Tutti gli articoli di ETTORE DI MEZZA

Il Napoli si fa fermare da un brutto Union Berlino. In Champions peggio che in campionato

Mentre il Real Madrid di Carlo Ancelotti ha battuto agevolmente il Braga per 3-0 (reti: nel pt 27′ Brahim Diaz; nel st 13′ Vinicius Junior, 16′ Rodrygo), portandosi in testa al girone con 12 punti, il Napoli allo stadio Diego Maradona non è riuscito a sconfiggere l’Union Berlino, ha pareggiato 1-1 e ha perso l’occasione di essere a un passo dalla qualificazione agli ottavi di finale, racimolando al momento solo 7 punti.

Il gol di Matteo Politano al 39′ sembrava aprire la strada a una vittoria, ma l’ivoriano Datro Fofana ha rovinato piani degli azzurri riportando il match in parità al 52′.

Né la presenza in attacco di Giacomo Raspadori, né l’ingresso dell’argentino Giovanni Simeone al 77′ ha permesso al Napoli di conquistare la vittoria in quella che sarebbe stata la prima casalinga in questa Champions League, visto che nella prima aveva perso 3-2 contro il Real Madrid prima di vincere le restanti due partite da ospite.

Ricordiamo che l’Union Berlino veniva da ben 12 sconfitte di fila, sommando quelle subite in Bundesliga e in Coppa.

La squadra di Garcia era ansiosa di vincere, ma ha lasciato ampi spazi e l’Union Berlino ne ha approfittato per pareggiare in contropiede, quel contropiede che non è riuscito a Raspadori e K’varatskhelia, con il georgiano più annebbiato che mai.

La squadra tedesca ha utilizzato una tattica precisa, che consisteva nel raddoppiare gli attaccanti avversari, chiudere ogni spazio possibile in difesa e puntare sulla velocità di Fofana e del surinamese Sheraldo Becker nei momenti in cui il Napoli era tutto sbilanciato in avanti.

Il Napoli ha faticato a trovare gli spazi per far male e ha provato a infilare la palla in un groviglio di gambe nell’area avversaria. Al 24′ ha avuto l’occasione di sbloccare la situazione con un colpo di testa di poco a lato di Natan e sei minuti più tardi, quando il camerunese André Zambo Anguissa ha deviato in rete un colpo di testa di Giovanni Di Lorenzo. L’arbitro olandese Danny Makkelie ha convalidato la rete, ma ammonito dal VAR ha finito per invalidarla dopo aver rivisto l’azione sullo schermo e aver visto che il capitano del Napoli aveva commesso un precedente fallo contro il francese Jerome Roussillon. Nove minuti più tardi arriva il gol, quando Mario Rui si libera sulla fascia sinistra e lancia un cross che devia lungo la traiettoria e rimbalza sulla schiena di Politano, che quasi inavvertitamente porta i suoi in vantaggio. Nei minuti di recupero del primo tempo, la squadra tedesca è andata vicina al pareggio con una punizione del croato Josip Juranovic che si è schiantata alla base del palo della porta difesa da Alex Meret.

Un campanello d’allarme che forse il Napoli ha sottovalutato ed è arrivato il pareggio in seguito a un contropiede che ha colto impreparato tutto il reparto difensivo azzurro.

Certo, il Napoli ha avvertito il colpo, ma ha cercato la vittoria e l’ha cercata fino alla fine, anche se non è riuscito a inventare giocate rischiose contro un avversario che si è ritirato in campo, ha chiuso gli spazi e ha guadagnato un punto nel Maradona, dove i campioni d’Italia hanno avuto difficoltà a vincere ultimamente. Sono tante le questioni che Garcia dovrà affrontare. Problemi in parte risolvibili, come un ridisegno dei ruoli in campo; in parte no, come l’assenza in difesa di un calciatore forte che rende ancora più evidenti i limiti di Amir Rrahmani che, evidentemente, non può essere il leader del reparto.

 

Comunque le possibilità di avanzare in Champions League restano ancora in piedi. “Ho visto il Napoli cercare il secondo gol in ogni modo possibile e penso che servisse solo l’ultimo passaggio, ma non ho nulla da rimproverare alla squadra se non il gol del pareggio che ci hanno segnato quando abbiamo attaccato”, ha detto Garcia. “È una lezione che dobbiamo imparare per il futuro e per le prossime partite”, ha aggiunto il tecnico, riconoscendo: “Non vinciamo al Maradona da settembre”. “È difficile spiegare quello che è successo, direi inspiegabile. Non possono fare gol del genere in questo tipo di partite – concorda Politano, rammaricandosi che l’Union Berlino abbia preso un punto al Napoli – ha detto – senza praticamente raggiungere la porta -, mentre noi generiamo molte situazioni.”

 

L’Italia omaggia Tolkien, l’inventore della Terra di Mezzo

Manoscritti autografi, lettere, memorabilia, fotografie e opere ispirate alle visioni letterarie dell’autore che hanno plasmato artisti in tanti campi, come i Led Zeppelin, tra i principali appassionati del Signore degli anelli. A cinquant’anni dalla scomparsa e dalla prima edizione italiana de Lo Hobbit, Roma ospita dal 16 novembre all’11 febbraio 2024 alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea la grande mostra dedicata a John Ronald Reuel Tolkien, creatore della celebre epopea della Terra di Mezzo e uno degli autori più letti del pianeta, in una classifica che vede svettare la trilogia de Il Signore degli Anelli ai primi posti dopo la Bibbia, il Corano e il Libretto Rosso di Mao Tse-tung. La mostra “Tolkien. Uomo, Professore, Autore” sarà la prima esposizione di queste dimensioni mai dedicata in Italia allo scrittore, e molto spazio sarà dato proprio al suo rapporto con il nostro paese da parte di un autore , studioso di Dante, che si diceva “innamorato dell’italiano”. Partirà da Roma, poi sbarcherà a Napoli e poi la mostra proseguirà per tutto il 2024 in altre città italiane. Rispetto alle grandi mostre già allestite all’estero, quella di Roma racconta l’uomo, il padre, l’amico, l’accademico, l’autore di studi e pubblicazioni ma anche tutto ciò che l’autore ha ispirato nell’arte, nella musica e nel mondo dei fumetti puntando sulla spettacolarità, materiali inediti e autorevolezza delle istituzioni coinvolte. Ideata e promossa dal ministero della Cultura con la collaborazione dell’Università di Oxford, la mostra è realizzata da C.O.R., Creare Organizzare Realizzare, con la curatela di Oronzo Cilli e la co-curatela e l’organizzazione di Alessandro Nicosia. Molte le istituzioni internazionali coinvolte: l’Archivio Apostolico Vaticano, la Bibliothèque Alpha dell’Università di Liegi, l’Università di Reading, l’Oratorio di San Filippo Neri di Birmingham, il Venerabile Collegio Inglese di Roma, la Tolkien Society, la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, la Fondazione Biblioteca Benedetto Croce, la Biblioteca civica di Biella, le case editrici Astrolabio-Ubaldini e Bompiani, il Greisinger Museum di Jenins e la Warner Bros Discovery.

Pallavolo: Velasco nuovo ct della nazionale femminile

La Federvolley ha affidato l’incarico di commissario tecnico della nazionale femminile a Velasco, che sulla panchina azzurra ha conquisttoa l’argento olimpico ad Atlanta nel 1996 contro l’Olanda, 3 ori europei, 2 titoli mondiali e 5 vittorie nella World League, oltre ad altri numerosi trofei.

Nel 1997/98 era già stato chiamato a guidare la Nazionale Femminile. L’incarico con l’Italdonne partirà dal 1° gennaio. “Siamo molto contenti che Julio abbia accettato la nostra proposta. Siamo convinti che affidare la nazionale femminile a un tecnico del suo spessore sia in questo momento la scelta migliore. Ci sono tutti i presupposti affinché questo nuovo percorso possa regalarci soddisfazioni, sicuramente porterà un contributo importante, come è sempre stato, alla causa azzurra”.

La conferenza stampa di presentazione si terrà martedì 21 novembre alle ore 14, presso il Centro Federale Pavesi di Milano.

Dalla Campania a Roma per ‘I bambini incontrano il Papa’

Saranno oltre 1000 i bambini della Campania che domani incontreranno Papa Francesco a Roma, nell’Aula Paolo VI in Vaticano, in occasione di ‘I bambini incontrano il Papa’. All’evento prenderanno parte oltre 7 mila bambini provenienti da 84 Paesi.

Il Gruppo Fs, attraverso Trenitalia e Busitalia – entrambe società del Polo Passeggeri – sarà il vettore principale dell’evento: 8 i treni straordinari (con circa 4000 bambini) e 30 gli autobus speciali (con 1450 bambini) che accompagneranno i giovanissimi protagonisti della giornata verso l’incontro con il Santo Padre. I bambini della Campania arriveranno a Roma a bordo di quattro treni di Trenitalia: il primo treno Alta Velocità partirà alle ore 7.22 da Lamezia Terme Centrale, con fermata intermedia a Napoli Centrale alle ore 10.48; successivamente dalla stazione di Salerno partirà prima un treno Alta Velocità alle ore 8.25, con fermata a Napoli Centrale alle ore 9, poi un treno Intercity alle ore 9.50 e, infine, un altro treno Intercity alle ore 10.24, quest’ultimo con fermata intermedia a Napoli Centrale alle ore 10.58. “La giornata sarà un’onda di pace, un sorriso di pace. Un momento speciale in cui i bambini saranno al centro – ha spiegato padre Enzo Fortunato, coordinatore dell’evento – ma anche un’opportunità per tutti gli adulti di crescere, di riscoprire l’importanza della purezza, dell’innocenza e dell’amore che solo i più piccoli possono portare nel mondo. Sarà un appuntamento dedicato a nutrire la speranza e a costruire un futuro migliore per tutti noi attraverso l’ispirazione che i bambini possono offrire”.

Durante l’evento, dove si esibiranno sul palco il Piccolo Coro dell’Antoniano e il cantante Mr. Rain, 14 bambini di diverse nazionalità rivolgeranno alcune domande al Santo Padre sui temi a loro più cari: ambiente, pace, fratellanza universale e diseguaglianze sociali. L’incontro è organizzato in sinergia con il Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Santa Sede, la Comunità di Sant’Egidio, la Cooperativa Auxilium, Trenitalia e Busitalia (società del Gruppo FS Italiane), gli Uffici Scolastici Regionali e con il sostegno del mondo francescano, della Fondazione PerugiAssisi e della Federazione Italiana Giuoco Calcio.

All’Arechi passa il Napoli. Garcia,’bella partita e Raspadori è molto bravo’

Torna il Napoli che vince e convince. Nel derby con la Salernitana fa valere la notevole superiorità tecnica rispetto all’avversaria, anche grazie ad alcuni aggiustamenti di Garcia che riporta Lobotka nel suo ruolo naturale e azzecca le sostituzioni.

Dunque ci pensano Raspadori nel primo tempo ed Elmas nel finale di partita a mettere le cose a posto per gli azzurri. La Salernitana è estremamente aggressiva su ogni pallone, quando però gli azzurri superano la pressione iniziale e mettono piede nella metà campo avversaria, per i padroni di casa arrivano i pericoli. Gli attaccanti di Garcia sono infatti molto veloci nello scambiare palla e sfruttano con continuità le sovrapposizioni sulla fasce di Olivera e Di Lorenzo che consentono a Kvaratskhelia e Politano di accentrarsi, agevolandoli negli scambi stretti di palla con Raspadori che è agile e potente al tempo stesso e si fa sempre trovare pronto al dialogo con i compagni di squadra. Il vantaggio del Napoli arriva al 12′ grazie proprio a uno spunto del centravanti, sostituto di Osimhen. L’azione si sviluppa sulla destra e c’è un passaggio per Olivera, spostatosi sull’altro fronte d’attacco, il quale è in una posizione di fuorigioco non rilevata dal guardalinee. La difesa della Salernitana si impossessa del pallone ma la ripartenza è lenta e macchinosa e ciò consente a Lobotka di rientrare in possesso del pallone. Lo slovacco serve Raspadori, liberatosi sulla destra, il quale conclude con un tiro in diagonale che s’insacca. Lo stesso Raspdori nel finale del primo tempo va vicino al raddoppio con un tiro dalla breve distanza che Ochoa devia in calcio d’angolo. Nella ripresa Garcia decide una serie di cambi allo scopo di preservare in termini energia alcuni titolari in vista dell’impegno di mercoledì prossimo in Champins League con i tedeschi dell’Union Berlino. Gli azzurri sfiorano il gol due volte con Politano che colpisce un palo e si vede poi respingere il tiro decisivo da Pirola. Ochoa deve poi salvare la sua porta con un colpo di reni e una difficile parata su tiro di Zileinski. Il gol del raddoppio per il Napoli arriva al 36′ con Elmas che si libera sulla sinistra, entra in area di rigore e conclude con un tiro rasoterra che trafigge Ochoa.

“Abbiamo iniziato bene ed è la prima volta che facciamo gol nei primi 15 minuti. Dopo la rete di Raspadori siamo un po’ calati ma non abbiamo concesso niente. Siamo ripartiti nel secondo tempo come avevamo finito il primo”. Rudi Garcia è contento della sua squadra e di come ha affrontato il derby con la Salernitana. “Potevamo fare meglio – dice il tecnico ai microfoni di Dazn – ma bisogna considerare anche che Ochoa che ha fatto molto bene. Comunque alla fine a forza di attaccare abbiamo fatto il secondo con gol Elmas e sono contento che abbia segnato lui perché se lo merita. Chi viene dalla panchina dà sempre un grande aiuto”. “Raspadori – osserva Garcia – è stato molto bravo. Da quando sono qua ho visto subito in questo giocatore tanta qualità. Ha il sendo del gol, dello spirito collettivo, gioca con tutti e due i piedi. ha un tiro fortissimo, viene incontro e sa giocare con la squadra. E’ un falso nove e al tempo stesso un trequartista ma ha una polivalenza ancora maggiore. Il suo vero problema è…Osimhen e dunque il 4-3-3. Ma comunque non vediamo l’ora che torni anche Victor in modo da avere una soluzione in più. In ogni caso Raspadori è imporante anche se c’è Osimhen in campo perché sa giocare bene anche difensivamente. E’ nelle sue caratteristiche. Anche oggi è tornato indietro nel finale e questo è molto bello per un allenatore”. “Un eventuale cambio del modulo rispetto al 4-3-3 – spiega il tecnico francese – può eventualmente dipendere dalla rosa che ho a disposizione in un determinato momento, ma dipende anche dall’ avversario, dalla conpetizione. Comunque è una possibilità. Certo il 4-3-3 i ragazzi lo recitano a memoria ma anche le avversarie lo hanno studiato e si adeguano a questa cosa e allora dobbiamo avere altre armi”. “Ora – conclude Garcia – testa alla Champions League perché vincere mercoledì prossimo è importantissimo. Dobbiamo prendere i tre punti per andare ancor più avanti nel nostro intento di superare il girone”. Filippo Inzaghi è a sua volta moderatamente contento del comportamento della sua squadra, nonostantela sconfitta. “Oggi – dice – penso che gli applausi della gente a fine gara siano stati meritati. C’era un gol in fuorigioco e l’azione andava fermata. Certo prendere un gol così ti fa andare sempre in salita e nonostante ciò siamo rimasti in gara fino all’82’. Ho anche rischiato con tre punte in campo ma bisogna ripartire e per farlo serve questo spirito, questa voglia che abbiamo dimostrato oggi. Quando giocheremo con questo spirito, con questa voglia contro le squadre che lotterranno con noi per la salvezza, con l’aiuto di questo pubblico straordinario ne uciremo fuori” “Aggredire e ripartire – aggiunge Inzaghi – era stata la tattica giusta ma nell’area di rigore dobbiamo essere più cattivi. Con il lavoro miglioreremo presto. Con il Napoli non è facile fare la partita perché fraseggiano bene. Abbiamo subito il giusto, cioè quello che si deve subiire contro una squadra straordinaria. I quattro davanti hanno fato una mano. Questi ragazzi hanno talento e spero che crescano in fretta perché il nostro cammino dipende molto da loro”. “La squadra – conclude l’allenatore della Salernitana – è da recuperare sul piano mentale e fisico. Stiamo lavorando molto in allenamento e siamo cresciuti come dimostrano le ultime due partite. Dalla prossima partita tornerà anche Simy e abbiamo bisogno di fisicità e di lotta. Giocando con le due punte ho già cercato di costruire quello che deve darci la salvezza. Questo è il vestito giusto per tentare di salvarci”.

Judo: da domani Europei con vista su Parigi

Domani prendono il via gli Europei seniores di Judo, che dureranno fino a domenica sui tatami dell’Arena ‘Sud de France’ a Montpellier. Alla massima competizione continentale parteciperanno 400 gli atleti provenienti da 46 nazioni, fra i quali 17 azzurri. Gli Europei, oltre ad assegnare i titoli continentali, sono importantissimi per scalare il ranking mondiale valido come qualificazione olimpica per Parigi 2024. Tra le stelle azzurre c’è anche Odette Giuffrida alla ricerca della sua terza Olimpiade (dopo l’argento di Rio 2016 e il bronzo di Tokyo 2020) e forte di un oro e un argento proprio agli Europei 2020 e 2021. Attualmente è sesta nella ranking dei 52 kg. Altra punta della nazionale femminile è Assunta Scutto, stella emergente 21enne, che ha al suo attivo ha già 2 bronzi mondiali dei 48 kg. Ma ci sarà spazio anche per Alice Bellandi (78 kg) forte degli ottimi risultati delle ultime gare con al suo attivo un bronzo europeo nel 2022 e uno mondiale nel 2023. Nella squadra maschile oltre ad assistere al ritorno di Fabio Basile – oro olimpico a Rio 2016 – sarà da tenere d’occhio Christian Parlati, che tenterà di migliorare il bronzo del 2021 e per Antonio Esposito, anche lui bronzo continentale, ma nel 2022. “È un Europeo complicato – commenta Francesco Bruyere, ct della squadra femminile -, con un altissimo livello e tanta concorrenza qualificata che vuole conquistare punti nel ranking olimpico. Per noi l’obiettivo è duplice: raccogliere punti e cercare una medaglia di valore con i nostri miglior atleti. Arriviamo dal Grand Slam di Abu Dhabi dove abbiamo conquistato tre medaglie d’oro e che ci ha impegnati fisicamente e mentalmente; abbiamo riposato qualche giorno e siamo pronti a ripartire. Chiediamo alla squadra un ulteriore impegno, ma sono comunque in ottima forma, motivati, uniti e agguerriti”.

Garcia: ‘Pareggio giusto, ottima rimonta del Napoli’

“E’ meglio tornare dallo 0-2 al 2-2 che perdere. Quindi va bene e mi sembra un pareggio giusto stasera in una partita in cui il primo tempo è stato per il Milan e la ripresa per noi”.

Lo ha detto il tecnico del Napoli Rudi Garcia ai microfoni di Dazn dopo il pari con il Milan. “Mi è piaciuta – ha detto – la reazione della squadra nella ripresa, l’intensità e il credere nelle nostre qualità e di aver riaperto la partita, riavvicinandoci col 2-1. Poi nel finale con Kvaratskhelia abbiamo avuto anche la possibile palla vittoria con un uomo in meno in campo. Ma alla fine sono stati bravi i ragazzi stasera. Volevamo vincerla ma il Milan è una grande squadra e anche noi lo abbiamo mostrato nel secondo tempo”.

Garcia ha poi commentato le tre sostituzioni dall’intervallo: “C’è una lettura – ha detto – di cambiare modulo. Non abbiamo solo il 4-3-3, abbiamo Simeone bravo e un Raspadori che sa muoversi bene e quindi con due punte è più semplice provare a rimontare. Peccato che Natan abbia preso il secondo giallo, ma questa squadra mi piace perché mostra orgoglio”.

La sintesi del match è che il Milan ha giocato un ottimo primo tempo e ha subito nella ripresa la furia di un Napoli al quale nell’intervallo Rudi Garcia è costretto a cambiare i connotati. Finisce con un pareggio 2-2 che sta un po’ stretto ai rossoneri e che il Napoli può viceversa accettare con soddisfazione.

Gli uomini di Pioli concludono la prima frazione di gioco in doppio vantaggio, grazie a due colpi di testa di Giroud, che in area di rigore surclassa nettamente uno spaesato Rrahmani. Il Napoli reagisce con furia nella ripresa e in 18′ minuti ristabilisce la parità. Il resto della gara non riserva altre sorprese, anche se entrambe le squadre fanno di tutto per trovare il gol della vittoria. Nel primo tempo c’è una sola squadra in campo. Il Milan conquista il predominio del gioco grazie ai tre centrocampisti che sono sempre in anticipo sugli avversari. Musah cancella dal campo Zielinski, lo stesso fa Reijnders con Lobotka, mentre sull’altro lato del terreno di gioco Elmas si autoesclude dalla gara con una prestazione impalpabile. Nell’intervallo Garcia si rende conto che per cambiare il corso della partita è necessario modificare tatticamente la sua squadra. L’allenatore francese effettua tre cambi – Ostigard per Rrahmani, Olivera per Mario Rui e Simeone per Elmas – ed effettivamente la scena cambia completamente. Il 4-2-3-1 rende il Napoli più equilibrato e il Milan perde la supremazia che mantenuto per tutta la prima parte della partita. Il Napoli è molto più aggressivo e chiude subito il Milan nella propria area di rigore. Dopo 4′ gli azzurri accorciano le distanze con una bella azione di Politano che riceve sulla destra da Di Lorenzo, entra in area di rigore e batte Maignan con un tiro in diagonale. I campioni d’Italia sentono profumo di pareggio e si riversano in attacco con un accanimento ancora maggiore. Il premio per questo atteggiamento offensivo arriva al 18′. Zielinski viene atterrato ai limiti dell’area di rigore da Romero. Raspadori calcia la punizione con forza e precisione e manda il pallone a insaccarsi sul palo alla sinistra di Maignan. Il clima si fa incandescente e la partita ancor più avvincente. Il Napoli attacca a testa bassa alla ricerca del gol del vantaggio e il Milan affida ai suoi contropiedisti il compito di far male all’avversaria. Pioli per dare nuova vitalità al suo attacco nella fase finale della partita fa entrare Okafor e Jovic al posto di Giroud e Leao, scatendo le proteste di questi ultimi che non accettano il cambio. Nel finale Natan viene espulso per doppia ammonizione e nel recupero inevitabilmente è il Milan a cercare con maggiore insistenza il colpo del ko. Calabria sfiora il gol con un colpo di testa, ma all’ultimo istante di gioco è Kvaratskhelia a liberarsi in area di rigore per una conclusione che viene respinta con un piede da Maignan. Finisce dunque con un pareggio che frena la corsa di entrambe le squadre rispetto a Inter e Juventus ma per come è andata la gara è più il Milan a dover recriminare per essersi fatto raggiungere quando era nettamente in vantaggio.

A Garcia servirà qualche riflessione sull’utilizzo di alcuni calciatori non all’altezza di una squadra come il Napoli. Non si spiega, ad esempio, l’utilizzo di Elmas dal primo minuto quando in panchina c’è un fortissimo Lindstrom.

Garcia studia il PSG per battere il Milan

Si parla di Napoli “ritrovato” e di rinnovato affiatamento nello spogliatoio dopo la tempesta che ha spazzato via un po’ di certezze nei campioni d’Italia, facendo barcollare la panchina di Rudi Garcia.

L’ultimo match di Champions ha fatto intravedere una prova di carattere ma il vero esame, il tecnico francese e i suoi calciatori, lo dovranno sostenere contro il Milan domenica prossima. Milan che, c’è da scommetterci, non sarà lo stesso di ieri sera, preso a pallonate dal Paris Saint Germain, ma la partita potrebbe comunque fornire delle utili indicazioni tattiche al team di Garcia.

La squadra si gode il momento, nella giornata di relax di ieri dopo la vittoria sul campo dell’Union Berlino, il secondo successo dopo quello ottenuto a Verona in campionato. Due vittorie senza l’infortunato Osimehn, con tante nuove facce in campo di una compagine che il tecnico sta ricostruendo, puntando in primo luogo a cementare l’unione della squadra. Dopo l’infortunio di Osimhen in nazionale, Garcia ha inventato un inedito Napoli d’attacco, con Raspadori prima punta e con movimenti più centrali di inserimento nelle difese avversarie finalizzati a servire sia lui che a favorire i tiri di Zielinski. Una coppia che funziona e che si gode i riflettori, puntati ora anche su Kvaratskhelia, che sembra aver sfondato un blocco e che non si ferma più: dopo la doppietta a Verona, a Berlino si è inventato uno slalom da applausi in area tedesca servendo l’assist del gol vincente a Raspadori. “Lo ringrazio – ha detto Kvara dopo il match in cui l’Uefa lo ha proclamato migliore in campo – perché ha reso vincente il mio assist. Sono contento, è stata una bella azione. Dobbiamo continuare così, vincendo anche le prossime. Noi rispettiamo tutte le altre squadre, ma scendiamo sempre in campo per vincere e continueremo a farlo”. Sembra un guanto di sfida lanciato ai rossoneri, che nonostante la sonora sconfitta in Champions League restano un osso davvero duro nel big match di campionato.

Per il Napoli un’altra partita rispetto a quelle con Union Berlino e Verona, due squadre in piena lotta salvezza nei rispettivi campionati, dove i tedeschi hanno fatto 6 punti e 8 i veronesi: 14 punti in tutto, tre in meno di quelli realizzati dal Napoli e ben 7 in meno dei 21 del Milan.

Le indicazioni utili per Garcia arriveranno in questi giorni, durante gli allenamenti e con qualche nuvolone in meno nel cielo di Castelvolturno.

Vinarium Bar, un pezzo di Sannio a Barcellona a pochi passi dal mitico Camp nou

C’è un po’ di Sannio anche in Catalunya. Arrivi in Carrer Feliu Casanova 24, nel barrio di Sants a Barcellona, e vieni catturato da due bandiere italiane che campeggiano per indicare il Vinarium bar.

Giampaolo e Mario Tacinelli, sanniti di Guardia Sanframondi (Benevento), lo hanno aperto per realizzare un sogno e dare vita a un locale dove poter proporre ottimi vini sanniti e catalani, piatti sfiziosi, taglieri con salumi e formaggi e altre prelibatezze.

L’apertura è fissata per i primi giorni del marzo 2020. La pandemia, però, obbliga subito la chiusura e lascia il segno. Non solo il sogno ma anche i buoni propositi durano solo una settimana e lasciano il campo a rabbia e desolazione. Una partenza che non si augura a nessuno, in particolare a due giovani animati da tante speranze e grandi progetti.

Però ora quei momenti appartengono al passato e bisogna guardare avanti.

“Abbiamo vissuto due anni terribili – hanno ricordato Giampaolo e Mario – nell’attesa di un provvedimento di apertura. Un periodo troppo lungo, di certo da dimenticare, soprattutto per noi che avevamo tanta voglia di presentare le nostre proposte. Ma è andata così e ora, con calma e tanta pazienza, grazie anche alla nostra affabilità e cordialità, e soprattutto per la bontà dei nostri prodotti, stiamo recuperando il tempo perduto con un’oculata offerta enogastronomica, in un locale accogliente, con ottima musica e spazi giusti”.

Insomma, un posto ideale per una cenetta intima, una ricorrenza importante, una conversazione godendo un calice o una birra o, magari, per un passaggio veloce, con un rapporto qualità/prezzo invidiabile.

Al Vinarium si possono gustare birre nazionali spagnole e italiane artigianali come: la Menabrea Strong, la Baladin Super Bitter o la Nazionale.

Per quanto riguarda i vini spagnoli, invece, è possibile assaggiare le varietà: Verdejo, Albarino, Penedes e un blend di Moscat e Gewurztraminer, per i vini bianchi. Sempre spagnoli sono i rossi: Tempranillo, Mencia, Rioja, Terra Alta e Monsant; mentre, per i più conosciuti vitigni campani spiccano la Falanghina, il Greco, il Fiano e, per i rossi, l’Aglianico, la Camaiola e il Piedirosso. Completano l’offerta: Cannonau, Valpolicella, Cabernet Sauvignon e Negramaro. Molto apprezzato è anche il limoncello della casa e anche di melograno: vere e proprie ghiottonerie.

Tutte queste varietà, ben si accompagnano alla carta gastronomica del Vinarium che presenta: panuozzi farciti con porchetta di Ariccia, senza tralasciare quelli vegetariani a base di pomodori secchi, verdure grigliate, scamorza e crema di olive. Non mancano, com’è ovvio, alcuni piatti freddi molto apprezzati come: la bresaola con rucola e scaglie di grana padano, la finocchiona, la mozzarella caprese e la burrata, oltre ad alcune insalatone. Tra i piatti forti del locale rientrano anche la lasagna, la genovese e la parmigiana di melanzane o di zucchine.

La musica che… non disturba, rende l’atmosfera del Vinarium gradevole e attraente. Un comodo “mare della tranquillità” in salsa catalana. E poi è a due passi dalla metropolitana (linea 5 blu, fermata Badal), a metà strada fra Plaça d’Espanya e il mitico Camp nou.

Vinarium

(barrio de Sants)

Carrer Feliu Casanova, 24 – 08028 Barcellona, Spagna

Tel. +34 602353514

Facebook: Vinarium

Instagram: Bar Vinarium

Champions, colpo del Napoli a Berlino. Garcia: ‘Ho visto determinazione’

Ci pensa Jack! E’ Bastato un gol di Raspadori al Napoli per sbancare l’Olimpia stadio di Berlino e ipotecare il passaggio agli ottavi di finale di Champions League. La squadra di Garcia non ha brillato particolarmente ma si è dimostrata concreta e cinica e soprattutto è stat capace di sfruttare al meglio le debolezze degli avversari. La crisi dell’Union Berlino, che con quella di ieri colleziona ben nove sconfitte consecutive tra campionato e Champions, sembra ormai irreversibile. La squadra di Fischer è generosa e combattiva ma i limiti tecnici sono evidenti e si vedono soprattutto quando il si alza il livello dell’avversario.

Nel primo tempo le squadre non riescono a produrre neppure un’occasione da gol. La gara si gioca esclusivamente a centrocampo, con marcature molto rigide che non lasciano respirare i creatori di gioco. I tedeschi sono più aggressivi e corrono molto di più degli azzurri i quali tuttavia mantengono prevalentemente il controllo del pallone. Il problema per la squadra di Garcia è la scarsa vena dei tre centrocampisti. Cajuste tocca pochissime volte il pallone e quando lo fa non è mai decisivo. Zielinski non entra nel vivo del gioco e Lobotka è insolitamente impreciso nel controllo del pallone e nei passaggi. Nella ripresa il ritmo si fa più veloce anche perché c’è un visibile calo atletico dei tedeschi che pressano di meno e lasciano agli avversari molto più tempo per pensare e per organizzare il loro gioco. Il gol del vantaggio degli azzurri arriva al 19′ quando Kvaratskhelia diventa protagonista. Il georgiano entra in area di rigore partendo da sinistra, supera Trimmel e serve Rasapdori che insacca con una conclusione di sinistro. Dopo il cambio del risultato ci si aspetterebbe una forte reazione dei padroni di casa che però non arriva. Gli uomini di Fischer sembrano perdere sempre più energie con il trascorrere dei minuti e il Napoli diventa padrone del gioco. L’allenatore dei tedeschi prova a cambiare il corso della partita facendo una serie di cambi e anche Garcia risponde mandando in campo Simeone al posto di Raspadori, Olivera per Mario Rui e successivamente Lindstrom per Politano. Le offensive dell’Union Berlino producono una sola grossa occasione con un colpo di testa di Knoche che sfiora il palo della porta di Meret. Negli ultimi minuti Garcia per difendere il prezioso vantaggio sostituisce anche Kvaratskhelia con Ostigard che si piazza davanti alla propria area di rigore. Negli ultimi minuti i tedeschi si riversano nell’area di rigore del Napoli alla ricerca del gol del pareggio. Gli azzurri difendono con le unghie il vantaggio e portano a casa tre punti che potranno risultare determinanti per la qualificazione agli ottavi di finale.

“Ho visto un secondo tempo più intelligente, premiato da un bel gol. Ci abbiamo messo gli ingredienti giusti, con voglia e rabbia. Abbiamo dimostrato di essere una squadra che sa giocare”. Così Rudi Garcia dopo la vittoria in Champions sul campo dell’Union Berlino. L’allenatore ha lodato anche i giocatori subentrati, “che ci hanno dato una grande mano. Sono contento dell’atteggiamento in campo, ho visto determinazione ed una energia positiva”. “È stata una partita difficile contro una squadra che, davanti al pubblico di casa e in questo stadio, voleva fare bella figura – ha detto il capitano Giovanni Di Lorenzo – Abbiamo fatto una grande prestazione, siamo rimasti uniti per ottenere una vittoria importantissima, dimostrando di essere una grande squadra che può andare avanti nella competizione. Ora tutte le squadre, anche in Europa, ci conoscono, non beneficiamo più dell’effetto sorpresa della scorsa stagione”. “Probabilmente non è stata la nostra partita migliore, non abbiamo brillato, ma abbiamo vinto in trasferta ed è importante per il futuro – è l’analisi di Giacomo Raspadori, autore del gol vittoria – Il nostro avversario aveva preparato molto bene questa partita, abbiamo dovuto lottare per trovare la soluzione. Ora siamo sulla strada giusta, in campionato come in Champions League, dobbiamo continuare così, soprattutto nell’approccio a livello mentale”.