcia accusato di stravolgere troppo quei meccanismi che invece con Spalletti funzionavano alla perfezione. Nelle partite della domenica bene Frosinone e Fiorentina, che passano rispettivamente su Sassuolo (4-2) e Atalanta (3-2). Pareggio invece per Cagliari-Udinese (0-0) e Monza-Lecce (1-1). Infine nel match di domenica sera una Roma super passeggia e ne fa 7 contro un Empoli sempre più spento e ancora alla ricerca della prima rete in campionato.

Ancora Lautaro Martinez in testa alla classifica marcatori con 5 goal nonostante sia rimasto a secco questa giornata; lo seguono con 4 reti Olivier Giroud e Dusan Vlahovic e alcune rivelazioni di questo inizio stagione come il neoacquisto del Lecce Nikola Krstovic e Andrea Colpani, mezz’ala del Monza, con 3 reti.

Il Torino strapazza la Salernitana all’Arechi e con un rotondo 3-0 conquista la seconda vittoria consecutiva che lo porta al quinto posto, insieme con Napoli, la Fiorentina e il Frosinone. Arranca ancora la squadra di Paulo Sousa che stecca la prima di due partite consecutive in casa, venerdì a Salerno arriverà il Frosinone, e non riesce a riscattare il passo falso di Lecce, restando sul fondo della classifica appena sopra il derelitto Empoli.

Senza reti il posticipo serale del Bentegodi, ultimo incontro della quarta giornata di serie A. Verona e Bologna non si fanno male in un match di grande fisicità e tatticismo e incamerano un punto ciascuna, dividendosi equamente anche la relativa supremazia nel gioco, con l’Hellas più attivo nei primi 45′ e i rossoblù aggressivi nella ripresa.

Al termine la telenovela Dia con il francese di ritorno a Salerno per chiarire pacificamente con la società cercando di evitare a tutti i costi pesanti prese di posizione. Da riconquistare adesso la fiducia dei tifosi che dopo aver osannato il loro bomber nella stagione precedente hanno scritto parole forti su uno striscione esposto all’Arechi in cui intimavano al giocatore di scendere in campo e di “fare il suo dovere”.

Questa la classifica marcatori del campionato di calcio di Serie A dopo i posticipi della quarta giornata – 5 reti: Lautaro Martinez (Inter) – 4 reti: Vlahovic (1-Juventus); Giroud (3 rigori-Milan). – 3 reti: Chiesa (Juventus); Colpani (Monza); Osimhen (1-Napoli); Pinamonti (Sassuolo); Radonjic (Torino). – 2 reti: Scamacca (Atalanta); Bonaventura e Gonzalez (Fiorentina); Harroui (1) e Mazzitelli (Frosinone); Retegui (Genoa); Calhanoglu (2), Mkhitaryan e Thuram (Inter); Luis Alberto (Lazio); Krstovic (1-Lecce); Leao e Pulisic (Milan); Politano (Napoli); Belotti e Dybala (1-Roma); Candreva (Salernitana); Berardi (1-Sassuolo);Ngonge (Verona). – 1 rete: De Ketelaere, Ederson, Koopmeiners, Lookman, Zapata e Zortea (Atalanta); Fabbian, Ferguson e Zirkzee (Bologna); Luvumbo (Cagliari); Biraghi, Duncan, Kouamè, Mandragora e Martinez Quarta (Fiorentina); Cheddira (1), Lirola e Monterisi (Frosinone); Bani, Biraschi (Genoa); Dumfries e Frattesi (Inter); Danilo e Rabiot (Juventus); Immobile e Kamada (Lazio); Almqvist, Di Francesco, Rafia e Strefezza (1-Lecce); Hernandez (Milan); Di Lorenzo, Raspadori e Zielinski (Napoli); Aouar, Cristante, Lukaku, Mancini, Renato Sanches e Spinazzola (Roma); Dia (Salernitana); Buongiorno e Schuurs (Torino); Samardzic (Udinese); Bonazzoli e Duda (Verona). – 1 autorete: Grassi (Empoli).

Il Napoli di Garcia non vince e non convince. Genoa vicino al colpaccio

In passato si sarebbe detto: bello ma sprecone. Oggi, alla quarta di campionato, non sembra nemmeno tanto bello.

A voler vedere il bicchiere mezzo pieno si dirà che (come ha detto Garcia) è fondamentale come i giocatori hanno reagito dopo lo 0-2 e anche che è un punto che vale una vittoria.

Il Napoli si rimette in pista quando accende il motore con gli ingressi di Politano, Raspadori e Cajuste, così si prende un pareggio che muove almeno la classifica dopo aver rimontato un Genoa che stava vincendo 2-0 fino al 75′. Un pareggio che lascia un gusto amaro a tutti, il Grifone pensava al colpaccio mentre i partenopei recitano il mea culpa per una prestazione sbiadita per un’ora abbondante di gioco. Sono quindici minuti di apertura col Napoli che guida le danze ma non c’è la giocata che mette veleno nella difesa rossoblu, c’è una distanza chilometrica nel possesso palla con i partenopei al 72 % e il Grifone che fatica a prendere fiato e studiare la contromossa. Così il duello tosto e vivace si accende sulla mediana mentre diventa raramente un appunto sul taccuino. Mette pressione il Napoli ai boys di Alberto Gilardino, Osimhen corre e lotta ma il rifornimento giusto non arriva. Girano le lancette del cronometro con la squadra di Garcia che tira fuori il petto ma mostra i muscoli soltanto al 31′ con l’inserimento da parte del capitano Di Lorenzo che fa tutto bene nello slalom però ritarda la conclusione che viene respinta dal difensore ligure Bani col corpo. Rialza la testa il Grifone, si prende il tramonto del primo tempo con personalità e mette la freccia con cinismo straordinario. Tutto nasce dalla conclusione dal limite di Retegui che Meret disinnesca in tuffo. Dal corner Gudmundsson scodella per De Winter che si libera dal ‘blocco’ di Anguissa – azione che farà protestare il Napoli. L’ex Juve tocca di testa per Bani che anticipa Juan Jesus e mette dentro, gli oltre trentamila del Ferraris dopo il via libera della Var che certifica il sigillo del difensore genoano. E’ uno schiaffo pesantissimo per il Napoli. Che si gioca la carta Politano ad inizio ripresa per cercare spazi vitali in una difesa genoana giustamente Fort Knox dopo il gol di vantaggio. Ma la squadra di Gilardino ha ancora la fame giusta alla prima occasione, onore al merito perché il Grifone trova sempre il momento giusto per graffiare mortalmente il Napoli. Scocca l’undicesimo quando Strootman crossa dalla destra, Meret in uscita si scontra con Ostigard e respinge con i pugni. Recupera Retegui che in girata infila nell’angolino, doppio delirio in uno stadio con lo smoking. La formazione di Garcia non abbandona il ring, l’ingresso di Raspadori mette sale e pepe negli ultimi sedici metri ed è proprio l’ex Sassuolo che accorcia al 31′. Cajuste apparecchia per il bomber del Napoli, il sinistro sul primo palo è una sentenza anche se forse il portiere Martinez poteva fare meglio. E’ un altro Napoli, anche Cajuste porta una scossa positiva. E l’aggancio si materializza sul delizioso suggerimento di Zielinski che ispira Politano, il suo tocco al volo al 39′ è la sintesi perfetta di eleganza e potenza : Martinez sul suo palo sfiora soltanto.

Va chiarissimo sul concetto Rudi Garcia: “Può sembrare un buon risultato quello ottenuto stasera al Ferraris ma alla fine abbiamo perso due punti perché non siamo stato protagonisti sin dal primo minuto e questo non va bene assolutamente. Nella ripresa ho visto il giusto carattere da parte della squadra, c’è stata una reazione ma bisogna incominciare a giocare subito da quando l’arbitro fischia il calcio d’inizio”, spiega il tecnico del Napoli analizzando il pareggio in rimonta col Genoa dopo un pirotecnico col 2-2. E Garcia prosegue così: “Ripeto, non va bene avere un avvio di questo tipo, dobbiamo imparare a fare meglio. La luce è arrivata dalla panchina ma ribadisco che sono due punti persi. In qualche modo i giocatori sono stati condizionati anche dal debutto in Champions League – che per noi deve essere un’ambizione e non un obiettivo – come ho visto che è successo anche ad altre squadre tipo al PSG che ha perso col Nizza, ma i ragazzi devono entrare subito in partita e me lo aspetto già dalla prossima gara col Bologna. Ci servirà da lezione questa partita col Genoa per capire che dobbiamo giocare al massimo fin dal primo tempo”.

Garcia: Genoa forte, Napoli non pensi alla Champions

“Il Genoa è un’ottima squadra ma vogliamo vincere. Il nostro pensiero ora è di pensare al 100% al campionato, a questa gara. Non voglio che la squadra abbia altre cose come la Champions in testa, li voglio concentrati al 100% sul vincere questo match”. Lo ha detto il tecnico del Napoli Rudi Garcia alla vigilia del match in casa del Genoa, all’inizio di un lungo ciclo con dentro anche due match di Champions League. “Il Genoa – ha detto – è una neopromossa ma ha una grande società. L’abbiamo studiata, è una squadra solida in difesa, che ha battuto 1-0 la Lazio, non ti dà spazio. Hanno iniziato male con la Fiorentina in casa, poi hanno cambiato modulo, hanno perso a Torino ma si sono ripresi. E’ una squadra con cui dobbiamo giocare in modo molto serio e rispettarla perché nel suo stadio è dura. Non penso ci sarà ansia dai giocatori nel dopo ko con la Lazio. Ma dobbiamo essere più efficaci in attacco, fare come abbiamo giocato contro il Sassuolo, dimostrandoci anche solidi dietro. La consapevolezza la squadra deve averla, ha qualità per segnare almeno un gol più di avversario. Siamo pronti psicologicamente e ora serve essere pronti sul piano fisico da chi era in giro con nazionali”.

Torna la serie A. Suggestione Boateng al Napoli. Problema Dia per la Salernitana

di Ettore Di Mezza.

Finita la pausa nazionali è tutto pronto per la ripresa dei campionati. I club hanno ricominciato ad allenarsi con le rose al completo, o quasi. Problema Dia per la Salernitana che dopo aver seduto in tribuna nell’ultima di campionato rischia di aggravare una situazione che è già molto calda tra club e giocatore. L’attaccante avrebbe esposto la sua volontà di cambiare aria già questa estate, anche attraverso contatti in segreto; questo ha portato a una presa di posizione da parte della società campana, in particolare del ds. Morgan De Sanctis, che senza troppi giri di parole ha espresso la sua sull’accaduto in conferenza stampa, accusando il Wolverhampton (che ha avviato i contatti in segreto con Dia) e il senegalese di essere stati irrispettosi verso la società. Attualmente Dia è in Francia dalla famiglia e atteso a Salerno per riallacciare i rapporti; in ritardo, dato che il suo arrivo era previsto per il giorno 13 settembre e non oltre. La situazione è sempre più tesa e si cercherà di mediare con una semplice multa che dovrebbe interessare circa il 30% del suo prossimo stipendio.

L’atmosfera non è delle migliori neanche in casa Juve, scossa dal caso Pogba, che ha visto il francese ritrovarsi in uno spiacevole caso di doping. La situazione non è ancora chiarissima ma sembra che le tracce di testosterone trovate nel sangue del calciatore siano antecedenti al ritorno alla Juventus. Seguiranno comunque nuove analisi e aggiornamenti sul caso.

Nonostante in Europa il calciomercato sia chiuso da quasi 2 settimane, sono comunque giorni caldi per Napoli, Atalanta e Roma. La squadra partenopea ha messo gli occhi sullo svincolato Jerome Boateng, pilastro difensivo ex Bayern che piace molto al presidente e andrebbe a rinforzare un reparto che non ha convinto a pieno le aspettative dei tifosi e, a questo punto, neanche della società.

Atalanta e Roma sono invece in trattativa con la squadra turca del Fenerbache. In Turchia il calciomercato è ancora aperto e il Fenerbache cerca di pescare in serie A privando le due italiane di Pasalic e Celik. Per il terzino della Roma (Celik) sarebbe un ritorno a casa dato che la sua carriera è iniziata proprio in Turchia, essendo turco di nazionalità. Più lontano invece Pasalic che Gasperini preferirebbe trattenere data già la partenza di Duvan Zapata che ha liberato uno slot in attacco.

Posti per i disabili al Maradona, tavolo per soluzione problemi

Si è tenuto, alla presenza degli assessori Trapanese e Ferrante, il tavolo per la soluzione dei problemi inerenti l’utilizzo dei 258 posti destinati ai tifosi con disabilità che la Società Sportiva Calcio Napoli ha messo a disposizione nello stadio Maradona. “Le problematiche rilevate sono sia di ordine architettonico che di opportunità relativamente al sistema di prenotazione del biglietto”, si ricorda in una nota del Comune. Al tavolo hanno partecipato l’ufficio del Capo di Gabinetto, il presidente della Commissione Politiche Sociali Massimo Cilenti e il presidente della Commissione Sport e Pari Opportunità Gennaro Esposito, il vicepresidente del Consiglio Comunale Flavia Sorrentino, la consigliera Marigrazia Vitelli, la dirigente Gerarda Vaccaro del servizio “Gestione grandi impianti sportivi”, i vertici della Società Sportiva Calcio Napoli, l’associazione Assoutenti e i delegati del garante dei disabili della Campania.

“Nell’incontro – prosegue la nota – alcuni quesiti hanno trovato risposta (come il numero dei posti destinati alle persone con disabilità e ai loro accompagnatori); altre problematiche hanno trovato l’impegno da parte del Calcio Napoli di mettere in atto soluzioni già con la prossima partita (come una migliore comunicazione del link della prenotazione dei biglietti), ed altre ancora hanno bisogno di maggior lavoro. Compito del Comune è ascoltare tutte le parti e cercare di fare una mediazione, affinché non sia leso il diritto di nessuno. Ciò è reso possibile attraverso un lavoro che richiede tempo, costanza ed impegno da parte di tutti. Siamo certi che ci sia da parte della Società Sportiva Calcio Napoli la buona volontà di affrontare e risolvere quanto prima le problematiche. Nel frattempo massima e’ l’attenzione sempre verso i più fragili tant’è che l’accordo con la Società Sportiva Calcio Napoli che prevede la gratuità dei biglietti per i minori di 14 anni, è già partita sia per i minori seguiti dai progetti dell’Assessorato alle Politiche Sociali sia per gli studenti con l’apertura della manifestazione di interesse da parte delle scuole”. “Ristabilire i diritti per tutte le persone è un lavoro complicato. Ci vorrà sicuramente tempo, così come tanta fatica ma questo tavolo di lavoro è la testimonianza che tutte le parti hanno la volontà di ascoltare, collaborare e trovare soluzioni” dichiarano gli assessori Fella Trapanese e Ferrante.

Napoli Club Parlamento, Cantalamessa è il nuovo presidente

Gianluca Cantalamessa è il nuovo presidente del Napoli Club Parlamento. Lo hanno eletto i soci che oggi hanno partecipato al voto nella sede della Fondazione Con il Sud a Roma. Cantalamessa, parlamentare dal 2018 e attuale senatore della Lega, ha ottenuto 34 voti.

“Sono felice del largo consenso che ha caratterizzato la mia elezione. Ringrazio il presidente uscente, Gaetano Quagliariello, che ha avuto il merito di colmare un vuoto creando nel maggio del 2018 il Napoli Club nelle Aule parlamentari, e spero di proseguire nel modo migliore il suo lavoro. Convocherò – ha annunciato – entro pochi giorni il nuovo direttivo, composto dal vicepresidente Arturo Scotto e da Luigi Nave, Gilda Sportiello, Alessandro Caramiello, Sergio Rastrelli, Gianluca Ferrara e Massimo Perrino, per stabilire le linee guida e chiedere un primo incontro alla società”.

Djokovic nella storia: batte Medvedev agli US Open vincendo il 24esimo Slam

Novak Djokovic ha sconfitto Daniil Medvedev in due set vincendo il suo quarto US Open e il record di 24 titoli del Grande Slam in singolo, vendicando la sua sconfitta contro il russo nella finale di due anni fa. Il 36enne Djokovic ha vinto 6-3, 7-6 (7/5), 6-3 diventando il più anziano campione maschile nella storia degli Us open di New York eguagliando il record di Margaret Court per il maggior numero di vittorie del Grande Slam.

Djokovic è il primo tennista a vincere tre eventi del Grande Slam nella stessa stagione per quattro volte, pregustando il suo imminente ritorno al numero uno del mondo. Medvedev, nella finale del 2021, ha sconfitto Djokovic in due set evitando che il serbo diventasse il primo a vincere tutti e quattro i tornei del Grande Slam nello stesso anno, cosa che non accadeva dai tempi di Rod Laver nel 1969. Djokovic ha ammesso di essersi sentito sopraffatto in quell’occasione, ma oggi ha preso rapidamente il controllo della partita. Superato il russo 6-3 7-6 6-3, tra le grida del pubblico, ha indossato una maglia col 24 dedicata a Kobe Bryant, con scritto ‘Mamba forever’. “Kobe è stato un mio grande amico oltre che un esempio di mentalità vincente – ha spiegato Djokovic -. Mi ha aiutato in momenti di difficoltà. Con la sua scomparsa ho perso un punto di riferimento. Per questo mi ero ripromesso che qualora avessi raggiunto questo traguardo lo avrei celebrato così”. Adesso il record assoluto per il serbo è a un passo e in Australia, dove ha vinto già 10 volte, il numero 1 al mondo potrà tentare di diventare il più grande di sempre, con 25 titoli di Grande Slam.

Il sogno di Pamela è realtà, campionessa italiana boxe

Fino all’anno scorso non poteva combattere per il titolo italiano perché, pur vivendoci da più di vent’anni, non aveva la cittadinanza: ieri sera il sogno di Pamela Noutcho si è avverato, diventando campionessa italiana di pugilato dei pesi leggeri, dopo aver battuto a Casoria (Napoli) la sua sfidante nell’incontro per la cintura.

Pamela Malvina Noutcho Sawa, nata in Camerun, ha 31 anni e vive in Italia da quando ne ha 8. Dopo essersi ricongiunta con il padre che aveva lasciato il suo Paese per studio e lavoro, ha vissuto l’infanzia e l’adolescenza a Perugia, poi si è trasferita a Bologna, dove si è laureata in Scienze Infermieristiche e dove, durante un tirocinio in un centro di accoglienza per senza fissa dimora, all’interno del quale c’era una piccola palestra, ha scoperto la sua passione per la boxe. Lavora come infermiera al Maggiore di Bologna e si allena alla Bolognina Boxe, una delle istituzioni sportive della città. Poi, ad agosto dell’anno scorso, dopo un lunghissimo iter burocratico, è arrivata la cittadinanza, con il giuramento davanti al sindaco Lepore.

Un giuramento che l’ha fatta diventare italiana a tutti gli effetti, ma che, soprattutto, le ha dato la possibilità di salire sul ring per diventare campionessa italiana: obiettivo raggiunto al primo tentativo, dopo solo sei match fra i professionisti, al termine di dieci riprese combattute, al termine delle quali Pamela ha vinto ai punti, ma con il verdetto unanime dei giudici, contro la marchigiana Nadia Flhali. “Voglio dedicare questa vittoria a tutta la città di Bologna – ha detto – in particolare alla Bolognina, quartiere troppo spesso vituperato e salito all’onore delle cronache cittadine, che mi ha accolta e mi ha donato quotidianamente il suo affetto, mentre mi allenavo in questi mesi la gente mi fermava e mi spronava ad andare avanti, a vincere per loro. Ieri prima del match, mi hanno mostrato una foto, proveniva dall’occupazione di via Corticella, dove avevano allestito un maxischermo per sostenermi e tifare per me, quella foto mi ha resa piena di orgoglio e emozionata tantissimo”. A Casoria, per la prima volta, c’era anche il padre di Pamela, andato per la prima volta a vedere un suo incontro. “Sono incredula – racconta ancora – ho qui con me la cintura e non riesco a credere che sia vera. È stato un match durissimo, contro una grande avversaria, credo che abbiamo dato vita a un grande spettacolo che possa far del bene al movimento pugilistico. Ora non vedo l’ora di festeggiare e godermi almeno una settimana di riposo”.