Calcio a 5: Benevento conquista la promozione in Serie A

Storica promozione per il Benevento 5: con la vittoria per 6-2 sul Città di Melilli terzo in classifica, conquista al PalaTedeschi la promozione nella Serie A del calcio a 5 con una giornata di anticipo. Pienissimo il palazzetto di via Rivellini, colorato interamente di giallorosso per l’occasione. Tante le istituzioni presenti, così come ha assistito all’attesissimo match anche la squadra del Benevento calcio, con l’allenatore Gaetano Auteri e la dirigenza. Alla sirena è esplosa la festa con cori e foto. Il Benevento 5 passa subito in vantaggio con Milucci e chiude la prima frazione sul 3-0 (Lolo Suazo, De Crescenzo). Anche la ripresa è vincente: vanno a segno Arvonio e ancora De Crescenzo, mentre Imparato sigla la rete del 6-1. Nel mezzo il gol ospite firmato Ique, che timbra nel finale la doppietta per il definitivo 6-2. Con questa vittoria i giallorossi di mister Centonze mantengono la distanza di 5 punti dal Manfredonia, vittorioso in Molise, e prossimo avversario nell’ultima giornata di regular season.

Il saluto romano commemorativo può essere un reato

Il saluto romano può essere reato anche se fatto durante una commemorazione. A definire il reato la valutazione del contesto ambientale, della ripetitività del gesto, della valenza simbolica e la possibile emulazione. E’ quanto sostengono le Sezioni Unite della Cassazione nelle motivazioni della sentenza con cui il 18 gennaio scorso hanno disposto un processo di appello bis per otto militanti di estrema destra che avevano compiuto il saluto nel corso di una commemorazione a Milano nel 2016. Una vicenda per la quale, precisa la Cassazione, la prescrizione è “maturata” nel febbraio scorso. Per stabilire la sussistenza di reato, in caso di saluto romano, osserva la Cassazione, il giudice deve “in concreto” e alla luce di valutazioni complessive, accertare “la sussistenza” di una serie di elementi, tra cui “il contesto ambientale, la eventuale valenza simbolica del luogo, il numero dei partecipanti, la ripetizione insistita dei gesti”, idonei a dare concretezza al pericolo di “emulazione”. Nella sentenza i Supremi giudici affrontano anche il tema del “saluto” in caso di commemorazioni. La Cassazione esclude che “la caratteristica ‘commemorativa’ della riunione possa rappresentare fattore” di “automatica insussistenza del reato”. Nell’atto gli ermellini ribadiscono quanto avevano affermato nel giorno della sentenza: la risposta “alla chiamata del presente” e il saluto romano “integra il delitto previsto” dall’articolo 5 della legge Scelba sulla ricostituzione del partito fascista “ove, avuto riguardo alle circostanze del caso” costituisca un concreto pericolo di riorganizzazione del disciolto partito fascista. Questa condotta, inoltre, “può integrare anche il delitto di pericolo presunto, previsto” dall’articolo 2 della legge Mancino sui crimini d’odio “ove tenuto conto del contesto” sia espressione “di manifestazione delle organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi” che hanno tra i loro scopi l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. I difensori degli imputati nel giorno della sentenza avevano sottolineato come la decisione degli ermellini sancisse che il saluto fascista “non è reato a meno che ci sia il pericolo concreto di ricostituzione del partito”. Una posizione ribadita anche alla luce della lettura delle motivazioni. “Le Sezioni Unite confermano l’indicazione della necessità di verifica nel caso concreto del pericolo per l’ordine costituzionale – commenta l’avvocato Domenico Di Tullio – che, se non può essere escluso dalla finalità genericamente commemorativa, richiede certo modalità e caratteristiche che esulano dalle circostanze usuali, composte e solenni, della cerimonia del Presente e dal saluto romano a fini commemorativi in essa adottato”.

Crisi climatica, l’economia giù del 19% entro il 2049

L’economia globale è destinata a ridursi in media del 19% entro il 2049 a causa della crisi climatica in corso, ma con evidenti disparità tra Paesi più e meno ricchi: a soffrire di più saranno quelli a basso reddito e con basse emissioni storiche di inquinanti, che subiranno una perdita di reddito maggiore del 61% rispetto a quelli a reddito più elevato e maggiore del 40% rispetto ai Paesi con emissioni più alte. È la proiezione, pubblicata sulla rivista Nature, ricavata da un modello messo a punto dall’Istituto tedesco di Potsdam per la Ricerca sull’Impatto Climatico. I ricercatori hanno utilizzato dati locali su temperature e precipitazioni provenienti da oltre 1.600 regioni del mondo, in combinazione con dati sul clima e sul reddito degli ultimi 40 anni e proiezioni climatiche. “L’Europa, anche se meno colpita rispetto a Paesi più poveri e che hanno contribuito meno alle emissioni di gas serra, è un’area caratterizzata da una forte diversità”, dice all’ANSA Francesco Lamperti, dell’Istituto di Economia della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa: “L’Europa mediterranea – osserva – subirà un impatto maggiore rispetto a quella continentale, e questo perché l’area mediterranea è considerata un hotspot per il cambiamento climatico, dove i suoi effetti si fanno sentire in maniera più pronunciata”. I risultati ottenuti dai ricercatori coordinati da Leonie Wenz indicano che l’economia mondiale registrerà una riduzione del reddito del 19% circa entro il 2049 rispetto a uno scenario in cui è assente il cambiamento climatico: un danno che è già sei volte superiore rispetto ai costi associati alla riduzione e mitigazione del riscaldamento globale come stabilito dall’Accordo sul clima di Parigi. “Il pregio di questo studio è che dimostra che le conseguenze della crisi climatica arriveranno già nel 2050, quindi non in un futuro remoto. Inoltre – aggiunge Lamperti – la stima è indipendente dalle politiche di riduzione delle emissioni che potranno essere introdotte, il calo del reddito si verificherà in qualsiasi scenario, e ciò sottolinea l’urgenza di trovare politiche di adattamento, spesso lasciate in disparte nel dibattito pubblico”. Il modello indica che le perdite economiche riguarderanno tutte le aree del globo, con l’eccezione di quelle a latitudini elevate, come Alaska, Groenlandia, Scandinavia e Russia settentrionali, dove le temperature più alte avranno invece un effetto positivo sul reddito. Il danno è attribuito principalmente alle variazioni di temperatura e precipitazioni, ma gli autori dello studio suggeriscono che, prendendo in considerazione altre variabili climatiche, la riduzione economica potrebbe essere più marcata. “Si tratta di stime conservative”, evidenzia Lamperti: “è probabile che i danni saranno maggiori a causa della presenza di altri fattori, come l’innalzamento del livello dei mari o eventi estremi non presi in considerazione legati ai fenomeni climatici El Niño e La Niña”.

A Pompei Dieta Mediterranea e Medicina Estetica salgono in cattedra con il Festival della bellezza. La banda dell’Esercito chiuderà i lavori con un concerto

Pompei – Dieta Mediterranea: Nutrizione, Prevenzione, Cultura e La cultura della Bellezza: Medicina Estetica, Formazione, Ricerca e Benessere, sono i due temi centrali del Festival della Bellezza 2024 che, il 22 aprile, approderà a Palazzo de Fusco.

L’evento nato dal progetto della Dottoressa Maria Rosaria Boccia e promosso in collaborazione con il Comune di Pompei ha dato vita agli omonimi Intergruppi interparlamentari.

“La medicina è sempre più sollecitata da pazienti che chiedono di migliorare il proprio aspetto, l’equilibrio e l’armonia complessiva per ricercare una sicurezza personale – spiega la Dottoressa Boccia, coordinatrice dell’evento. Ciò avviene attraverso l’attivazione di un programma di medicina educativa, sociale, preventiva e correttiva, curativa e riabilitativa”.

L’evento è un “work in progress” sottolinea la coordinatrice, e vede la straordinaria collaborazione di sei Ministeri. “Coinvolgeremo il Ministero della Salute perché vogliamo diffondere la cultura del mangiare correttamente preferibilmente seguendo i dettami della Dieta Mediterranea per prevenire il male del secolo: il cancro; Il Ministero dell’Agricoltura per far capire quanto sia necessario acquistare cibi di qualità italiana; il Ministero delle Imprese e del Made in Italy per il sostegno alla nostra filiera. Ci sarà il coinvolgimento anche del Ministero del Turismo e di quello della Cultura per portare il Festival della Bellezza ed il Festival della Cucina Italiana in giro per l’Italia grazie alla collaborazione anche dei sindaci italiani, per la promozione delle nostre territorialità”.

Il progetto arriverà anche nelle scuole. “Faccio riferimento al progetto “Sicurezza Alimentare Mediterranea” che prevede una collaborazione con il Nucleo Antisofisticazione e Sanità dei Carabinieri – anticipa la Boccia – e quindi ci sarà il coinvolgimento del Ministero dell’Istruzione e del merito. Inoltre sensibilizzeremo la popolazione alla donazione degli organi grazie alla collaborazione della Nazionale Italiana Calcio Trapiantati e della Nazionale Italiana Trapiantati e Dializzati”. Focus anche sulla prevenzione. “I medici che hanno aderito all’iniziativa effettueranno screening oncologici gratuiti nell’area museale del Comune di Pompei, sempre in piazza Bartolo Longo – aggiunge Maria Rosaria Boccia, che poi conclude – voglio ringraziare per la piena collaborazione, disponibilità e sensibilità l’amministrazione comunale di Pompei, che è la mia città, nella persona del Sindaco Carmine Lo Sapio”.

La giornata si concluderà con un concerto della Banda dell’Esercito Italiano diretta dal Maestro Maggiore Filippo Cangiamila, che al teatro Di Costanzo-Mattiello, proporrà un viaggio in musica nella storia del cinema eseguendo le più famose colonne sonore dei film che hanno fatto la storia del grande schermo.

Napoli: Traghetto “Isola di Procida” Urta Contro Banchina al Molo Beverello, 29 Feriti

Un incidente sconcertante ha scosso Napoli al Molo Beverello, dove il traghetto veloce “Isola di Procida” ha urtato violentemente la banchina durante le operazioni di ormeggio. L’evento è avvenuto mentre la città ospitava il G7 dei ministri degli Esteri, proveniente da Capri. Il traghetto trasportava diverse centinaia di passeggeri, tra cui molti stranieri, quando l’incidente ha ferito una trentina di persone, fortunatamente nessuna in condizioni critiche, tutte classificate come codice giallo o verde.

Le operazioni di soccorso sono state immediate, con il personale medico del 118 che ha prestato assistenza ai feriti sul posto e trasportato alcuni di loro negli ospedali più vicini, principalmente per traumi maxillo-facciali. L’impatto è stato così violento che molti passeggeri, quasi tutti in piedi al momento dell’incidente, sono caduti a causa della forza dell’urto.

Secondo la compagnia di navigazione, l’incidente è stato probabilmente causato da un problema tecnico. La società ha assicurato di attivare tutte le procedure di assistenza previste per i passeggeri e di collaborare pienamente con le autorità marittime per stabilire le cause dell’incidente. Sul posto sono giunti anche gli uomini della Capitaneria e della Polizia di Stato per gestire la situazione.

Le prime ipotesi suggeriscono che una folata di vento possa essere stata la causa dell’incidente. Nonostante le condizioni meteo segnalassero onde alte e raffiche di vento, la navigazione era considerata praticabile. Tuttavia, durante l’attracco al Molo Beverello, una improvvisa raffica di vento potrebbe aver destabilizzato la nave, causando l’incidente.

Le indagini sono ancora in corso per chiarire completamente la dinamica dell’evento. In questo momento, l’attenzione è rivolta al benessere dei passeggeri coinvolti e alla determinazione delle cause dell’incidente per garantire la sicurezza delle future operazioni portuali.

Rischio Guerra Nucleare in Ucraina Dopo Attacco al Radar Russo: Putin Decreta Cosa Potrebbe Seguire

L’Ucraina ha potenzialmente oltrepassato una delle linee rosse della Russia dopo un presunto attacco di droni contro una stazione radar russa. Secondo Newsweek, questo potrebbe portare a una risposta nucleare da parte di Mosca. L’attacco, avvenuto il 11 aprile, ha preso di mira una stazione radar nella città di Kovilkino, situata nella Repubblica di Mordovia, a circa 360 miglia dal confine ucraino. Questa stazione radar fa parte della rete di ricognizione e allarme rapido della Russia per attacchi aerospaziali.

Secondo fonti della rivista statunitense, i risultati dell’attacco sono ancora in fase di valutazione. Mentre i media ucraini riportano danni all’edificio che controlla il sito, le autorità russe hanno dichiarato di aver abbattuto due droni. La minaccia di un attacco nucleare viene ora considerata reale, poiché l’Ucraina avrebbe potuto superare una delle condizioni che giustificano l’uso di armi nucleari da parte della Russia, come stabilito da un decreto presidenziale del 2020.

Queste condizioni includono l’uso di armi nucleari da parte del nemico contro i territori russi o i suoi alleati, nonché l’impatto del nemico su strutture statali o militari critiche della Russia, il cui fallimento porterebbe all’interruzione delle azioni di risposta delle forze nucleari. Finora, la minaccia di un’escalation nucleare è stata utilizzata come strumento di pressione da parte della Russia per ostacolare gli aiuti occidentali all’Ucraina e ottenere concessioni politiche e territoriali da Kiev.

Nonostante le tensioni, gli Stati Uniti non hanno ricevuto segnali che la Russia stia preparando un attacco nucleare. Mosca ha finora risposto con armi convenzionali agli attacchi ucraini, ritirando le forze in posizioni più sicure anziché intensificare il conflitto. Tuttavia, il rischio di una guerra nucleare rimane un’ombra costante sul conflitto in corso in Ucraina, con entrambe le parti consapevoli delle catastrofiche conseguenze di un tale scenario.

Verdetto Atteso Oggi per Casa Montecarlo: Procura Chiede 8 Anni per Fini

Oggi è il giorno in cui verrà emessa la sentenza del processo riguardante Casa Montecarlo, un caso che ha coinvolto Gianfranco Fini. La procura di Roma ha richiesto una pena di otto anni di reclusione per l’ex presidente della Camera, imputato insieme alla compagna Elisabetta Tulliani, per la controversa operazione di compravendita di un appartamento a Montecarlo, risalente al 2008, lasciato in eredità dalla contessa Annamaria Colleoni ad Alleanza Nazionale. I pm hanno inoltre chiesto una condanna a 9 anni per la compagna di Fini, Elisabetta Tulliani, e a 10 anni per il fratello Giancarlo Tulliani. Nel corso del processo, si contesta il solo reato di riciclaggio dopo che l’accusa di associazione a delinquere, precedentemente contestata ad altri imputati ma non a Fini, è stata dichiarata prescritta.

Nel corso di un’udienza precedente, il 18 marzo, Elisabetta Tulliani ha rilasciato una dichiarazione in cui ha sostanzialmente scaricato il fratello. Ha ammesso di aver nascosto a Gianfranco Fini la volontà di suo fratello di acquistare la casa a Montecarlo e di non aver mai comunicato a Fini la provenienza dei fondi, credendo che fossero di suo fratello. Ha definito il comportamento di Giancarlo Tulliani come una delle più grandi delusioni della sua vita, sperando di aver contribuito alla ricerca della verità con la sua testimonianza.

L’Avvocatura dello Stato ha invece richiesto l’assoluzione per Fini. Inizialmente, nel processo erano coinvolte anche altre persone, tra cui Francesco Corallo, noto come il “re delle Slot”, e il parlamentare Amedeo Laboccetta. Tuttavia, la prescrizione delle accuse è scattata per loro in seguito a una decisione dei giudici lo scorso 29 febbraio. Secondo l’accusa iniziale della Procura di Roma, i membri dell’associazione a delinquere mettevano in atto il riciclaggio di centinaia di milioni di euro, evadendo le tasse. Si ritiene che questi fondi, una volta riciclati, siano stati utilizzati da Corallo per attività economiche e finanziarie, nonché per operazioni immobiliari che hanno coinvolto i membri della famiglia Tulliani.

Il coinvolgimento di Fini nell’inchiesta è legato al suo presunto rapporto con Corallo, che secondo la Procura sarebbe alla base del patrimonio dei Tulliani. Questi ultimi avrebbero ricevuto ingenti somme di denaro su propri conti correnti, riconducibili a Corallo e destinate alle operazioni economiche dell’imprenditore. Fini ha dichiarato che questa vicenda è stata la più dolorosa per lui, affermando di essere stato ingannato da Giancarlo e Elisabetta Tulliani. Ha affermato di aver scoperto solo anni dopo che il proprietario della casa era Giancarlo Tulliani e di aver interrotto i rapporti con lui una volta appreso la verità.

L’inchiesta su Casa Montecarlo ha avuto inizio in seguito a una campagna mediatica nel 2010, a seguito della rottura tra Fini e Silvio Berlusconi. La divisione si è consumata durante un’assemblea del Pdl, quando Fini ha criticato Berlusconi per il suo atteggiamento nei confronti della magistratura. Questo episodio segna l’inizio della fine per il Pdl e per il governo Berlusconi. Fini ha poi fondato Futuro e Libertà, ma la formazione politica ha avuto vita breve a causa della mancanza di consensi.

La sentenza di oggi potrebbe avere profonde implicazioni per gli imputati coinvolti e potrebbe gettare ulteriori luce sui dettagli di questo caso controverso.

Netflix Sorpassa le Aspettative del Mercato con 9,3 Milioni di Nuovi Clienti nel Primo Trimestre

Netflix inizia il 2024 con un altro trimestre eccezionale, superando le stime del mercato per il secondo trimestre consecutivo. Con 9,3 milioni di nuovi clienti, la piattaforma di streaming ha quasi raddoppiato le previsioni del consensus, portando il totale degli abbonati a quasi 270 milioni. Nonostante questi risultati, il titolo nel trading post-mercato a Wall Street ha perso oltre il 4%, segnalando una reazione mista agli investitori.

L’utile per azione da gennaio a marzo è stato di 5,28 dollari, rispetto ai 2,88 dollari dell’anno precedente, evidenziando una crescita significativa. Le entrate di Netflix hanno registrato un aumento del 14,8%, raggiungendo quasi 9,4 miliardi di dollari durante il periodo, un risultato incoraggiante.

Durante questo trimestre, Netflix ha debuttato con titoli di successo, tra cui la serie drammatica di fantascienza “3 Body Problem” e il thriller poliziesco “Griselda”, dimostrando ancora una volta la sua capacità di produrre contenuti originali che catturano l’attenzione del pubblico.

L’utile operativo è stato pari a 2,6 miliardi di dollari, con un impressionante aumento del 54% anno su anno. Inoltre, la pubblicità, introdotta ormai da un anno sulla piattaforma, ha registrato una crescita del 65% rispetto al trimestre precedente, con il 40% dei nuovi iscritti che hanno scelto l’opzione a prezzo inferiore offerta agli abbonati.

Netflix ha sottolineato che la pubblicità è stata fondamentale per ampliare la base di clienti e sviluppare le capacità per gli inserzionisti. “Le nostre due priorità nella pubblicità sono ampliare la base di clienti e sviluppare le nostre capacità per gli inserzionisti”, ha dichiarato la società in una lettera agli azionisti. “E abbiamo fatto progressi su entrambi i fronti nel primo trimestre”.

Con una visione chiara del futuro, Netflix ha dichiarato: “Nessuna società d’intrattenimento ha mai programmato su questa scala e con questa ambizione prima”. La società si impegna a soddisfare un pubblico vasto con una varietà di storie che fanno appello a gusti diversi, adottando un approccio alla qualità incentrato sul pubblico.

Netflix continua a dimostrare il suo dominio nel settore dello streaming, mantenendo un forte impulso e una crescita costante nonostante la concorrenza sempre più agguerrita nel mercato dell’intrattenimento digitale.

Hamas: “Condanna il Veto USA all’ONU, Proseguiremo nella Lotta”

Hamas, il movimento islamico palestinese, ha espresso ferma condanna nei confronti del veto degli Stati Uniti al Consiglio di Sicurezza dell’ONU riguardo all’adesione piena della Palestina. In un comunicato ufficiale diffuso recentemente, il gruppo ha dichiarato che questa mossa rappresenta un duro colpo per le speranze di pace e di autodeterminazione del popolo palestinese.

“Nel momento in cui il Consiglio di Sicurezza avrebbe potuto compiere un passo significativo verso il riconoscimento pieno della Palestina come stato sovrano, il veto americano ha bloccato questa possibilità”, si legge nel comunicato. Hamas ha inoltre ribadito il suo impegno per la causa palestinese, affermando che continuerà la lotta fino a quando non sarà raggiunta la creazione di uno Stato palestinese indipendente e pienamente sovrano, con Gerusalemme come capitale.

Questa dichiarazione riflette la profonda delusione e l’indignazione che molti palestinesi provano nei confronti delle azioni degli Stati Uniti e di altri attori internazionali che sembrano ostacolare i loro sforzi per ottenere il riconoscimento e la dignità che ritengono di meritare.

Il veto americano al Consiglio di Sicurezza dell’ONU non fa che alimentare le tensioni in una regione già segnata da decenni di conflitto e sofferenza. Mentre il mondo osserva con preoccupazione lo stallo politico e le continue violazioni dei diritti umani nella regione, è chiaro che è necessaria una soluzione politica equa e sostenibile che tenga conto delle legittime aspirazioni di entrambi i popoli coinvolti nel conflitto israelo-palestinese.

Mentre Hamas riafferma la sua determinazione a perseguire la lotta per i diritti del popolo palestinese, resta da vedere quale sarà la risposta della comunità internazionale e se ci sarà qualche segnale di speranza per una risoluzione pacifica e duratura del conflitto.

Gaza: G7 Contrari all’Attacco su Rafah, Fonti Usa: “Nessun Ok”

La lunga ombra della violenza continua a stendere il suo manto sulle terre martoriate del Medio Oriente. Mentre il conflitto tra Israele e Hamas, entrato nel suo 196º giorno, sembra non conoscere tregua, voci autorevoli negli Stati Uniti hanno ribadito un netto rifiuto nei confronti di un presunto attacco su Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Questa affermazione, giunta a seguito di voci contrastanti che avevano ipotizzato un consenso statunitense all’operazione, ha gettato nuova luce sul complesso quadro diplomatico che circonda la regione.

Il G7, riunito in un’unica voce, ha condannato con fermezza l’ipotesi di un attacco su vasta scala, sottolineando le potenziali conseguenze catastrofiche che ne deriverebbero. “Messaggio chiaro dai G7 per una de-escalation”, ha dichiarato Tajani, rappresentante italiano, evidenziando l’urgente necessità di riportare la calma in una regione già segnata da troppi anni di conflitto e sofferenza.

Tuttavia, mentre le nazioni occidentali si coalizzano per promuovere la pace e la stabilità, l’ingresso a pieno titolo della Palestina alle Nazioni Unite rimane un obiettivo ambizioso, osteggiato dal muro di opposizione degli Stati Uniti. Tale opposizione ha scatenato l’ira dell’Autorità Nazionale Palestinese (Anp), la quale continua a lottare per il riconoscimento internazionale e per il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese.

Nel frattempo, il panorama geopolitico si complica ulteriormente con l’imposizione di nuove sanzioni contro l’Iran. Un’azione coordinata tra Unione Europea, Stati Uniti e Regno Unito ha mirato a colpire il regime di Teheran, in risposta alle crescenti minacce e alle azioni destabilizzanti messe in atto dal governo iraniano. In questo contesto, lo Stato di Israele ha reagito con fermezza, colpendo una base aerea militare nei pressi di Esfahan, in un presunto atto di contrattacco contro l’Iran.

Tuttavia, va notato che l’attacco sembra essere stato “limitato”, senza provocare vittime, in netto contrasto con le azioni più aggressive intraprese da Teheran in passato. Questo apparente tentativo di moderazione potrebbe indicare una volontà da parte di entrambe le parti di evitare un’escalation che potrebbe avere conseguenze disastrose per la regione nel suo complesso.

Mentre il mondo osserva con apprensione gli sviluppi nel Medio Oriente, rimane fondamentale per tutte le parti coinvolte cercare vie diplomatiche per risolvere i conflitti e promuovere la pace. In un momento in cui la stabilità globale è più preziosa che mai, la necessità di cooperazione e dialogo è imprescindibile per evitare il peggio e costruire un futuro di speranza e prosperità per tutte le nazioni della regione.

Exit mobile version